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Autore: Razor666    15/09/2012    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se l'Avalcanche operasse a Roma, non per combattere una società energetica,ma per salvare gli studenti della quinta dalla maturità...
Cosa farà Cloud Strife, Ex Iscrito alla attività sportiva Solider, aiuterà l'Avalcanche o lo stato italiano
Genere: Azione, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barett Wallace, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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I PERSONAGGI DI QUESTA STORIA NON SONO MIEI, MA APPARTENGONO ALLA SQUARE ENIX. QUESTA STORIA NON È STATA FATTA A SCOPRO DI LUCRO MA SOLO A SCOPO DI DILETTO.

1° Giugno 2013 - ore 01:59

A quell’ora, le strade di Roma erano deserte, ad eccezione di un biondo ragazzo di 17 anni, era completamente vestito di nero, come un ladro, infatti doveva rubare una cosa, non per se stesso, ma per aiutare la sua amica di infanzia. Cloud Strife osservò il suo orologio che segnava le 02:00. Cloud si mise la maschera,
anch’ essa nera, quindi sospirò pensando: ”Non ci posso credere che lo sto facendo davvero,cosa non si fa per amicizia.” . Cloud guardò il suo obbiettivo, la sede del ministero dell’istruzione.

Circa una settimana fa…

Cloud uscì dalla scuola facendo i salti di gioia, ma non era solo, dato che in quel giorno, era appena finita la scuola, e davanti a sé aveva solo giorni di puro divertimento. Cloud salutò i suoi amici, camminò verso la sua casa, ma arrivato nelle vicinanze della sua abitazione vide un ragazzo nero ed una ragazza con gli occhi rossi. A Cloud gli ci volle solo mezzo secondo, per riconoscere la sua amica di infanzia Tifa Lockhart. Cloud corse verso Tifa ed urlò: “TIFA, DA QUANTO TEMPO CHE NON CI VEDEIAMO!!!”.
I due si abbracciarono e Cloud chiese: “Tifa, ma lui è il tuo ragazzo?”
Tifa arrossì e rispose di no, ma improvvisamente divenne seria, e disse: “Cloud, lui è Barret Wallace… ed abbiamo bisogno del tuo aiuto.”.
Cloud rispose: “Entriamo tutti in casa mia, tanto i miei genitori ritorneranno solo fra due settimane.”.
I tre entrarono in casa, Cloud preoccupato chiese quale era il problema e Tifa rispose: “Abbiamo bisogno delle tue capacità di Solider.”
Cloud esterrefatto ribatté: “Ma, a che ti serve le abilità di una attività sportiva, che consiste nel combattimento con delle spade finte?”
Tifa rispose: “Ma voi non vi allenavate nei lavori tipici da spia?”.
Cloud rispose di sì, i Solider erano uomini e ragazzi che si allenavano come degli antichi samurai, usando spade di varie forme. Barret prese improvvisamente la parola: “Io, Tifa e molti altri ragazzi facciamo parte dell’ Avalcanche ed…”.
Nel sentì quella parola, Cloud lo interruppe, e chiese a Tifa: “Tifa, dimmi che non è vero che fai parte dell’Avalcanche.”.
Tifa abbassò lo sguardo e rispose a bassa voce: “Quello che dice Barret è vero, ma…”
Cloud non poté credere alle sue orecchie, prese Tifa per le spalle ed le urlò: “PORCA MISERIA, MA SEI PAZZA AD UNIRTI AD UN GRUPPO CHE STÁ SULLA RETE DICENDO CHE VUOLE SCOPRIRE LE TRACCE DEGLI ESAMI DI MATURITÁ, TI CREDEVO PIÚ INTELLIGENTE DI COSÍ!!!”.
Cloud lasciò la ragazza e diede un pugno sul muro, Tifa si mise a piangere. Barret, capì che era il momento di intervenire e disse: “Ascolta Colud, lei ha già 18 anni, durante il suo anno scolastico i suoi professori erano dei fancazzisti, se non vuoi aiutare noi ripetenti, almeno aiutaci solo per quest’anno, in modo tale da aiutare Tifa.”.
Cloud, senza provare alcuna emozione disse: “Allora cosa dovrei fare?”.
Barret: “Jessie, una ragazza del nostro gruppo, è figlia di uno che lavora al ministero ed ha sentito suo padre, discutere al telefono, riguardo ad una valigia, situata nella sede del ministero dell’istruzione, che conterrà le tracce degli esami, che dovranno essere fotocopiate e date in giro per l’Italia. Quindi noi, con o senza il tuo aiuto entreremo là dentro, apriremo la valigia, apriremo le buste contenente gli esami, gli guarderemo e poi le rimetteremo in delle buste nuove.”
Cloud rispose immediatamente : “Io non vi aiuterò, qua si rischia la galera.” Poi guardò Tifa e disse: “Non mi importa cosa succederà agli altri, ma tu non andrai con questi pazzi.”
Tifa tentò di rispondere, ma Cloud urlò: “CAZZO TIFA, NON SÓ SE CI HAI FATTO CASO, MA SEI MAGGIORENNE, NON SOPPORTEREI IL FATTO DI DOVERTI VEDERE IN GALERA A SOLI 18 ANNI PER QUESTA CAZZATA!!!”.
Tifa perse il controllo ed urlò anche lei: “CLOUD, NON SE TU SEI UN SECCHIONE, OPPURE SE I TUOI GENITORI NON TI ASSILLANO, MA I MIEI, QUANDO HO PRESO SOLAMENTE UN 5, MI HANNO SBATTUTO IN PUNIZIONE PER ALMENO UN MESE, SENZA FARMI VEDERE LE MIE AMICHE, NON MI HANNO NEANCHE FATTO SALUTARE AERITH, CHE STAVA PER ANDARE ALL’ESTERO.” Tifa si mise a piangere e disse: “Scusa se ti ho urlato, ma non so cosa mi farebbero se venissi bocciata.”.
Cloud si intristì e la consolò dicendo: “No, non è colpa tua, sono io che ho iniziato ad urlare, ma non posso aiutarti, mi dispiace.”
Tifa rispose: “Allora ti sei dimenticato della nostra promessa…”
Cloud: “Di cosa stai parlando?!”
Tifa: “Non ti ricordi 7 anni fa, quando te ne andasti?”
Cloud rimase zitto per alcuni secondi, e poi disse: “Ora ricordo, credevo che tu non saresti arrivata, stavo gelando quella notte”

7 anni prima, in una città lontana da Roma

Cloud si era dato appuntamento con Tifa nel pozzo vecchio, almeno mezz’ora fa. Dopo un po’ arrivò Tifa, e disse: “Hai detto che volevi parlarmi.”
Cloud: ”L’anno prossimo mi trasferirò a Roma.”
Tifa: “Molti se ne stanno andando, dato che i genitori trovano lavoro altrove.”.
Cloud: “Per me è diverso, entrerò nei Solider.”
Tifa: “Solider… aspetta! Ma non è quella accademia fondata dal grande Sephiroth, “L’angelo ad un’ala”, come farai ad entrare?”
Cloud: “Hanno già fatto le selezioni, ed io sono passato, ho aspettato a dirtelo, perché non sapevo se sarei passato.”
Tifa: “E adesso cosa succederà?”
Cluod: “Me ne dovrò andare da questa città, e non credo di ritornare, perché i miei genitori hanno già trovato lavoro a Roma.”
Tifa si mise a piangere. Dopo un po’ chiese a Cloud: “E da un po’ che me lo chiedo, perché hanno dato Sephiroth il sopranome “Angelo ad un’ala”, anche se non ha nessun’ala, io me lo sono sempre chiesta.”.
Cloud: “Una volta Sephiroth, voleva diventare un aviatore, ma a causa di un incidente stradale perse l’utilizzo del braccio sinistro.”
Tifa allora disse: “Facciamo una promessa, se tu entrerai nei Solider, e diventerai famoso, mi verrai a salvare nel caso fossi in pericolo.”
Cloud sorpreso rispose: “Cosa?!”
Tifa: “E dai… prometti.”
Cloud: “Va bene, prometto.”

7 anni dopo

Cloud rispose a Tifa: “Non ti posso aiutare, ho abbandonato i Solider, dopo che Sephiroth ci aveva venduto alla ShinRa, per fare delle pubblicità come dei clown.
Tifa: “Quindi non mi vuoi aiutare, va bene, farò da sola.”
Cloud: “Ho capito…” Il ragazzo andò verso un baule, lo aprì, prese un’elsa di spada che però non aveva la lama, Cloud girò leggermente l’elsa e dall’oggetto uscì il resto della spada. La Buster Sword sembrava un gigantesco spadone tagliente, ma in realtà se ti colpiva di avrebbe fatto solo qualche livido, ma se il colpo era forte potevi svenire,o romperti qualche osso, ma niente di più. Cloud disse: “Non ti posso lasciare sola, quando partiamo?.”

1°Giugno ore 02:00

Cloud controllò il suo equipaggiamento, in parte fornito dai membri adulti dell’Avalcanche, che comprendeva: un kit da scasso, una balestra con arpione e corda, che gli sarebbe servito fra poco, una pistola sonnifero, e la sua Buster Sword, ancora compressa nel manico, che gli sarebbe servita se qualche poliziotto si fosse avvicinato a lui con un manganello; anche se farsi beccare significava fallire la missione, perché gli addetti avrebbero cambiato le tracce. Cloud sparò l’arpione che si legò ad un cornicione del balcone e quindi sali usando la corda. Una volta sul balcone accese la radio e disse: “L’aquila ha raggiunto il nido.”. L’Ex-Solider scassinò la finestra del balcone, entrò dentro, scese silenziosamente le scale ed arrivò nella Hall. Cloud vide un guardiano che stava facendo la guardia alla porta d’ingresso, quindi sparò un dardo soporifero che addormento la guardia. Cloud si avvicinò all’uomo e gli tolse via il dardo, in modo tale che quando si sarebbe svegliato avrebbe creduto di aver avuto un colpo di sonno. Il ragazzo aprì la porta ed entrarono Tifa e Barret, che aveva un borsone che conteneva le buste false. Tifa disse: “Grazie per averci aperto la porta.”.
Cloud rispose: “Se facessi tutto questo da solo a quest’ora sarei già arrivato a prendere le tracce.”.
Tifa fece una piccola risata e disse: “Signor io so tutto, come avresti fatto con le porte elettroniche?”.
Cloud: ”Mi sarei adattato.”.
Tifa facendo la superiore: “Lascia fare a chi si è addestrato.”.
Cloud ridendo disse: “Ecco perché non sei riuscita a studiare.”.
Tifa stava per ribattere, ma Jessie alla radio gli ricordò che non sarebbe riuscita a mandare immagini false alle telecamere di sicurezza ancora a lungo. I tre si addentrarono verso i corridori, seguendo le indicazioni di Jessie raggiunsero una porta in ferro, con chiave elettronica e scortata da due poliziotti. Cloud disse: “Voi nascondetevi , io vado a risolvere il problema.”.
Cloud se ne andò verso il corridoio da dove erano passati prima. I due si nascosero dietro un’angolo e Barret chiese a Tifa: ”Ma almeno sa quello che fa?”.
Tifa rispose: “Lui e Cloud, sa sempr…”. un frastuono assordante interruppe la frase. I due pensarono all’unisono: “Siamo fregati.” .
Infatti uno dei due poliziotti disse: “Io vado a controllare.” Ed andò nella direzione di Cloud. Dopo, il poliziotto andato in perlustrazione urlò.”PRESTO VIENI QUA”
L’altro rispose: “CHE È SUCCESSSO.”.
“HAI PRESENTE IL MOBILE DELL’OTTOCENTO DA ALMENO DUECENTO CHILI.”.
“NON DIRMI CHE…”.
“È CADUTO DI NUOVO, ED HO BISOGNO DEL TUO AIUTO PER RIMETTERLO SÚ.”.
“E LE TRACCE? NON POSSIAMO LASCIARLE SENZA SORVEGLIANZA.”.
“TI SEMBRA POSSIBILE CHE DEGLI STUDENTI SIANO RIUSCITI AD ENTRARE QUI?!”
“HAI RAGIONE.” E se ne andò pure l’altro. Poco dopo ritornò Cloud che disse: “Ne avranno per un per almeno mezz’ora, voi fate da palo, Barret dammi il borsone, entro dentro, fotografo le tracce, e le metto dentro le buste nuove.” I due aprirono la porta grazie all’aiuto di Jessie e poi la valigetta Tifa e Barret osservarono le tracce, ma Cloud gli riportò alla realtà ricordandoli di fare da palo. Dopo un minuto che era la dentro sentì un urlò ed uscì subito. I due poliziotti erano ritornati ed avevano ammanettato Tifa e Barret in un palo, per fortuna i due erano ancora mascherati quindi le loro identità erano al sicuro. Cloud disse: “Liberateli, o ve ne pentirete.”.
I due poliziotti si misero a ride ed uno disse: “Non farmi ridere ragazzino, ti sei appena messo in un mare di guai, questo non è un gioco.” Cloud estrasse la Buster Sword e fece uscire la lama. Cloud disse: “Per me voi siete un gioco.”.
Cloud, con un salto colpì un poliziotto tramortendolo. L’altro poliziotto disse impaurito: “Non è possibile un Solider, ma non facevate solo pubblicità.” Cloud si girò e lo colpì con la spada dicendo io sono un Ex-Solider. Cloud si girò per prendere le chiavi dei poliziotti, per liberare i suoi amici, ma Tifa gridò: “ALLE TUE SPALLE!!!” Cloud non fece in tempo a girarsi, che gli arrivò sulle spalle un poderoso calcio, che lo spedi a qualche metro di distanza. Cloud si rialzò, ma non poteva credere ai suoi occhi, non poteva sbagliarsi, i suoi capelli argentei, e la sua arma lunga circa 200cm, chiamata Masamune; l’uomo davanti a lui era Sephiroth. http://www.youtube.com/watch?v=t7wJ8pE2qKU  
Cloud urlò: “SEPHIROTH, COSA CI FAI QUI.”
Sephiroth rise e disse: “Ovvio, lo stato italiano credeva che qualche gruppo avrebbe tentato di spiare le tracce, ma naturalmente non poteva assumere ufficialmente degli specialisti, se la stampa avrebbe scoperto questa cosa, molti studenti avrebbero tentato di fare qualcosa di stupido, per aiutare le fantomatiche spie, creando qualche problema, così hanno assunto me per essere sicuri.”.
Cloud: “PRIMA HAI VENDUTO I SOLIDER E ADESSO QUESTO, COSA È RIMASTO DELL’UOMO CHE HA CREATO I SOLIDER?!?!”.
Sephiroth prese le chiavi delle manette dai due poliziotti e disse: “Ho semplicemente capito che i soldi sono tutto, se vuoi liberare i tuoi amici dovrai prima sconfiggermi.”.
Cloud si lanciò contro il suo avversario, Sephiroth tentò un controattacco, Cloud fece un salto in’aria, ma la Masamune lo raggiunse comunque spedendolo a terra. Cloud tentò di rialzarsi ma Sephiroth lo colpì al volto con la sua spada facendoli uscire dal sangue fuori dalla bocca. Sephiroth lo derise affermando: “Lascia stare, nessuno mi ha mai battuto, e nessuno mi batterà mai, i tuoi amici sono già condannati.”. Cloud immaginò di veder Tifa in galera e questo gli diede la forza di rialzarsi. Sephiroth lo raggiunse con la Masamune, ma Cloud parò il colpo, e con un movimento di spada improvviso allontanò da sè la Masamune e colpì in pieno petto il su obbiettivo che con un salto si allontano. Sephiroth disse leggermente divertito: “Vedo che vuoi fare sul serio, allora non mi tratterrò.” . L’argenteo si scagliò verso Cloud con velocità raddoppiata, ma il ragazzo riuscì a schivare il colpo e tentò un affondo che mancò il suo obbiettivo perché Sephiroth si allontanò all'ultimo secondo e contrattaccò, colpendo Cloud. Cloud sentì le sue forze calare, e stava per arrendersi ma Tifa gridò: “CLOUD NON ARRENDERTI, CE LA PUOI FARE!!!” Sephirtoth si mise a ridere e disse: “Cretina, non vedi che il tuo amico non ha possibilità di vincere?”
Cloud, recuperò le sue forze, ed urlò su tutte le furie: “NON AVRESTI DOVUTO INSULTARLA.”.
Sephiroth: “Cosa, vorresti farmi, se riesci a malapena stare in piedi?”
Cloud non rispose e corse verso il muro, Sephiroth pensò che il suo avversario fosse impazzito, ma Cloud, saltò e appoggio i suoi piedi sul muro e poi saltò verso Sephiroth brandendo la sua Buster Sword. La velocità fu tale che Sephiroth riuscì a malapena a parare l’attacco, la Buster Sword e la Masamune si scontrarono per alcuni secondi senza che nessuna delle due armi riuscì a prevalere. Sotto lo stupore di Cloud, Sephiroth mosse la mano sinistra verso l’elsa della sua spada dicendo: “Con gli anni sto riuscendo a controllare anche il mio braccio invalido.”. Quando Sephiroth aggiunse oltre alla forza della mano destra anche quella sinistra per Cloud non ci furono speranze e la sua spada volò via. Però, Sephiroth, nel fare quel movimento, si sbilanciò, e questo permise a Cloud di colpirlo con un calcio nelle gambe, facendolo cadere. Cloud recuperò la sua spada, si lanciò verso Sephiroth, il quale si rialzò e tentò di colpirlo con una rotazione della spada, ma Cloud si abbassò, e si avvicinò ulteriormente all’argenteo. La situazione era questa, Sephiroth con la Masamune tesa che puntava il nulla, e Cloud sotto il suo braccio. Cloud alzò la sua Buster Sword, colpendo il braccio del suo nemico con tutta la forza che aveva. Cloud sentì prima un crack, poi l’urlo di Sephirothe ed infine il suono della Masamune che cadde a terra. Cloud pensò: “Sono riuscito a rompere l’ala dell’angelo.” .
Sephiroth gli urlò: “MALEDETTO, TE LA FARÓ PAGARE CARA PER AVERMI ROTTO IL BRACCIO!!!”
Cloud lo colpì con la sua arma mettendolo in ginocchio, dicndo: “Questo e per aver venduto i Solider…” poi lo colpì di nuovo e lo buttò a terra completamente e continuò: “…e questo per aver tentato di far del male ai miei amici.”. Infine Cloud lo addormento con un dardo, prese le chiavi, la borsa contenente le buste e liberò Tifa e Barret.

Ore 10:00

Sephiroth si svegliò all’ospedale con il braccio destro fasciato, gli si avvicinò il ministro della istruzione e gli chiese se sapeva chi lo aveva attaccato. Lui rispose di no perché chi lo aveva attaccato era mascherato, ed inoltre aveva perso i contatti con i suoi ex studenti e non sapeva chi avrebbe potuto batterlo. Sephiroth disse: “Signore, non merito di essere pagato, ho fallito.”
Però il presidente riabbatté: ”Tranquillo, non hai fallito, grazie a degli esperti che sono riusciti ad infiltrarsi nel sito dell’ Avalcanche , abbiamo scoperto che il loro piano era di prendere le tracce, fotografarle, e poi rimetterle in delle buste nuove, quindi abbiamo analizzato la colla delle buste originali. La colla è stata messa quando sono state chiuse dalla macchina che le produce, quindi non sono state aperte, gli esami si faranno normalmente.”

Nella base della Avalcanche erano tristi, nonostante le loro forze avevano fallito la missione, ma Cloud si avvicinò a Tifa e gli consegnò dei fogli Tifa gli guardò ed esterrefatta chiese: “Come hai fatto ad avere le tracce, se sei stato la dentro si e no un minuto.”.
Cloud sorrise e rispose…

2 giorni fa

Cloud si stava esercitando per la missione, ma ad un certo punto Jessie lo chiamò a disparte e gli disse: “Lo sai vero, che questo piano è destinato a fallire.”. Cloud annuì dicendo: ”Tutto ciò è stato organizzato via internet e di sicuro gli statali sanno qualcosa, inoltre per fare il trasferimento delle tracce ci vuole troppo tempo, il mio unico obbiettivo e di salvare Tifa appena c’è una situazione di pericolo.”. Jessie gli disse: “Infatti è vero, ma io ho un piano segreto, vedi io stamperò delle tracce ex nuove, basandomi su delle tracce vecchie, le metterò dentro le buste false nel momento esatto, quando gli statali metteranno le loro tracce dentro le loro buste, così che tu dovrai solo sostituirle. Se gli statali faranno esami sulla colla, otterranno esiti positivi, perché i tempi in cui le buste false sono state sigillate, corrisponderanno a quelle vere.” Cloud riabbatté: “Ma è un piano stupido, non pensi che loro si accorgeranno che qualcosa non quadra quando estrarranno le tracce?” Jessie rise e disse: “In vari anni, in cui ho sentito mio padre, ho scoperto che vari professori fanno le tracce, le mettono dentro una macchina, che ne seleziona un gruppo a caso, e poi la macchina si resetta e quindi nessuno sa quali sono le tracce fino a quando…” Cloud continuò: ”…non le tireranno fuori dalle buste, quindi vedranno le tue di tracce, verranno sconfitti dal loro stesso sistema di difesa.” Jessie continuò: “Ho bisogno che tu mantieni il segreto, anche a Tifa e Barret, non voglio rischiare più del dovuto.” Cloud annuì davanti a quel piano così geniale

2 giorni dopo

Tifa si mise a ridere e disse indispettita: “Jessie, almeno potevi fidarci di noi.”
Jessie rispose: “No, perche se vi catturavano e voi cantavate tutto finiva a rotoli, quindi sta zitta e studia le MIE tracce.” Tifa ed il resto del gruppo si mise a studiare. Cloud chiese a Jessie: “Adesso cosa succederà?” Lei rispose: “Noi metteremo le tesine su Internet ad un orario preciso, già concordato in precedenza, e poi cancellerò tutto subito. Gli statali credono di aver vinto e non ci controlleranno neppure, credendo che quello che pubblicheremo saranno cretinate.”. Cloud: “E dopo ancora?”.
“ Studieremo un altro piano, ci aiuterai?”
Cloud rispose: “Consideratemi dei vostri.”

Messaggio dell’ Avalcanche

Chiunque tu stia leggendo questo messaggio sappi che ogni giorno ragazzi e uomini si alleano per sconfiggere l’esame di maturità, che ogni anno consuma di fatica ogni studente, tutto ciò è inutile. Perché decidere il futuro di una persona da un singolo esame quando basterebbe controllare la pagella, e fare i test sui professori per fare in modo che abbiano tutti la stessa conoscenza in modo tale che le lezioni sono uguali per tutti? L’Avalcanche si batte per questo, rendere gli esami inutili fino a farli abolire.
UNISCITI A NOI E RENDI QUESTO PAESE ANCORA PIÚ LIBERO

Vi parla colui che ha rotto l’ala all’angelo.

Note del’autore
Prima di eventuali ( e sperate) recensioni leggete questi due avvisi:
1- Questa è la mia prima Fanfiction, se possibile mi piacerebbe avere consigli su come migliorare ed eventuali correzioni
2- In questo momento sto giocando per la prima volta a FFVII (La Fanfiction è ispirata su circa la prima ora di gioco ed informazioni trovate per caso in internet), quindi nei commenti, (sperando che ci siano) NON METTETE SPOILER SUL GIOCO
  
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