. . . DATE LA COLPA AL MIO DIARIO. Troppe pagine vuote, ho *dovuto* disegnarci sopra Ed addormentato con Mustang che gli fa fare sogni sporchi... E dopo aver disegnato, ho *dovuto* scrivere. E dopo aver scritto, ho *dovuto* pubblicare. Ed ecco come è nata questa cosa, che è troppo lunga per essere drabble e troppo corta per essere oneshot. Ma che piffero è? O_O Comunque, prima cosa che scrivo che si avvicini a una NC17, non linciatemi se fa schifo.

Disclaimer: FMA non mi appartiene, o sarebbe vietato ai minori. E per vostra informazione, nella fic Ed ha diciotto anni. DICIOTTO. Maggiorenne. Legalmente *ehm* molestabile... non è la parola giusta... è legalmente COSA? O_o Vabbè, fatto sta che non è minorenne.

WET DREAM

“Ro- uhn... Roy...” Il respiro prima leggero del biondo era ora irregolare e affannato, interrotto da gemiti e mugolii. L’altro sorrise compiaciuto al suono del suo nome, gli occhi neri che percorrevano la schiena del ragazzo, e si avvicinò di nuovo al suo orecchio, leccando per un attimo il lobo.

Intanto la mano scese lungo la spina dorsale del più giovane, fino in basso, provocando un’altra serie di parole sconnesse. Le dita si riposarono sull’elastico dei boxer mentre l’uomo sussurrava. “Fullmetal, che ne dici, facciamo qualcosa per quell’erezione?” In risposta ricevette solo un’altro gemito. Lo prese per un sì e lo girò lentamente, quasi con dolcezza, in modo che poggiasse su un fianco e non sullo stomaco. Il sorriso si allargò quando si accorse di come i pantaloni del ragazzo fossero improvvisamente molto stretti.

Ricominciò a mordicchiargli l’orecchio, scendendo sempre di più fino ad arrivare al collo abbronzato. Scostò una ciocca dorata dalla pelle liscia e ne assaporò il gusto di sudore e di qualcos’altro, quella notte ci avevano dato dentro... Il pensierò mandò una scarica elettrica dritta in mezzo alle sue gambe, dove il membro, già sull’attenti, iniziava a pulsare dolorosamente. Con la sinistra afferrò la propria erezione, mentre con la destra rimuoveva i boxer dalle gambe dell’altro, liberandolo dalla prigione del tessuto. Sorrise ancora di più e chinò la testa sulla virilità di Fullmetal –anche quella più piccola, pensò divertito-, e la circondò con la bocca, iniziando a pompare sul proprio membro.

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Non si accorse di essersi svegliato per un bel po’.

Pensava di essere ancora in mezzo al sogno poco-ehm, casto che stava facendo.

Capì di non stare dormendo quando aprì finalmente gli occhi e guardò in basso, dove vide una testa mora affondare in mezzo alle sue gambe, e poi di nuovo in su.

Altro che sogno, quello era il paradiso.

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NdA: ;_; non killatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!