And just once, I call
you love.
-Mrs
Grey! Quando volte glielo devo dire, si deve riposare, lasci fare a me-
mi
rimprovera la voce di Mrs Taylor dal corridoio mentre porto il cesto
della roba
sporca in lavanderia.
-Gail
ce la faccio, non posso lasciar fare tutto a lei- rispondo contrariata,
non
riuscirò mai ad abituarmi ad essere servita.
-E
questo lo apprezzo, ma lei aspetta un bambino, vuole che chiami Mr
Grey?-
chiede mentre mi toglie il cesto dalle mani.
Sbuffo
pensando a quanto Christian abbia influenzato il personale, o meglio
minacciato
perché mi tenessero a riposo.
-Oh
mi creda fra un mese rimpiangerà questi attimi di riposo-
commenta Gail
sorridendomi.
Sorrido
di rimando carezzando il mio pancione ormai fin troppo evidente.
-Le
porto qualcosa da mangiare?- chiede Gail tornando dalla lavanderia.
-Avrei
voglia di gelato al cioccolato- rispondo sentendo l’acquolina
in bocca, queste
dannate voglie mi stanno tormentando.
-Ne
è avanzato un po’, dovrei averlo nel freezer- dice
preparando una ciotola.
Ho
imparato a mie spese che la gravidanza non è assolutamente
come viene descritta
dei romanzi o nei film, per i primi mesi avevo avuto attacchi di nausea
talmente forti da non riuscire nemmeno ad alzarmi dal letto e il mio
corpo era
cambiato radicalmente: i fianchi si erano allargati per ospitare il mio
bambino
e il seno si era ingrossato di una taglia.
Nei
mesi successivi erano iniziate le voglie di cibo e di sesso, la mia
pancia si è
ingrossata mese dopo mese e ora, all’ottavo mese, sono
così grossa da non
riuscire nemmeno ad alzarmi dal letto da sola.
E
Christian, oh Christian! È diventato il mio incubo peggiore.
Mi
ha proibito di andare a lavoro, ha rafforzato la sicurezza e mi
impedisce di
fare qualsiasi cosa, perfino andare a casa di Kate e Elliot, da sola.
-Di
cosa ha voglia per cena?- chiede Gail porgendomi il gelato.
-Pasta,
con il suo ragù- rispondo allegramente e la vedo sorridere
felice che abbia
l’appetito.
Accendo
la televisione guardando distrattamente le notizie del giorno, non
capisco
perché Christian si sia ostinato a comprare un televisore
così costoso dato che
non lo usiamo quasi mai.
-Gail?-
la chiamo voltandomi.
-Sì?-
risponde.
-C’è
abbastanza sugo per 4 persone?- chiedo.
-Sì
Ana, perché?- chiede perplessa.
-Voglio
invitare Kate e Elliot per cena- rispondo prendendo il telefono di casa.
-Oh
Mr Grey non lascerà mai che degli ospiti mangino della
semplice pasta col sugo-
esclama ridacchiando consapevole dell’inevitabile discussione.
Dopo
aver avvisato Kate che piacevolmente ha accettato, lancio
un’occhiata
all’orologio, le sei e mezza.
Christian
dovrebbe già essere arrivato, decido di chiamarlo.
-Dimmi
piccola- risponde al primo
squillo. Oh il mio uomo premuroso.
-Ciao,
quando torni?- chiedo sorridendo.
-Sono
in macchina,arrivo tra qualche minuto-
risponde.
-Ti
aspetto, ti amo, anzi ti amiamo- dico carezzando la pancia.
-Vi amo anche io-
risponde riattaccando.
Come
promesso, dopo cinque minuti Gail apre la porta facendo entrare Taylor
e
Christian.
-Mrs
Grey- mi saluta Taylor con un cenno che prontamente ricambio.
-Buonasera
Mr Grey- esclamo vedendolo impeccabile come l’ho lasciato
stamattina.
-Buonasera
Mrs Grey- risponde baciandomi castamente sulle labbra per poi
depositare un
bacio sul mio pancione e riempiendomi il cuore di gioia.
-Mi
sei mancato- dico seguendolo nel suo studio.
-Anche
tu piccola, cos’è questo profumino?- chiede.
-Il
ragù di Mrs Taylor, questa sera vengono Elliot e Kate a
cena- rispondo
sorridendo.
-E
mangiamo la pasta?- chiede scettico sfilandosi la giacca.
-Sì
e non fare il guastafeste, tuo figlio ha voglia di ragù-
rispondo.
-Nostro
figlio- sospira scuotendo la testa sapendo che sarebbe una causa persa
replicare.
Toglie
dei documenti dalla sua valigetta e li posa sulla scrivania accendendo
il suo
Mac.
-Vieni
a fare le coccole sul divano con me? Hai lavorato tanto oggi- domando
speranzosa.
-Lo
so piccola, ma devo leggere queste scartoffie, stiamo concludendo un
affare con
dei tizi giapponesi- mi risponde.
-Credevo
che ti piacessero le scartoffie- esclamo maliziosa.
-Non
immagini quanto, ma solo con te- dice sorridendo.
-Ti
aspetto di là allora- dico chiudendo la porta del suo studio.
-Mr
Grey?- chiede Gail mentre apparecchia il tavolo.
-Nel
suo studio- rispondo sospirando e sedendomi.
-Questi
uomini che lavorano troppo- sospira osservando Taylor da lontano.
-Volete
unirvi per la cena questa sera?- le chiedo.
-No
Ana cara, grazie lo stesso- risponde con un sorriso.
-Eccomi-
esclama Christian entrando nel salotto e sedendosi accanto a me.
Lo
abbraccio strusciando il viso sul suo petto.
-Non
appena finisco l’accordo con i giapponesi mi prendo un
po’ di tempo per noi-
sussurra.
Alzo
lo sguardo.
-Staremo
a casa io e te così posso viziarti per bene e vederti
“a piedi nudi e incinta
in cucina”- aggiunge.
Il
piccolo inizia a muoversi scalciando.
Poso
la mano sul pancione sorridendo.
-Sarebbe
meraviglioso, tuo figlio sta scalciando- dico.
-Nostro
figlio Anastasia- sussurra esasperato.
-Vuoi
sentirlo?- chiedo speranzosa.
-Io
non credo che…- balbetta incerto.
-Oh
andiamo- lo interrompo alzando la maglia e posando la sua mano sulla
mia
pancia.
Un
colpo. Due.
Christian
sorride estasiato seguendo con la mano i movimenti del piccolo.
-È
meraviglioso- sussurra.
-Grazie
amore mio, per tutto: per avermi
salvato, per avermi reso l’uomo più felice di
questa terra sposandomi, per
avermi reso padre- sussurra baciandomi.
-Oh
Christian- singhiozzo.
Non
mi aveva mai chiamata amore prima d’ora nonostante sapessi
che mi amava.
-Ti
amo tanto e anche Ted ti amerà, sarai un padre meraviglioso,
ne sono sicura-
aggiungo.
-Lo
spero proprio piccola, ti amo anche io- dice abbracciandomi.