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Autore: Ya_mi    07/09/2012    1 recensioni
Angelica, esorcista da pochi mesi, ha alzato un pò il gomito. Lavi deve cercare di gestire la situzione mantenendo il suo proverbiale autocontrollo. Ce la farà? Leggere per sapere!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 - Com’è iniziata

Prima di cominciare a raccontare sarà meglio ricostruire la scena. Sedevano tutti e tre al tavolo del ristorante dell’albergo. Chi sono “tutti e tre”?? Tre esorcisti dell’Ordine Oscuro, naturalmente. Ma la domanda è...quali?

Per primo abbiamo Yuu Kanda, seduto un po’ in disparte rispetto agli altri due, che osservava la scena con la sua aria impassibile.

Poi c’è Lavi, il cui marchio di fabbrica è un sorriso allegro stampato sul viso parzialmente coperto da una benda, che in quel momento però aveva un’espressione più seria del solito.

A fianco del rosso c’è lei, Angelica Knight, unitasi agli esorcisti da pochi mesi e motivo della preoccupazione di Lavi.

Dopo aver ricostruito lo scenario possiamo spiegare l’accaduto che, credetemi, vale la pena di essere raccontato.

Angelica stava per portarsi alle labbra un bicchiere pieno di liquido scuro, quando il suo amico con i capelli rossi le prese il polso e le fermò la mano.

 

-Ann, direi che hai bevuto abbastanza per stasera. Che ne dici di smetterla?-

 

Lei si girò a guardarlo con un sorrisetto ebete e appoggiò il bicchiere sul tavolo. Lavi non l’aveva mai vista bere, ma era certo che una intera bottiglia di vino rosso fosse più che sufficiente, a maggior ragione dal momento che Angelica se l’era scolata tutta da sola, un bicchiere per volta.

Lei rimase a fissarlo per un pò, lo sguardo perso, le guance rosse e le labbra piegate in quel sorrisino storto che era la causa della preoccupazione del suo compagno. Poi, dopo qualche secondo di contemplazione, cominciò a muovere la testa a destra e a sinistra e si lamentò:

 

-Insomma, Lavi! Vuoi stare fermo?! Perché continui a muoverti?-

 

Lui sospirò.

 

-Guarda che sono fermo, Ann.-

 

Lei lo guardò interrogativa.

 

-Ma se ti stai muovendo! Io vedo che ti muovi, è come se stessi oscillando!-

 

Il ragazzo scosse la testa, rassegnato.

 

-E lo sai perché?-

 

Rimase a guardarlo senza rispondere. Lui spiegò con pazienza:

 

-A cena hai mangiato un piattino scarso di quella zuppa leggerissima e dopo ti sei fatta fuori una bottiglia di vino intera. E...indovina?-

 

Lei fece una risatina.

 

-Cosa?-

 

Lavi sospirò di nuovo.

 

-Sei ubriaca.-

 

A queste parole Angelica scoppiò a ridere, in un modo quasi isterico, fermandosi solo per esclamare:

 

-Io non sono mai stata ubriaca!-

 

e poi ricominciò. Kanda la fissava senza dire niente, ma i suoi occhi tradivano una certa esasperazione. La situazione era piuttosto comica e Lavi in un’altra circostanza si sarebbe sicuramente messo a ridere, ma in questo caso si limitò a scuotere la testa, evidentemente preoccupato.

Appena erano arrivati il proprietario dell’albergo aveva dato loro dei piatti di zuppa, piuttosto miseri visto il livello del posto, e due bottiglie di vino “per riscaldarsi”, così aveva detto lui. Poi si era dileguato in silenzio e non l’avevano più visto.

Angelica non aveva dato alcuna spiegazione, semplicemente aveva afferrato la bottiglia e si era versata un bicchiere dietro l’altro. Lavi era sicuro che se non l’avesse fermata si sarebbe tranquillamente fatta fuori anche la seconda.

Alcol e stomaco quasi vuoto avevano fatto il resto e ora la ragazza era lì, seduta grazie al cielo (perché se fosse stata in piedi non ci sarebbe rimasta per molto!) che lo guardava, le palpebre che indugiavano pigramente sui suoi occhi azzurri. Dopo un po’ Lavi si alzò in piedi.

 

-Beh, congratulazioni. Questa è ufficialmente la tua prima sbronza. Adesso cosa ne dici se ti accompagno nella tua stanza e ti fai una bella dormita?-

 

si sforzò di fare un sorriso convincente.

Angelica in effetti si alzò, appoggiandosi alle spalle di lui per non cadere, ma non sembrava intenzionata a muoversi.

 

-Io non voglio andare nella mia stanza!-

 

Lavi sospirò.

 

-E dove vorresti andare?-

 

Lei fece un sorrisetto che avrebbe voluto essere malizioso, ma l’alcol lo faceva sembrare una specie di smorfia inespressiva.

 

-Voglio andare nella tua!-

 

Questo davvero non se lo aspettava. Ma di nuovo si limitò ad assecondarla.

 

-D’accordo, allora ti accompagno nella mia camera, ti porto le tue cose e poi vado a dormire nella tua, va bene?-

 

Lei lo guardò per un secondo con un’espressione disorientata, poi scoppiò a ridere.

 

-Ma non hai capito, sciocchino! Io ci voglio andare perché ci sei tu!-

 

farfugliò tra le risate.

In tutto questo Kanda era rimasto a guardarli, con una faccia che la diceva lunga su cosa stava pensando (qualcosa tipo “ma guarda questi due idioti, cosa mi tocca vedere!”, sicuramente!). In quel momento decise che aveva osservato abbastanza stupidaggini per quel giorno e così si alzò e si avviò verso le scale senza dire una parola.

Lavi lo guardò supplice, esclamando:

 

-Ehi, Yuu! Potresti anche darmi una mano, qui!-

 

ma fu puntualmente ignorato.

Alla fine abbassò il suo unico occhio verde per incontrare quelli di Angelica, che lo guardavano aspettando che lui facesse qualcosa. Si arrese a fare come diceva.

 

'E’ sempre Ann' pensò 'non dovrebbe essere un problema.'


Author corner: e allora eccoci!! Che ve ne pare?? Un pò strano come esordio per il mio personaggio, ma d'altronde...mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate! Mi raccomando, recensite!! ^^  

   
 
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