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Autore: Gerloisperfect    18/09/2012    1 recensioni
Chi ha detto che la vita non può prendere una svolta?! E' fatta di tanti capitoli, sta a sè stessi rendere ogni capitolo più bello e speciale di quello precedente,
attimi che vanno colti al volo, occasioni uniche. Beh tenetevi forte a tutto ciò che spetterà ad una ragazza distrutta dal mondo d'oggi, ma che si
rialzerà anche se in realtà non era mai caduta definitivamente, era forte si.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo tre.
 
Con lo sguardo stupito ma al tempo stesso impaurito, lo seguì. Non sapeva cosa dovesse dirle, penso alle cose peggiori per non rimaner male dopo, ma anche semplicemente per puro pessimismo. Lo continuava ad osservare attentamente, lui si accorse che lo seguiva lentamente e le disse di velocizzarsi, anche perchè non poteva perder tempo, era molto impegnato. Arrivarono al bar dove si erano incontrari, la fece sedere e prese due caffè. Hailey continuava a non capirci nulla, pensava fosse letteralmente andato fuori di testa, ma era ormai curiosa. Quando a un certo punto osservandola attentamente le disse << ma da quanto è che balli? >> la ragazza a questo punto doveva raccontare un pò di cose, non ballava da molto, ma lo fece per una motivazione più che valida. Abbassò lo sguardo, poi osservò Jonathan che la guardava aspettando una risposta, non poteva immaginare nulla della sua vita. << beh...ho iniziato a ballare non da molto, anzi da piccola non muovevo nemmeno un passo, ma è sempre stato un mio sogno che non ho mai avuto il coraggio di portare avanti e realizzare, accade che i sogni fanno paura, soprattutto alla gente come me. Sono cresciuta col terrore di far tutto sbagliato, di non piacere a niente e nessuno, col terrore di esser seguita dalla gente ad urlarmi quanto io possa far schifo. Ma i sogni, si dice che siano la cura a tutto ciò no?! Per cui mi son detta "dai proviamoci, chissà", così ogni volta che muovo un passo mi sento libera, felice, non penso a nient altro e tutto ciò che riesco a fare è sorridere come non ho mai fatto in vita mia, mai. >> 
Lui le sorrise, sorseggiando il caffè e scrutandola ben bene, le disse che quando ballava esprimeva emozioni che le altre allieve non avevano, lo aveva particolarmente colpito. Così, siccome doveva fare un tour col corpo di ballo le propose se voleva farne parte, ma ovviamente doveva sentirsela, dopo tutto ciò che aveva detto non era sicuro che sarebbe stata una di loro, aveva intuito il dolore che portava dentro. 
Lei rimase a fissare il vuoto sbalordita, non se lo aspettava di certo, però si era promessa di non lasciarsi sfuggire nessuna occasione, nemmeno la più stupida e questa sembraca essere tutt'altro che stupida, poteva mostrare ciò che era realmente alla gente. Jonathan guardò l'orario e non si accorse che era troppo tardi, dovette scappare ma le scrisse il numero in modo che poteva dargli una risposta.
Andò a casa dell'amica tutta esaltata, aspettava la notizia, sapeva ciò che Hailey aveva vissuto e una notizia bella l'avrebbe resa felice pur non trattandosi di lei personalmente. La buttò sul divano facendole l'interrogatorio e tra qualche risata le disse della proposta, la ragazza urlò come se non avesse mai sentito cose simili in vita sua, per non parlare di quando le disse che le aveva lasciato il numero. Voleva farla chiamare all'istante ma decise di aspettare quando sarebbe tornata a casa con calma, non la conosceva bene quindi doveva fare buona impressione. Rimase a cenare lì, tornò a casa verso mezzanotte e nell'indecisione totale se chiamare o meno compose lentamente il numero, tutto ciò la imbarazzava da morire. Non aveva mai avuto a che fare con ragazzi.
Squillava, lei stava letteralmente morendo, quando rispose con una voce strana, probabilmente dormiva data l'ora. << ehm ciao, sono la ragazza a cui hai lasciato il numero, a cui hai fatto la proposta rigurardo il tour, sarò veloce perchè mi rendo conto di disturbarti. Per me va bene, possiamo iniziare con le prove e tutto ciò che occorre quando vuoi, buonanotte. >> 
Senza nemmeno dargli il tempo di rispondere riattaccò, si diede della stupida potente ma non sapeva proprio come comportarsi, avrebbe imparato tanto nei giorni che seguivano e non vedeva l'ora, andò a dormire col sorriso, in fondo Jonathan non era mica male..ma era sicurissima, convinta, che non gli sarebbe mai piaciuto, proprio no.
O forse si voleva semplicemente convincere dopo tutte le bastonate ricevute dai ragazzi, non era mai piaciuta a nessuno, era sempre stata il brutto anatroccolo della situazione, vedeva gli altri crescere in fretta e avere storie e lei...restava sempre la piccola della situazione, cresciuta troppo in fretta, senza alcuna esperienza ad affrontare con timore ma allo stesso tempo con forza la vita. 
Arrivò subito il giorno seguente, velocemente si preparò per andare a danza, dove si sarebbe anche accordata per il tour e tutto, era ansiosa. Non le era mai accaduta una cosa così importante e bella in vita sua, sentiva che poteva essere speciale per qualcuno, poteva far parte finalmente di qualcosa.
 
Continua.
  
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