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Autore: hexleviosa    02/09/2012    8 recensioni
Ciao a tutti ! Ho scritto questa One Shot con l'unico scopo di farvi ridere.
Questa è in breve la descrizione comica del mio primo giorno di Liceo. Sapete no come si dice ?! si ride per non piangere. Se anche voi avete voglia di farvi due risate dateci un'occhiata e fatemi sapere ;)
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Liceo Classico'
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LICEO CLASSICO

IL MIO PRIMO GIORNO

 

 

Il mio primo giorno al liceo iniziò con una bella e simpaticissima sveglia alle 6.00 del mattino da parte di mia mamma che entrò in camera mia saltellando e strillano: “Buongiorno, Matricola !” sorvolando sul fatto che non capivo e non capisco tutt'ora queste uscite di mia madre, mi alzai da letto e mi diressi in bagno.

(Spero che voi capiate il motivo che mi porta a escludere la descrizione articolata del mio lavaggio mattutino. )

Mi vestii con un paio di pantaloni bianchi, una maglietta dell' “Hard Rock” e un paio di ballerine nere. Il mio zaino, per la prima e l'ultima volta in tutto l'arco dell'anno, conteneva solo: il diario, l'astuccio con qualche penna e un quadernino piccolo. Mi misi l'auricolare alle orecchie e mi incamminai alla fermata del pulmann senza fare colazione (Dio solo sa come cavolo fa certa gente ad ingozzarsi come un Buddah di prima mattina ! Mah. ).

Arrivai alla fermata alle 7.10, alle 7.25 arrivò il pulmann in ritardo di solo 15 minuti, ragazzi c'era da festeggiare ! Alle 7.48 finalmente arrivai davanti alla scuola, dopo essere rimasta sul pulmann bloccato dal traffico nella galleria senza luce, essere passata nel centro storico della città correndo e cercando di schivare merda di piccione e aver attraversato la strada senza farmi investire da neanche una macchina. Qui ci va un applauso, eh !

Saremmo dovuti entrare alle 7.55, già: “saremmo”, perché alle 8.15 eravamo ancora ad aspettare il grande discorso del preside nel cortile.

Dopo circa venti minuti ci fanno entrare e ci accoglie un “simpaticissimo” bidello... o scusate, collaboratore scolastico allora cambia tutto, che inizia a dirci:

Buongiorno, eh !” e se non riceve risposta si metteva ad urlare “Branco di babbuini ! Siete la rovina della società ! Scemi, Cretini !” non devo continuare, vero ?!

Alle 8.30 i docenti ci fecero il grande onore di mostrarci le nostre rispettive aule con “solo” 35 minuti di ritardo.

Naturalmente io fui molto fortunata, perché secondo voi in un liceo classico come prima ora, al primo giorno che materia mettono ? Ma matematica, ovvio ! Così io e i miei nuovi compagni dovemmo subirci due ore di motivi più o meno validi che avevamo per scegliere il liceo Scientifico invece che il Classico. Be', davvero molto incoraggiante non c'è che dire !

Poi siamo passati alla materia successiva: Inglese ! Una tipa entrò nella nostra aula iniziando a dire cose incomprensibile in una lingua che non assomigliava neanche lontanamente all'inglese che avevo studiato io negli otto anni precedenti e ridendo da sola.

Avanti dai, altro giro altro regalo. Dopo la psicopatica di matematica e la schizzata di Inglese arriva un tipo vestito come se dovesse andare a pesca, con tanto di giacchetta senza maniche e scarponcini dicendo di essere il nostro professore di... rullo di tamburi... Religione ! Oddio è vero che la veste non fa il monaco ma se almeno avesse evitato di mettersi a cristonare come uno scaricatore di porto io forse, e ripeto forse, avrei anche potuto concedergli il beneficio del dubbio. La sua tiritera sull'influenza che ha Winnie the Poo sui bambini al di sotto dei quattro anni venne interrotta da una tipa con una gonna oscena, di materiale sintetico simile a quello dei costumi da bagno, arancione fosforescente che le arrivava fino alle caviglie e una canottiera di lana fucsia che si presentò come nostra prof. di Italiano, nonché coordinatrice di classe, e ci disse di portare i libri della sua materia per il giorno dopo O.O

Passata anche questa terrificante ora usciamo e finalmente con ben quaranta minuti di ritardo arriva il mio pulmann.

Alle 14.00 arrivata a casa trovai: mia mamma, mio papà, mio fratello, mia nonna, mia zia, mio zio, la mia madrina, i miei vicini di casa che ebbero la faccia tosta di chiedermi: “com'è andata ?”.

Ma il bello arrivò quando cercai IL libro di Italiano. Ne avevo: tre di Grammatica Italiana, uno spesso 600 pagine di Epica e due di Letteratura.

Quella fu la prima volta di lunga serie in cui mi chiesi: “Seriamente, quando mi iscrissi al Classico dovevo essere proprio ubriaca, è l'unica soluzione !”

 

 

** SPAZIO AUTRICE **

Ciao a tutti ! Innanzi tutto volevo dirvi che con questo racconto volevo solo strapparvi due risate e sdrammatizzare un po' la situazione visto che in questo periodo sono appena finiti gli esami di riparazione e tra due settimane si ritorna a scuola.

Questo è grossomodo quello che è successo a me il primo giorno nel mio liceo

quello che ho scritto è quasi tutto vero:

il prof. di Religione non ha detto molte parolacce... solo qualcuna ma comunque è simpatico =3

la prof. di Italiano non era vestita a quel modo ed molto brava anche se una che il primo giorno di scuola vi viene a chiedere di portare i libri per il giorno dopo non fa proprio una bella impressione

Per quanto riguarda il la prof. di Matematica e quella di Inglese, sì la prima impressione con loro era quella giusta... purtroppo -.-”

   
 
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