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Autore: efplove    05/09/2012    0 recensioni
"Non è amore, sono troppo giovani perchè sia amore, è solo affetto, un affetto molto intenso".
Mario ha tredicianni ed è un ragazzino chiuso, timido, ma grazie alla sua amica Andrea, di cui è innamorato, riesce a socializzare e, cosa più importante, respingere i bulli...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 2.
La scoperta.
Parlavano ormai da più di mezz'ora. O meglio, Andrea parlava e Mario ascoltava. Lei gli raccontava che stavano partecipando a un concorso di disegno. Il loro disegno rappresentava proprio quel luogo preso da una particolare angolazione. Lui ascoltava e annuiva, anche lui aveva partecipato a quel concorso, ma aveva disegnato un tramonto sul mare.
'Sapevamo che ci avremmo messo tanto a finire, vedi?' Andrea indicò il disegno dalle spalle di Daniela. Il disegno non sembrava tanto diverso da quando Mario l'aveva visto mezz'ora prima. C'era solo qualche linea in più.
'Daniela è a dir poco lentissima. Insomma, quando siamo uscite da scuola siamo venute subito qua. Abbiamo mangiato un panino per strada.' Disse sorridendo. Mario sorrise a sua volta. Arrivò un pò di vento che fece rabbrividire entrambi. I capelli di Mario si arruffarono. Il sorriso di Mario si spense all'improvviso. Si era completamente distratto: aveva perso la cognizione del tempo e non era tornato a casa per pranzo! Sfilò l' iphone4 dalla tasca dei jeans e sbloccò lo schermo. Aveva ben sette chiamate perse da parte di sua mamma. Si passò una mano fra i capelli innervosito. Intanto Andrea continuava a guardarlo. -Cosa è successo, Mario?- Chiese lei sorridendo. -Mi ha chiamato mia mamma un secondo, scusa. - Alzò il cellulare e lo accostò all'orecchio.
-Mario! Oddio Mario cosa ti è successo? Non sei tornato a casa? Dove sei?cos..-
-Mamma sto al parco, ho fatto amicizia, perfavore, lascia stare, non ho fame. Sto bene, torno tra poco.- Mario si immaginò sua mamma dall'altro capo del telefono che sgranava i grandi occhi blu.
-Con chi? Fa niente non me lo dire. Però non fare tardi:ricordati che alle quattro devi andare da tua nonna, ci saranno anche la signora Lucia e le sue nipotine.- La signora Ginevra capiva le difficoltà del figlio nel socializzare, sapeva anche che fare troppe domande gli dava fastidio quindi si limitò a concludere così.
-Va bene, mamma ci sarò. Non preoccuparti: torno a casa un pò prima così mi cambio.-Disse lui. Chiuse il telefono e tornò a sedersi sulla panchina accanto ad Andrea, ma questa volta un pò più vicino.
-Vado a vedere che combina Daniela.- Andrea si alzò e si sporse leggermente sopra le spalle dell'amica per vedere il disegno: dal nulla Daniela era riuscita a disegnare uno splendido tronco d'albero.
Mario la studiò bene: indossava una maglietta lilla dell'Abercrombie & Fitch a maniche corte con la scritta bianca, un paio di jeans blu scuro stretti e delle Superga di uguale colore della maglietta ai piedi.
Vestiva firmata. Proprio come lui. Alla maggior parte delle persone se veniva descritto il carattere di Mario si aspettavano un ragazzo brutto, poco pulito e che vestiva male. Mario era completamente diverso, si era un pò bassino ma aveva due grandi occhi blu, come quelli della madre e i capelli neri pece presi dal padre. Era magro, ma non eccessivamente. Vestiva anche lui "firmato". Questo lo faceva sentire fortunato,infatti sapeva che lui poteva permettersi cose che altri non potevano:compreso l'iphone. Insomma era solo il carattere a trattenerlo -Sai, tra poco me ne devo andare, sono invitato a casa di mia nonna, ci sarà anche una sua amica e le sua nipotine.-Disse lui.
-Davvero? Anche io devo andare fra poco. Sono invitata a casa di un'amica di mia nonna, purtroppo mia sorella non potrà venire. Che coincidenza...-
-Ma sarà...Non è che tua nonna si chiama Lucia?- Chiese Mario col fiato sospeso.
-Si, propio così! Allora ci vedremo anche questo pomeriggio.-Esclamò Andrea.
Il cuore di Mario fece le capriole, i salti mortali: era davvero felice, entusiasta sarebbe rimasto con Andrea anche tutta la serata.
-Si, benissimo! Ora devo andare. Allora ci vediamo questo pomeriggio.-
Stava per spostare i rami per uscire quando si sentì una mano sulla spalla.
Era la mano di Andrea.-E' stato un piacere conoscerti!- Gli disse piano. Si avvicinò e gòli diede un piccolo bacio a stampo sulla guancia.
Mario sentiva il rumore del battito del suo cuore che risaliva verso la gola. La sua carnagione, solitamente chiara, diventò rossa come cotta dal sole.
-Al-allora, c-ciao.- Disse balbettando. Con lo zaino in spalla e le mani sudate si diresse verso casa.
Ad Andrea stava davvero simpatico Mario:non aveva mai conosciuto un ragazzo così dolce e simpatico. Di solito i maschi erano mazzari e superficiali, lui no. Era davvero felice di poter stare insieme a lui quella sera.


Bella???Vi è piaciuta??? Il blocco dello scrittore che mi ha bloccata, appunto, è passato. Grazie e RECENSITE PER PIACERE!!!

Sun14(Cla)
  
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