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Autore: taisa    04/04/2007    5 recensioni
Il pianeta Namecc è in pericolo, sarà un equipaggio d'eccezione a correre in suo soccorso
Genere: Azione, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Goku, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE GREEN PLANET

THE GREEN PLANET

*

Serve un equipaggio

*

“Lì c’è qualcosa!” esclamò Goten indicando un cratere nel terreno sottostante nella quale era visibile una strana sfera.

Trunks si affiancò all’amico assumendo un sorriso furbesco “Dai andiamo a vedere Goten” lo invitò guardandolo negli occhi e trovando consenso nell’altro che annuì.

I due piccoli Saiyan scesero velocemente al suolo correndo verso il loro obbiettivo.

Furono raggiunti poco dopo da Gohan e Goku che si guardarono attorno riconoscendo immediatamente il luogo.

Trunks si addentrò nel cratere guardando subito quella strana sfera, vi appoggiò sopra una mano guardandola con attenzione “Com’è piccola” constatò avendola immaginata decisamente più grande, cominciando a bussare sulla sua superficie.

Goten raggiunse l’amico poggiando a sua volte le mani sull’abitacolo “Davvero si può viaggiare con questa palla?” domandò curioso notando il piccolo oblò e sbirciandovi all’interno.

Il terzo ad avvicinarsi fu Gohan che riconobbe il mezzo sbirciandovi dentro come anche il fratello minore stava facendo “Sì, è questa” confermò voltandosi poi al padre che era rimasto in piedi sul bordo del cratere “Ti ricordi come si usa?” chiese poi cercando di capire il modo per aprirla.

Goku scosse la testa con aria imbarazzata “Ehm…veramente io ho solo premuto pulsanti a caso, sono stati gli abitanti di Yardrat ad inserire le coordinate per la Terra” spiegò velocemente cominciando a grattarsi una guancia con l’indice di una mano.

Il figlio maggiore tornò a guardare l’astronave, mentre i due bambini continuavano indisturbati ad esplorarla salendo sulla parte superiore o provando a scuoterla.

Il rumore di motori distolse i quattro Saiyan dal loro discorso, e tutti voltarono lo sguardo al cielo osservando un aereo di discrete dimensioni atterrare poco distante.

Bulma scese dal suo mezzo raggiungendo il gruppo con aria decisamente seccata.

Si affiancò a Goku con una mano al fianco mentre con l’altra afferrò l’orecchio dell’amico costringendolo ad abbassarsi alla sua altezza “Certo che potavate anche aspettarmi voialtri!” sbottò subito infastidita per essere stata lasciata indietro.

“Ah…scusa scusa!” le rispose l’uomo agitando un braccio sperando che lei mollasse la presa.

Bulma osservò la sfera lasciando finalmente l’orecchio dell’altro che cominciò a massaggiarlo con entrambe le mani “Si direbbe intatta” affermò poi la donna.

Goffamente cercò di scendere le cratere, era evidente che si sarebbe fatta male “Ehm, Bulma ti serve aiuto?” le chiese gentilmente l’amico alle sue spalle porgendole una mano.

Lei si voltò a guardarlo con un broncio “Ce la faccio benissimo anche da sola!” brontolò orgogliosa, ma quelle furono le così dette ultime parole famose.

Il terreno sotto di lei infatti franò facendola scivolare sino a raggiungere il suolo accanto all’astronave.

“Ahi!” si lamentò chiudendo gli occhi una volta frenata la discesa fatta peraltro tutta di sedere.

Quando riaprì le palpebre la testolina lilla del figlio fu la prima cosa che vide “Va tutto bene mamma?” chiese guardandolo tra il preoccupato e il divertito.

Bulma si alzò massaggiandosi la parte lesa “Sto bene sto bene” affermò un po’ dolorante.

Trunks non trattenne una piccola risata portandosi le mani dietro la nuca “Certo che sei proprio un disastro” ridacchio alle spese della madre, che per tutta risposta s’imbronciò guardandolo malamente “Non cominciare a parlare come tuo padre!” lo rimproverò prima di tornare al suo principale obbiettivo.

Gohan osservò la donna per diversi secondi, mentre questa era intenta a scrutare con meticolosa attenzione il mezzo “Bulma secondo te come si apre?” le chiese non sapendo decisamente dove sbattere la testa, vista l’assenza di pulsanti che permettessero l’apertura del portellone.

L’azzurra sorrise furbesca frugando in una tasca dei pantaloni “Con questo!” spiegò tirando fuori un telecomando.

Goku raggiunse gli altri osservando l’oggetto che l’amica aveva appena mostrato loro “Cos’è?” chiese avvicinandosi maggiormente per osservalo più da vicino.

Bulma allargò il suo sorriso “Questo, mio caro, è il telecomando che Crilin ha rubato a Vegeta la prima volta che è atterrato sulla Terra” spiegò rapidamente.

I bambini la guardarono con crescente curiosità, mentre Gohan inarcò un sopracciglio pensieroso “Sei sicura di sapere come si usa?” chiese infine un po’ preoccupato.

Lo sguardo della donna si accigliò fulminando il ragazzo “Certo che lo so! Cosa credi? Sono un genio io!” annunciò sicura di sé.

Gohan indietreggiò di un passo additando il telecomando “Eh ma…l’ultima volta che hai usato quel telecomando hai mandato in frantumi la navicella di Nappa” le ricordò brevemente.

Accidenti…di questo si era bellamente dimenticata… “Non è stata colpa mia!” mentì spudoratamente afferrando il braccio di Goku e nascondendosi saggiamente dietro l’amico “Sta a vedere” annunciò al sicuro premendo svariati pulsanti.

Silenzio.

Il portellone dell’abitacolo si aprì.

Bulma uscì dal suo nascondiglio “Visto ti avevo detto che sono un genio” si pavoneggiò.

*

“Direi che è tutto in ordine” constatò alzando gli occhi dal piano comandi dopo un rapido controllo alle condizioni del velivolo.

Goku sorrise “Quanto tempo credi ci vorrà per modificarla e renderla accessibile per più persone?” le chiese afferrandosi la cintura con entrambe le mani.

Bulma si adagiò un dito al mento pensierosa “Mmm…direi che una settimana può bastare. Devo solo ritrovare i progetti che mio padre ha usato per modificare la tua” spiegò dopo una lieve riflessione.

“Fantastico, il prima riusciamo a raggiungere Namecc il prima sapremo cos’è successo” dichiarò assumendo un espressione seria.

La donna annuì, poi lo guardò a sua volta seria “Senti Goku, riuscirò a rendere l’astronave confortevole per tre persone, chi deve andarci?” chiese calcolando mentalmente le dimensioni che il nuovo velivolo avrebbe dovuto assumere.

Goku si grattò la testa “Non lo so, io ci devo andare per forza…poi…” “Veniamo anche noi!” affermarono in coro i due bambini con entusiasmo.

I tre adulti si voltarono a guardarli, Bulma scosse la testa “Non se ne parla Trunks, è pericoloso” disse incrociando le braccia e smorzando l’entusiasmo del bambino.

Trunks guardò la madre con un broncio “Ma non è giusto!” lagnò deluso.

“Verrò io” irruppe improvvisamente una voce proveniente dall’alto.

Tutti alzarono lo sguardo nel tentativo di scorgere la figura che aveva richiamato la loro attenzione.

Il primo a trovarlo fu Gohan “Piccolo” esclamò riconoscendo la figura del suo amico namecciano in piedi su una roccia poco distate dal cratere nella quale tutti sostavano.

L’alieno verde discinse raggiungendo il resto del gruppo “Come namecciano ho l’obbligo di difendere il mio pianeta” spiegò serio incrociando le braccia.

Goku annuì “Ottimo, così siamo in tre” sentenziò voltandosi poi verso l’amica “Dico bene Bulma?” chiese cercando conferma.

La donna sgranò gli occhi…perché aveva la sensazione che questo discorso stava prendendo una brutta piega?!

“Co…cosa intendi dire?” chiese preoccupata dalla sua stessa domanda, Goku la guardò con aria innocente “Come sarebbe Bulma…abbiamo bisogno di qualcuno che possa portarci fin lì e che ripari l’astronave se dovesse succedere qualcosa” spiegò alzando il palmo della mano.

Accidentaccio! Lo sapeva!

Perché non faceva la casalinga o l’impiegata, insomma un lavoro normale invece di fare la scienziata!

Era già la seconda volta che la incastravano con un discorso del genere.

“N…non se ne parla” balbettò sperando di liberarsi dell’eventuale impegno che stavano per affidarle.

Goku la fissò supplichevole “Per favore Bulma, senza di te non avremmo possibilità di arrivare fino a Namecc!” insistette cercando di risultare convincente.

Bulma scosse la testa “Vi insegnerò cosa fare…ma io non voglio rimettere piede su quel pianeta!” protestò ricordandosi fin troppo bene i giorni trascorsi sul suolo namecciano.

Piccolo osservò la terrestre per alcuni secondi “Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo essere su Namecc il prima possibile” constatò.

La donna guardò prima uno, poi l’altro e sopirò “E va bene…” mormorò rassegnata ad un’altra avventura nello spazio.

Che disdetta…possibile che anche quando non andava in cerca di guai, i guai venivano a cercarla inevitabilmente?!

Cosa aveva fatto di maleeeeeeee!!!

*

CONTINUA…

*

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santy886: bè…mente geniale non direi, però sono felice che il primo capitolo ti sia piaciuto

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mery: bene, spero che con il secondo sia riuscita a mantenere viva la tua curiosità allora…

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vit: grazie grazie grazie! Sono molto contenta di essere riuscita a rendere Goku IC! Riguardo a Vegeta invece…come vedi non è stato interpellato…

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emyc: ti ringrazio, spero anche il secondo ti sia piaciuto ^^

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Heleamicachipss: grazie anche a te

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SerenaChichi: mille grazie

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lilac: hai un gran bel intuito! Ebbene sì, la trama è ispirata all’oav “L’invasione di Neo-Namecc”, ma la storia sarà completamente diversa. A proposito, anche a me piace molto e per lo stesso motivo per giunta…per il ruolo di Vegeta ^^

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marina_heart: sei davvero troppo buona, spero tanto che anche il secondo capitolo ti sia piaciuto

  
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