L’utopia del Tempo.
Soundtrack:
Sogno
d'amore, Liszt
Langue il mio cuore spasimando in una vana ricerca
quando la natura si stinge e s’ammanta di porpora.
Paiono quasi risuonare le stanze del vecchio fienile
dell’immortale e rovinata melodia del Tempo.
Si stagliano le brune fronde
sullo specchio di questo cuore stanco:
desideroso soltanto di pace e riposo.
I ricordi danzano tra le pareti ingiallite
seguendo i passi goffi di una ballerina ancora inesperta.
I sorrisi dell’angelo in tutù ancora scandiscono il giorno.
Si trascinano i lustri su questa terra di nessuno.
Non c’è posa per una mente nostalgica.
Si stempera il sole sulle creste dei monti,
più lento corre il grammofono rotto sulla pista battuta.
Continua a ripetersi il concitato e immortale piroettare.
Le risa, sbiadite dai troppi anni, mutano in sussurri,
l’affetto in un pallido desiderio di ricongiungimento.
Nella mente ancora danzano i ricordi di una vita vissuta.
Mentre, tra le fitte fronde, solo le foglie volteggiano sull’acqua.
Cadendo con loro, si smembra la mia splendida utopia.
Langue il mio cuore spasimando in una vana ricerca
quando la natura si stinge e s’ammanta di porpora.
Paiono quasi risuonare le stanze del vecchio fienile
dell’immortale e rovinata melodia del Tempo.
Si stagliano le brune fronde
sullo specchio di questo cuore stanco:
desideroso soltanto di pace e riposo.
I ricordi danzano tra le pareti ingiallite
seguendo i passi goffi di una ballerina ancora inesperta.
I sorrisi dell’angelo in tutù ancora scandiscono il giorno.
Si trascinano i lustri su questa terra di nessuno.
Non c’è posa per una mente nostalgica.
Si stempera il sole sulle creste dei monti,
più lento corre il grammofono rotto sulla pista battuta.
Continua a ripetersi il concitato e immortale piroettare.
Le risa, sbiadite dai troppi anni, mutano in sussurri,
l’affetto in un pallido desiderio di ricongiungimento.
Nella mente ancora danzano i ricordi di una vita vissuta.
Mentre, tra le fitte fronde, solo le foglie volteggiano sull’acqua.
Cadendo con loro, si smembra la mia splendida utopia.
NdA: l’unica cosa che ci tengo a sottolineare è la contrapposizione, nell’ultima strofa, tra il piano della mente e quello della realtà. Mentre l’uomo continua a ricordare i volti e le emozioni provate, quasi come fossero presenti, in realtà sono perdute nel tempo. Ormai, al di fuori della sua mente, le uniche cose a danzare sono le foglie ingiallite dall’autunno.
Seconda classificata al contest "Musica classica & Poesia"