Capitolo 13



Trunks e Goten se ne stavano dietro la porta, seduti a terra. Il primo era bianco come un cencio e stava con la testa appoggiata alla porta, e gli occhi sbarrati. Il secondo invece già pensava a come avrebbe chiamato la bambina.
-Hey Trunks, come la vuoi chiamare?-
-Non lo so.-
-Mamma mia, un po’ di allegria… sta nascendo tua figlia-
-Non so cosa potrebbe succedere- aveva una voce tremante e parlava molto lentamente.
-Dai Trunks, allegria!- il moro gli diede una pacca sulla spalla, forse un po’ troppo forte, perché Trunks si inclinò di lato quasi cadendo, ma senza dire nulla e mantenendo la stessa espressione.
-Stai messo davvero male, amico-
-Ehi, ehm…posso sapere che succede?- Jared era spuntato dal nulla (nda dal nulla!?)
-Oh nulla di preoccupante, o almeno credo, Alyah sta partorendo e Trunks è mezzo morto. Ma stai tranquillo-
-Chi fa cosa? Adesso?-
-Alyah sta partorendo. Adesso-
-Ha. Sputato. Sangue.-
-Haaaa ma allora sei vivo!-
-Goten, non mi sembra tanto una situazione su cui scherzare. Lo perdiamo, se continua così…dai alzati Trunks, andiamo in sala-
-Voglio. Rimanere. Qui.-
-E…se riposassi?- propose Jared -Stai tranquillo, ho studiato quando ero sul mio pianeta, non può succederle nulla di male-
-Sara ha parlato di serie complicazioni-
-Sì, ma non preoccuparti! Mia sorella sa il fatto suo-
 


Intanto…


-Abbiamo quasi finito. Dai concentrati un altro po’, Alyah, ci siamo quasi. Ultimo sforzo-
Sara se ne stava accovacciata vicino al letto, e teneva le mani sul petto di Alyah. La stessa luce di prima, ma più forte, le avvolgeva. Alyah strinse gli occhi e si concentrò sul semino.
-Dai è quasi fatta. Lo vedi?-
Pochi altri minuti e finalmente Sara aveva in mano un semino beige grande quanto un palmo.
-Adesso mi lasci dormire?- Alyah faceva fatica a tenere gli occhi aperti, e voleva solo dormire.
-Va bene, io intanto vado dai ragazzi…-
La mora aprì la porta, il seme stretto tra le mani.
-Ragazzi?-
Trunks si alzò in un attimo e come una furia la raggiunse
-Allora? Com’è andata? Alyah? Sta bene? È nato? Com’è?-
-Ehi ehi calmati…ecco qui il tuo semino…non c’è nulla di cui preoccuparsi, Alyah sta dormendo ed è sanissima…-
-E?-
-Fortunatamente non è successo nulla, ed è stato tutto normale, come doveva essere.
-E perché sputava sangue??-
-Per il fatto che sputasse sangue…beh ho attribuito questo fattore al fatto che tu sia di un’altra razza, quindi visto che non è mai successo nella stirpe il suo corpo ha reagito così-
Il lillà si rilassò
-Posso vederla?-
-Sicuro! Però sta dormendo-
Trunks si avvicinò lo stesso al letto dell’amica, dov’era la sua ragazza che dormiva beatamente.
Aveva sul viso un’espressione rilassata, le sopracciglia distese, le labbra socchiuse e gli occhi chiusi. Era così bella!
Il ragazzo le prese una mano e sorrise, per fortuna non era successo nulla.
Sapeva però che Alyah ce l’avrebbe fatta, se lo sentiva: lei era una ragazza forte  lo sapeva, la conosceva. Però se le sarebbe successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato, e sicuramente non avrebbe trovato la forza di vivere. L’amava, l’amava con tutto il cuore e  non sapeva proprio come avrebbe fatto senza lei.
Ora doveva solo aspettare che si svegliasse, poi le avrebbe fatto tutte le domande che aveva in mente.

 
Due ore dopo, pomeriggio inoltrato.


-Allora? Si è svegliata la dormigliona?- Sara e Goten, seguiti da Jared entrarono nella stanzetta mentre Alyah si alzava dal letto.
- Mi sono svegliata, Sara. Grazie…ora mi dici cosa devo fare con il semino?-
Sara glielo consegnò
-Allora, per i prossimi cinque mesi dovrai concentrarti e infondere un po’ del tuo Thae nel semino, in modo che si nutra e cresca…-
-Il thacosa?- disse Goten
-Il Thae è diciamo una specie di flusso che determina i nostri poteri-
-Una specie di magia?- chiese Trunks
-Diciamo di sì…-
-Comunque…non interrompete ragazzi…- disse Alyah
-Continua..-
-Bene, allora…per i prossimi cinque mesi. E ricorda che devi farlo più o meno qualche minuto dopo che hai mangiato tu, perché deve stare al passo con te. Bastano la colazione, il pranzo e la cena…-
-E quanto ci vuole?-
-Cinque mesi ti ho detto-
-Nono dico per  nutrirla…nel senso cinque minuti, un’ora…-
- Ti bastano cinque minuti. Vedi queste minuscole striature viola e azzurre? Si illuminano appena hai finito-
-E servono solo a questo?- chiese Trunks
-No, indicano altro…ma se ve lo dicessi non ci sarebbe più gusto…-
-Va beh…grazie mille Sara-
 
 
 

Esattamente cinque mesi e sette giorni dopo.
-Trunks!! Vieni, muoviti, corri o vola più veloce che puoi-
-Che succede, Aly?-
-Zitto e non fare domande! Vieni!-
Alyah gli chiuse il cellulare in faccia. Proprio in quel momento il fiore che era sbocciato dal semino si era schiuso, ed era nata la loro bambina. Aveva degli occhioni blu scuro come la madre e pochi capelli lilla.
Trunks atterrò davanti la villa ed entrò, precipitandosi nella stanza della sua ragazza. La trovò sorridente seduta sul letto con una bimba in mano.
-Finalmente sei arrivato…papà-
-Quella…questa..- si avvicinò e si sedette accanto a lei – Questa è nostra figlia?-
-Proprio così…-
-È bellissima…-
-Ehi, senti…come la vogliamo chiamare?-
-Eh? Non…non lo so…-
-E…se la chiamassimo Nali?-
-Nali?-
-Era…era il nome di mia madre…-
-È un nome bellissimo…la chiameremo così-
Sorrisero entrambi.
Nali.
Poi si baciarono.
Esattamente dieci secondi dopo Alyah afferrò il cellulare per chiamare Sara
-Aspetta un attimo..-
-Che c’è Trunks?-
-Volevo chiederti una cosa…-
-Si dimmi pure-
Trunks divenne rosso come un semaforo e si avvicinò alla sua ragazza, che intanto aveva posato Nali sul letto. La bambina dormiva.
-Alyah…- si inginocchiò – Senti la faccio breve…mi vuoi…mi vuoi sposare?-
La ragazza rimase un attimo a bocca aperta
-Io…-  si buttò addosso a lui facendolo cadere a terra e stringendolo forte a se –Sì!! Sì che ti voglio sposare Trunks!!-


Intanto, Monti Paoz,in una radura sperduta tra le colline.

-Goten…qui si sta davvero bene…-
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto…-
La coppia se ne stava sotto un albero in santa pace, lei seduta e appoggiata al tronco con la schiena, e lui disteso con la testa poggiata sulle gambe della ragazza.
Tutto ad un tratto Goten si tirò su e le sorrise.
-Sei davvero bellissima-
-Esagerato…-
Non rispose, si avvicinò e la baciò dolcemente prendendole il viso tra indice e pollice.
-Ehi…da quanto così romantico?- disse lei appena si staccarono. Lui fece le spallucce senza smettere di sorridere, poi la baciò di nuovo.
Dopo minuti che parvero interminabili, senza smettere di baciarla, piano le sfilò la maglietta.

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Beh che dire? Che ne dite di questo capitolo?
La faccio breve, visto che devo scappare xD
Stiamo per arrivare alla fine (finalmente!! nd tutti) 
Bene, ora mi dileguo, che è meglio! Ci sentiamo alla prossima, e mi raccomando recensite! ^^