14/09/2012
3 recensioniNon ricordo con precisione cosa successe quel giorno, ricordo solo il bianco.
E non è fra i miei colori preferiti,fidatevi.
Vi racconto questa giornata dalle 7.30 in poi, perché dalle 15.06 la mia memoria sarà cancellata per sempre,o almeno così mi hanno detto i medici.
7.30 am Brighton,UK.
Oggi fu il vento a svegliarmi,e non dolcemente. Il sole splendeva su Brighton.
Aprii la finestra che dava sul mare,che spettacolo. Avevo sempre amato quella vista,per questo avevo pregato mia madre di darmi quella stanza,quando a 3 anni mi trasferii qui a Brighton dall’america,Las Vegas.
Non avevamo più motivo di restare in America, mia madre aveva perso il lavoro e quindi decise di portare me e mio fratello in Inghilterra, nella ‘tranquilla’ Brighton.
Presi le mie cose velocemente, afferrai lo zaino da terra,scesi in cucina e addentai un biscotto al volo,salutai mamma e Chris,mio fratello di 8 anni.
‘Tay,torna subito qui!’
‘Mamma non posso adesso,riordinerò la mia camera quando torno da scuola,te lo prometto.’
‘L’hai promesso!’
Bla bla bla.
Avevo la patente da circa 1 anno e qualche mese. Presi la mia land rover nera e sfrecciai verso scuola, la ‘St. Louis’
Ed eccomi lì nel parcheggio, a cercare un posto.
Ah, eccolo. Parcheggiai velocemente e sfrecciai a scuola erano le 7.59
Per un pelo non era ridardo, ce la facevo sempre.
Posai i miei libri nell’armadietto e portai con me solo quello di trigonometria.
‘Ehi tay!’
‘Ehi,Andy,tutto bene?’
‘Sì,trigonometria?’
‘Purtroppo sì.’ Lo abbracciai e andammo in classe.
Finita la lezione andammo tutti in aula magna dove il preside ci diede un annuncio,ma sinceramente non ricordo cosa disse,tanto che avevo prestato attenzione.
Scrivemmo un tema sulla musica durante la 4° e la 5° ora.
Presi la macchina e poi . . .
Il nulla.
Non era mai successo,avevo svoltato come sempre alla prima a sinistra per andare a casa mia,una villetta sul mare di Brighton. Ma oggi successe qualcosa,il bello è che non so cosa,qualcosa che evidentemente mi ha portato in ospedale visto che sono lì, su un lettino malconcio.
Mi svegliai, trovai il mio i-pod,borsa e cellulare vicino al lettino.
Aprii gli occhi lentamente,come se avessi paura di questa nuova realtà,ma ne dovevo avere,davvero.
‘Taay, cos’è successo? Ti ho sempre detto di stare attenta allo stop e tu che fai?’
Mi disse una signora bionda alta che sembrava alquanto preoccupata,la dovevo conoscere.
Chi poteva essere? Ma in primo luogo io chi sono? Come mi chiamo? Perché sono qui?
‘Chi è lei?’ dissi alla donna.
‘Stai scherzando Tay?No perché non sei affatto divertente,smettila.’
‘Mi chiamo Taylor?’
‘Oddio’ e adesso vidi la faccia inorridita di quella donna,più che altro spaventata e delusa, ma soprattutto arrabbiata.
Le rifeci la domanda: ‘Chi è lei?’
‘Tay,tesoro,sono io,Bonnie tua madre! Davvero non ricordi nulla?’
E poi sbucò dal nulla un ragazzino, capelli ricci e castani.
‘Taaay,ti sei svegliata!’
E mi abbracciò-
‘Bonnie chi è questo ragazzino?’
‘Bonnie? Da quando chiami la mamma Bonnie? Cosa mi sono perso?’
‘Allora sei mio fratello!’
‘Mamma che succede?’ chiese il piccolo.
‘Penso che Tay abbia perso la memoria Chris.’ E continuò ‘chiama subito i medici,subito!’
‘Okay.’ Disse il ragazzino,cioè Chris, mio fratello.
‘quanti anni ha?’ chiesi a Bonnie
‘Otto,tay. Davvero non ricordi nulla?’
‘No, mi spiace’ ed era la verità. La mia vita prima di allora era stata totalmente cancellata,ma solo per me,solo io avevo dimenticato,ma forse quelli che ne facevano parte mi avrebbero aiutata.
‘Taylor ha perso la memoria,non sappiamo bene se temporaneamente o meno,lo scopriremo a breve.Adesso ha bisogno di tanto riposo,le visite sono off limits, potrebbero confonderla ancora di più.Casomai domani, deve prendere queste alle 17.00, glielo ricorderanno le infermiere,basta premere qui.’ E il medico indicò un grande pulsante rosso alla mia destra.
Mia mamma,Bonnie, guardava il medico senza forze,senza speranze,per lei era già tutto finito.
Aveva gli occhi lucidi e così le presi la mano e la strinsi forte,lei mi abbracciò affettuosamente.
‘Oh tay!’ e scoppiò in lacrime.
Squillò il cellulare.
Un messaggio ‘ tay sei arrivata a casa? Allora per stasera? Andy xx’
‘Bonnie chi è Andy?’
‘E’ il tuo migliore amico,tay.’
‘oh, gli spiegherai tutto tu,giusto? Sono stanchissima,mamma.’
I suoi occhi si illuminarono, e io caddi un sonno profondo.
Bianco,tutto bianco.