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Autore: ItsOzzyCobain    05/09/2012    0 recensioni
E' una mattina del 2005 quando Pete tenta il suicidio.
Si sente solo , abbondanato. Non si sente bene nella sue pelle.
Gli incubi lo tormentano. L'ansia lo distrugge. La depressione lo divora vivo giorno dopo giorno.
Il suo mondo stà andando a pezzi ma arriverà il momento di "respirare per la prima volta".
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Peter Wentz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza nemmeno accorgersene , si era voltato e camminava a passo spedito lungo il corridoio.Qualcosa era diverso. Sembrava più luminoso , il chè rendeva i peluche meno inquietanti. Alcune porte erano aperte.
S'immobilizzò e il dubbio prese il soppravento. I suoi piedi non riuscivano a scegliere una direzione. Andare alla base dei fuochi d'artificio o esplorare la casa ?
Si fece forza e iniziò a camminare verso la fine del corridoio per poi scendere le scale.
Veloce , sempre più veloce. Era già fuori dalla casa quando si accorse che ormai il suo passo era ormai diventato una corsa , ma non si fermò.
Sfrecciò per le strade buie a una velocità che probabilmente non avrebbe mai tenuto nella vita reale.
Di nuovo la luce e le risate si diffusero nel buio.
Ormai era davanti alla collina.
Le tre ombe erano ora più chiare e familiari.
Una di loro aveva un  berretto e accendeva un fuoco d'artificio con l'accendino , al suo fianco riuscì a riconoscere dei capelli ricci e corti , a differenza di quelli della terza ombra , lunghi quasi fino alle spalle. Erano estremamente familiari. Il fuoco d'artificio sfrecciò nel cielo senza stelle.
Per poco non caddè all'indietro quando le 3 ombe si voltarono.
Probabilmente vi era una riunione dei Fall Out Boy nella sua testa , a sua insaputa.
Forse erano solo immagini create dalla sua mente , probabilmente lo erano , si ripetè razionalmente.
Razionalmente suonava come un paradosso : tutto lì era irrazionale.
Ma i suoi 3 amici erano davanti a lui e lo fissavano.
-Oh guarda chi si è ricordato di noi- disse Joe con un sorriso stampato sul viso , e in tono sarcastico.
-Sono così felice di vedervi- disse Pete senza pensarci.
Pensare nella sua mente , suonava ridicolo.
-Anche noi , Pete- rispose Andy.
-Siete immagini della mia mente o-
-Pete- lo interrupe Joe -a che pensavi?-
La rabbia e l'incredulità represse nella sua voce erano evidenti.
-Io- la vera domanda era quella. Fissava il terreno in questo momento , alla ricerca della risposta.
-Beh , non pensavi a noi- disse Patrick. Adorava il fatto che non si faceva problemi a dire la verità ai suoi amici.
-Non volevo annoiarvi con i miei problemi- rispose , in incredibile sincerità.
-Non ci avresti annoiato , lo sai- rispose Patrick. Andy e Joe annuirono.
Non alzava gli occhi da terra , lottava per farlo , ma qualcosa , probabilmente se stesso , lo impediva.
-Non avreste capito-
-Come fai a saperlo ?- chiese Andy.
-Non lo sò- era la verità. Non lo sapeva.
-Ragazzi- iniziò , alzando la testa , ma davanti a lui non c'era più nessuno.
L'angoscia si fece strada nel suo cuore e , come se la gravità lo stesse schiacciando , si ritrovò seduto sulle sue ginocchia sul terreno erboso della collina.
Era di nuovo solo , nella sua mente. Abbandonato a se stesso.
La gravità sembrava schiacciarlo , senza sosta. Non riusciva ad alzarsi , a muovere nessuno muscolo.
Iniziò a combattere con tutte le sue forze , stanco del peso che l'immobilizzava.
Esplose in un urlo che trasportò via quel peso , disperdendolo nell'aria scura della collina.
Ansimava , ma si sentiva meglio.
-E' la prima volta che combatti davvero- disse una voce femminile alle sue spalle.
Si voltò ma l'ombra si stava dileguando giù dalla collina. Quella voce era così familiare.
Si alzò e iniziò a seguirla , cautamente. Ma l'ombra si muoveva troppo veloce e non sembrava nemmeno correre.
Si ritrovò a correre dietro all'ombra dalla voce familiare.
Ormai arrivati di nuovo davanti alla casa da cui era uscito , l'ombra sparì dentro la casa.
La porta aperta l'invitava a entrare , come per seguire le tracce di quella voce familiare.
Entrò e qualcosa lo guidò , lungo il salotto , verso una porta aperta.
La stanza dietro la porta aperta si presentava come una piccolo stanza , dal soffitto alto e delle lunghe finestre , alte quasi al soffitto.
Tutto , dalle poltrone al tavolino era completamente ricoperto di parole e frasi. Anche le finestre nella propria interità erano ricoperte.
Riuscì a distinguere parole come "alone e "die".
Ma l'ombra davanti a lui finalmente si rese distinguibile.
I capelli neri le attornavano il viso , con ciocche bionde distinguibili come l'ultima volta che l'aveva vista. Il lungo vestito nero donava al suo corpo magro e giovane.
Era proprio Jeanae White quella davanti a lui.

___________

Spero gradiate questo ultimo capitolo e chiedo scusa per il tempo che mi son preso per scriverla. (:
(Jeanae White è la ragazza a cui Pete ha dedicato praticamente tutte i testi delle sue canzoni fino a Infinity On High , e probabilmente lei è una delle molte cause per cui Pete tentò il suicidio) (La citazione nel titolo viene da Stay With Me - You Me At Six)
  
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