Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: _Lolita    18/09/2012    2 recensioni
Stava seriamente pensando di andarsene, quando all'improvviso la vide.
Jimmy aveva sentito parlare di lei, tutti avevano sentito parlare della ragazza senza nome. Aveva passato mesi a sognarla, a disegnare il suo volto sui fogli e sui muri, senza sapere davvero come fosse fatta o chi fosse, ma del resto nessuno lo sapeva.
Scritta ispirandomi in parte alla canzone Lost in Stereo degli All Time Low.
Tengo molto a questa piccola storiella, quindi se foste così gentili da recensirla ve ne sarei davvero grata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Robot. Ecco cosa sembravano.

Un esercito di automi che facevano tutti la stessa cosa.

Jimmy li fissava ormai da ore. Se ne stava seduto a terra in mezzo alla polvere, lontano dalla folla e dalla musica spacca timpani, intento a godersi l'effetto della novocaina che aveva sniffato poco prima.

Un tempo i rave gli piacevano, pensava fossero un modo per sfogarsi, per dimenticare per qualche ora tutta la merda che lo circondava, ma da un pò di tempo ormai nemmeno quelli riuscivano a migliorare il suo umore, anzi, la maggior parte delle volte si ritrovava da solo in un angolo a drogarsi e a rimuginare sul passato.

Fissò la folla di ragazzi che si scatenava a ritmo di musica, e non potè fare a meno di odiarli.

Quella che riempiva l'aria era una canzone carica di rabbia, ribellione e rifiuto, e loro non ne capivano il vero ignificato, per loro erano solo quattro accordi in fila, per loro non significava nulla, la ascoltavano solo per moda, per farsi accettare, per far parte della massa.

Sembravano davvero dei cloni. Tutti vestiti in modo diverso ma allo stesso tempo identico, c'era chi portava una maglia dei Ramones senza sapere davvero chi fossero e chi si allestiva da punk senza sapere come e perchè fosse nato quel movimento, e Jimmy li odiava.

Stava seriamente pensando di andarsene, quando all'improvviso la vide.

Jimmy aveva sentito parlare di lei, tutti avevano sentito parlare della ragazza senza nome. Aveva passato mesi a sognarla, a disegnare il suo volto sui fogli e sui muri, senza sapere davvero come fosse fatta o chi fosse, ma del resto nessuno lo sapeva.

L'avevano soprannominata Whatsername, perchè nessuno conosceva il suo vero nome o comunque nessuno osava dargliene uno. Di lei si sapeva solo che ogni tanto compariva ai rave dal nulla, alcuni sostenevano che non esistesse, altri che fosse solo una visione dovuta al troppo LSD, ma ora Jimmy ce l'aveva davanti agli occhi, e pensò di non aver mai visto niente di più bello in vita sua.

Ballava da sola, lontano dalla folla, non era attaccata agli amplificatori come una bestia. Si muoveva a ritmo di una musica sconosciuta che usciva fuori da un piccolo stereo appoggiato a terra proprio accanto a lei. Una musica troppo bassa per competere con gli amplificatori, ma perfetta per essere ascoltata solo da lei.

L'aveva sempre immaginata bionda, e invece i suoi capelli erano lisci e neri come piume di corvo e le arrivavano quasi fino al fondo schiena.

Non era vestita come le altre ragazze presenti, non portava una minigonna inguinale, ma un vestitino bianco, dalle spalline sottili, di cotone leggero che svolazzava a ogni salto che faceva a ritmo di musica; non portava dei tacchi vertiginosi, ma un paio di anfibi devastati.

Gli occhi, cerchiati da spessi strati di matita nera, erano azzurri, un azzurro talmente chiaro da mettere paura.

Jimmy pensò che non era vero, che ere un'illusione dovuta dalla novocaina, ma era tutto reale.

Si convinse che poteva andare da lei, parlarle, ridere insieme a lei, ma quando la vide saltare e scuotere la testa per l'ennesima volta decise di rimanere seduto, perchè quella sua danza era troppo perfetta per essere interrotta, e lei era così bella nella sua solitudine che se fosse andato da lei probabilmente avrebbe rovinato quel sogno meraviglioso.

Era fuori controllo, completamente al di fuori del mondo e Jimmy decise che lei non avrebbe mai saputo niente di lui, si sarebbe limitato a osservarla da lontano per tutta la notte, e il mattino dopo avrebbe sperato di rivederla a un altro rave, perchè lei era come il vento: non si poteva catturare.

La guardò ballare da sola tutta la notte, beandosi della sua bellezza e pensando che anche se era a pochi metri da lui era pur sempre troppo lontana, perche lei era persa in un mondo tutto suo, lei era lontana da tutto e tutti, lei era persa nella musica, era persa nello stereo.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: _Lolita