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Autore: VasHappeninPotato    04/09/2012    2 recensioni
Sedeva al tavolo concentrato, masticando la penna di tanto in tanto, nervoso.
Cercava di rimettere a posto i pezzi, tutto quello che a lei piaceva, per farsi perdonare.
Non avrebbe davvero abbandonato tutto.
Come poteva farlo?
Capiva l’errore che aveva commesso e capiva anche che lei non lo avrebbe perdonato facilmente.
Doveva fare una cosa che avrebbe sorpreso lei. Doveva arrivare a fare la cosa più romantica, più bizzarra, che ogni ragazza si potesse aspettare.
Lei gli aveva detto che amava la musica, che si rispecchiava nelle parole che scorrevano melodiche.
Gli aveva anche detto che ogni volta che si guardava allo specchio trovava un’imperfezione, anche se lui l’amava, l’amava anche perché ora lo faceva disperare per trovare il modo di farsi perdonare.
Gli aveva detto che l’aveva amato in segreto, morendo dentro ogni volta che lo vedeva con un'altra.
E lui lo ricordava.
Ricordava quella volta nel parco, quando lei gli aveva detto di amarlo, quando lui aveva sentito singhiozzare lei, quando era corso da lei chiedendogli il perché di quelle lacrime, quando lei aveva urlato “perché ti amo, cazzo”.
Anche lui l’aveva amata, solo che non se ne era mai accorto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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11 Giugno
-sei bellissima- disse mia madre mettendomi la sua collana preferita –grazie- le risposi sorridendo e prendendo la borsa. Aprii la porta e me lo ritrovai davanti, appoggiato alla sua macchina con le mani in tasca che sorrideva. Stavo svenendo vedendo tale bellezza davanti a me, era lui, niall, il mio migliore amico di cui mi ero innamorata qualche sera fa. Scesi le scale con la mia solita paura di inciampare con quei tacchi altissimi, quella sera ci sarebbe stato il ballo della scuola e niall mi avrebbe accompagnata.
-ehilà, chi si rivede!- disse aprendo le braccia, avvampai in pochi secondi e poi l’abbracciai.
-ehi horan, che si dice?- dissi cercando di nascondere la felicità nella voce, abbracciarlo era la cosa più bella che potessi provare, aveva l’abbraccio più bello del mondo, quando mi abbracciava avrei voluto rimanere lì in eterno.
-tutto ok, te?- si staccò dall’abbraccio. Stavo morendo.
-stavo meglio prima- sussurrai appena.
-cosa?- sgranai gli occhi e arrossii all’istante.
-niente! Sto benissimo! Perfettamente! Pronto per il ballo?- dissi gesticolando con le mani come un’idiota, lui sorrise e mi bloccò le mani per poi darmi un bacio sulla guancia, voleva farmi morire?
-andiamo- disse per poi infilarsi in macchina. Arrivammo a scuola in un quarto d’ora, la palestra era stracolma di gente.
-nialler!- si sentì una voce di una ragazza provenire da dietro di noi.
-ehi! Amore!- disse lui baciando quella ragazza. Il cuore mi si fece a pezzi, potevo sentire perfettamente il rumore del mio cuore che si spezzava, come quando un piatto cade a terra e si fa in mille pezzi. Sentivo gli occhi bruciarmi, era una sensazione bruttissima e in più mi sentivo in imbarazzo, stando a fissare quella scena. Mi sedetti su una delle panche della palestra sbuffando, insomma, che mi immaginavo? Che si sarebbe innamorato di me? Che avremmo ballato insieme al ballo scolastico come in uno di quei film d’amore strappalacrime? Forse dovrei fermare la mia immaginazione prima che vada oltre il limite.
-ehi, allison- era niall che mi chiamava, sì, allison è il mio nome, abbastanza merdoso, no? –perché sei andata via?- continuò mettendosi davanti a me.
-bhe, non me l’avevi detto che avevi una ragazza, stai con lei, ne ha il diritto- dissi non distogliendo lo sguardo dalle mie scarpe, mi ero fatta bella per cosa? Starmene lì seduta come una povera sfigata.
-non ci penso proprio, sei la mia migliore amica e ti avevo promesso che saremmo stati al ballo insieme- mi porse la sua mano per farmi alzare, ma non la presi.
-vai…- cercò di aprire bocca ma lo azzittii all’istante –niall, cazzo, vai!- quasi urlai.
-ok… però…- gli lanciai un occhiataccia –vado- continuò andandosene. Rimasi lì per qualche minuto, mi stavo annoiando da morire.
-ti va di ballare?- mi disse un ragazzo, aveva qualcosa di familiare… mah, lo avrò visto per i corridoi di scuola, comunque, visto che non avevo niente da fare accettai l’invito. Cominciammo a ballare.
-nome?- mi chiese dopo qualche minuto.
-allison, te?- risposi.
-zayn, anni?- chiese nuovamente, sorridendo.
-sedici- dissi con un sorriso. Aveva degli occhi stupendi, non come quelli di niall ma… oh, e basta. Devo togliermi dalla testa niall.
-diciannove, ho accompagnato mia sorella qui- continuava a sorridere. Dentro la mia testa i pensieri si alternavano con un “che sta facendo niall?” e un “non pestargli il piede!”.
‘si starà sicuramente divertendo da pazzi con quella lì, e tu sai cosa intendo per divertendo da pazzi’ ma statti zitta tu, stupida vocina nella testa. ‘ammettilo, non si innamorerà mai di te e poi quella ragazza è bellissima ed ha molto più di te’
-oh, che palle- mi lasciai sfuggire.
-ti stai annoiando?- mi disse zayn.
-è? No, no, stavo solo parlando con la…- mi fermai prima che quel povero ragazzo potesse pensare che ero una pazza da rinchiudere in manicomio –emh, no, niente… andiamo a prendere qualcosa da bere?-
-certo- rispose lui sorridente, andammo a prendere qualcosa da bere, niall mi prese per il polso all’improvviso portandomi in una delle classi sul piano della palestra.
-chi era quel tipo?- mi disse avvicinandosi parecchio a me, l’alito aveva un odore disgustoso. Aveva bevuto e anche tanto.
-uno, l’ho conosciuto stasera- dissi facendo la vaga, si avvicinò ancora di più a me, mi stava facendo impazzire, sentivo qualcosa nello stomaco.
-sai che sei bellissima stasera?- disse prendendomi per i fianchi, sentivo il cuore… ma che dico? Io non lo sentivo il cuore! Si avvicinò a me fino a sfiorarmi le labbra, poi cadde a terra addormentato. Soffocai un urlo di gioia, mi aveva quasi baciata! Oddio, oddio, oddio, ho già detto oddio? Misi il suo braccio sulle mie spalle e lo portai a casa sua, mandai un messaggio a mia madre scrivendo che sarei rimasta a dormire da niall perché non stava bene. Lo misi al letto e mi accucciai accanto a lui, rimasi a guardarlo, era qualcosa di meraviglioso anche mentre dormiva, seguii la forma delle sue labbra con l’indice. Era perfetto, semplicemente perfetto. Lo vidi aprire lentamente gli occhi, arrossii e chiusi gli occhi facendo finta di dormire, sentii le sue mani scivolarmi sui fianchi e avvicinarmi a lui. Il suo respiro scaldava il mio viso, sentivo il desiderio di toccare le sue labbra, aprii gli occhi e lo vidi, si avvicinava pericolosamente a me, ma che dico pericolosamente? Meravigliosamente, casomai! Mi tocco le labbra con le sue, sentivo una sensazione indescrivibile attraversarmi lo stomaco, schiusi le labbra, la sua lingua cercava disperatamente la mia, sentivo che sarei svenuta da un momento all’altro dalla felicità. Poi si spostò da me. ‘No! Perché l’hai fatto? Sei forse impazzito?’
-scusa- disse per poi alzarsi. ‘scusa? Ma quale scusa?’ –è che… non lo so- continuò –ah, che mal di testa- si risedette sul letto.
-niall, non ti preoccupare- dissi sedendomi accanto a lui e posandogli una mano sulla spalla. ‘diglielo! Forza diglielo, cretina!’ mi ripetevo nella testa.
-niall, io…- provai a dire, ma niall mi interruppe.
-senti, allison, mi dispiace per quello che è successo, ti prego, scusami-
-sì, certo, ok, però…-
-ora dormi e domani ti accompagno a casa-
-sì, niall, ma…- si buttò sul cuscino, feci la stessa cosa, quando sentii che si era addormentato pronunciai quelle parole:-ti amo- e poi mi addormentai.
  
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