05/09/2012
4 recensioni
Buon pomeriggio a tutti,
ecco a voi il primo capitolo di "Heaven and Hell-La luce e l'ombra nera della Luna", la continuazione di "Tra le Lune Nere" e "Bloody Angel-Sangue d'Inferno" nella quale i prescelti dovranno fare i conti con un'altra avventura soprannaturale e che li porterà ad allearsi con personaggi davvero singolari...Si incomincia con Cass che vaga ferito e che viene aiutato da una donna misteriosa...A voi i giudizi ^_^
Scriverla è stata davvero un'impresa titanica, in quando le serie televisive che ho collegato sono abbastanza diverse tra di loro.. Diciamo che ho unito Dottor House, Merlin, Supernaturale e The Vampire Diares :pSpero che vi coinvolga ^_^
Gabrielle :)
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Oh viandante si dice che la luce della luna può avere mille poteri... Tu quale faccia scegli?”
Anonimo
Un uomo camminò solo nelle strade di una sconosciuta città, barcollò un po’, si appoggiò a un lampone e continuò Lo scontro con uno scagnozzo di Crowley lo aveva ferito gravemente e ogni passo che faceva, era una pugnalata. Non poteva fermarsi, fino a quando non avrebbe raggiunto un motel e chiamato...
Chiamarlo?
E dirgli che cosa? Che era stato uno stupido pallone gonfiato che si era illuso di aprire il Purgatorio? Come minimo lo avrebbe mandato a puttane.
Lo aveva salvato dall’Inferno e poi era successo l’incontrario.
Aveva visto la sua tristezza negli occhi e non aveva fatto nulla. Gli aveva detto di aiutarlo e lui aveva fatto finta di non sentirlo.
Certe volte si odiava.
Vomitò sul marciapiede la sua amarezza e la sua voglia di urlare. Essere umani era dannatamente difficile e solo ora lo stava capendo ampiamente.. Una ragazza, una squillo si avvicinò a lui..
“Ehi bello, stai bene?”
Castiel si asciugò il vomito e guardò la ragazza, non riuscendo a focalizzarla bene. Indossava una minigonna striminzita, un top smanicato che lasciava intravedere più di quanto la decenza permetteva e lesse nei suoi occhi un disgusto per il proprio lavoro. Si morse il labbro...
“Non c’è nulla che puoi fare” disse Castiel appoggiandosi a lei “Grazie lo stesso”.
Continuò a camminare, tenendosi il braccio sanguinante e dopo cadde a terra. La ragazza si morse il labbro, dubbiosa, e si affrettò a mettersi al suo fianco.
“Sei ferito, vieni ti accompagno”
“ E pensare che Lucifero e Uriele e tutti gli altri vi chiamano scimmie o aborti” disse Castiel triste.
“Io mi chiamo Mary” disse la ragazza preoccupata “ Vieni ti accompagno al mio appartamento, starai bene”.
“Se lo dici tu”, disse Castiel e dopo svenne.
Il suo ultimo pensiero fu per Dean Winchester A quello stesso ragazzo che aveva salvato e che lo aveva deluso. Chissà forse era il tempo di ritornare in Paradiso.