Non è la vostra prima volta. Non si tratta più di giochi perversi o altro – o un duello, qui nessuno ne uscirà sconfitto – sì, perché all'inizio il vostro unico pensiero era il divertimento, il vostro segreto più sporco probabilmente, perché non aveva nulla a che fare con la vostra amicizia, era insignificante e vuoto, anche se sapevi che non sarebbe durata a lungo questa indifferenza. Quand'è che è diventato più di un gioco fatto per noia quando rimanevate completamente soli? Questo non sapresti dirlo, è stato tutto molto più veloce di quanto avresti mai immaginato. Ma non è più un gesto banale, privo di significato. Jesse è diventato qualcosa di più, forse troppo, e senza forse questo non ti importa – ti sarebbe importato poi, quando tutto sarebbe finito e con ogni probabilità neanche allora.
Un bacio, poi un altro, e un altro ancora. Le labbra, il collo, il petto. Le sue labbra sono soffici, le sue mani morbide ti accarezzano – conoscono il tuo corpo meglio di te stesso –, ma hai poche possibilità di incontrare i suoi occhi color acquamarina.
Lo senti entrare dentro di te, e ogni contatto con la realtà sfuma, ora c'è lui – è lui la tua unica realtà, ora –, i suoi sospiri caldi contro il tuo collo, le sue braccia che ti stringono, i vostri nomi spezzati dai gemiti, i vostri corpi uniti, impegnati nella loro personale danza. E per un attimo ti chiedi come questo all'inizio potesse essere semplicemente un gioco consumato in modo freddo e distante. Poi tutto sparisce quando vieni, urlando il suo nome, e lui subito dopo dentro di te, donandoti quella sensazione di calore inconfondibile.
Fa per uscire da te, ma lo blocchi.
“Rimani... ancora un po'... ti prego” mormori, imbarazzato, distogliendo lo sguardo dal suo. Lui rimane sorpreso per un attimo, ma subito dopo annuisce.
Sorridi e ti rilassi – sfinito ma felice – stringendoti a lui. Ti accarezza i capelli, ti bacia le guance e ti osserva, ancora ansate. I capelli di quel blu – tanto particolari quanto belli – scompigliati più del solito. Stupendo, non ti vengono in mente altre parole per descriverlo.
Ti sussurra quelle due parole che molti dicono senza cognizione di causa, ma per te sono molto più importanti.
“Anche io” rispondi e chiudi gli occhi. Rimanete uniti per un tempo indefinito, ma non ti importa, avete tutta la notte davanti anche se è comunque troppo poco tempo.

Angolo Della Moffetta:
Allora... piccola pazzia delle due, scritta dalla Marty in tipo un quarto d'ora con a palla “Gomenasai” delle “t.A.T.u” anche se non centra nulla con il testo (che bellezza xD). Sono 508 paroline, una robetta veloce.
Perdonate il nome stupido, ma sono le due di notte, non potete pretendere troppo.
Spero vi sia piaciuta, anche se a me non sembra poi così bella – pazienza, la pubblico per sfizio e per fare un dispetto alla Cristie.
Me la lasciate una recensione? Bene accette anche critiche (a patto che siano costruttive, però!).
Un bacio,
Marty e “Cristie”.