Attenzione! Questa flashfic è un ampliamento del ragionamento che Hachimaki fa in uno dei capitoli del manga, Phase 12: Il gatto notturno. Temo che purtroppo risulterà pressoché incomprensibile a chi non ha letto il manga fino a quel punto.

Grazie mille per aver aperto questa pagina, e buona lettura a chi deciderà di continuare!

 

 

Identità

 

Quando Hachimaki spegne la lanterna, il buio diventa totale.

Non è affatto come quelle volte in cui, sulla navicella, scherma il led dell'illuminazione aspettando solo che il sonno arrivi, mentre i suoi occhi si abituano all'oscurità ed iniziano ad intuire le sagome degli oggetti di uso quotidiano della cabina: l'imbragatura che tiene sospese le brandine, la lampada, la forma tondeggiante della porta di passaggio verso la cabina principale.

Sul lato oscuro di quel pianeta, con le radiazioni solari ancora a dieci giorni di distanza, la luce della lanterna ormai spenta, è impossibile distinguere quello che è da quello che non è, ciò che è dentro da ciò che è fuori, cosa è Hachimaki e cosa non lo è. Hachimaki diventa buio, l'astronauta diventa spazio, la massa diventa il nulla. Per un attimo infinito, Hachimaki non esiste più, ma allo stesso tempo esiste ed è dappertutto.

Poi, lentamente, dopo attimi di lunghezza infinita, appaiono le stelle; tante piccole lampadine si accendono nel cielo, immobili, senza l'atmosfera terrestre che le fa brillare come fossero vive. 

Hachimaki torna in sé, non è più il nulla; ha contorni ben definiti, mani, polsi, gambe. La lanterna ha di nuovo una sagoma decisa e precisa, che si staglia contro il terreno come un monumento nel centro di una piazza; così umana, in mezzo a tutto quel nulla.

E' in quel momento che la sua coscienza ritorna, ed in quell'attimo appare il gatto. Nelle tenebre in fondo al suo cuore c'è lui, e la domanda che gli pone è proprio quella che si aspettava che fosse.

Tu chi sei?

 

 

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5.9.2012

E' dal 30 giugno che questa flashfic aspetta di essere pubblicata anche qui :)

Scritta partendo da uno dei prompt proposti dalla community 500themes, più precisamente il 282, L'oscurità diventa te.

In realtà era davvero tanto tempo che rimuginavo sul discorso del buio nello spazio, e l'avevo già affrontato parzialmente in un'altra mia storia, Notte senza sera; volevo però riprenderlo assolutamente anche in questo momento.

Rileggendola a due mesi di distanza, mi rendo conto che questa flashfic ha molte descrizioni in comune con Blu e bianco: è interessante come il mio inconscio riesca a mettere in relazione un astronauta al colmo dell'apatia con l'anima di un morto. XD

Ancora grazie, e buona serata!

Kuruccha