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Autore: miyu pyon star    18/09/2012    2 recensioni
Può il solitario e temibile Hiei, il demone dal terzo occhio, amare veramente?
Una storia raccontata in prima persona, direttamente dal protagonista, come uno sfogo di come questa esperienza lo abbia cambiato dentro.
Una fan fiction malinconica e sofferente, dal sapore amaro e dolce, allo stesso tempo.
Miyu^-^
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiei, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Là, dove giace il mio cuore



Ricordi. Strani ricordi che ora mi affollano la mente … Quello che ho dinnanzi non è che il misero e insignificante panorama di Tokyo, città dove conobbi Yusuke Yurameshi … al tempo ero un demone spietato che non guardava in faccia nessuno … ma a quel tempo non avevo la stessa pietà che avevo adesso … e quello che mi ha condotto ad essere così non è solamente che cominciai ad affezionarmi ai miei compagni … ma qualcosa che mi cambiò internamente …  da una cosa nuova sconosciuta a una grave perdita …
 
Inverno. E’ sempre stato inverno. Al tempio dove si trovava mia sorella Yukina … Ci andavo spesso per poter vedere che stava bene e non correva danni … un giorno mentre me ne stavo appollaiato su un albero, un rumore mi distrasse dall’osservare mia sorella … Mi alzai in piedi su un ramo robusto e vidi da lontano una figura che correva … poteva essere un animale, il che non mi interessava minimamente ma, una volta convinto che Yukina non corresse pericoli , mi diressi verso quella figura …
 
Rimasi nascosto dietro a dei cespugli … e vidi una figura femminile che cercava di difendersi da dei demoni molto più forti di lei … Aveva dei capelli lunghi rossi che le ricoprivano tutta la schiena, la pelle di un rosa candido,ovunque vi erano segni di tagli e lividi, segnale che non era da poco che combatteva, quella specie di vestito che indossava era una specie di lenzuolo che le copriva il seno e una gonella sempre dello stesso materiale che le andava dalla vita a fin sopra le ginocchia …
 
La sentii gridare per il dolore e a quel punto non mi tratenni più … mi buttai davanti a lei e attaccai i demoni che per me non erano che insetti … Li sconfissi tutti … La ragazza spalancò i suoi occhi tra il blu e il verde e accennò un “grazie” prima di svenire … cercai di farla rinvenire, ma aveva perso molto sangue … così rimasi con lei finché non si risvegliò … in quell’arco di tempo mi resi conto che la fanciulla doveva avere all’incirca qualche anno in più di mia sorella e che assomigliava in modo impressionante a Kurama … notai il “vestito” che aveva e mi levai la giacca e le coprì le spalle con essa … aveva un odore dolcissimo che mi trascinava … mi avvicinai per annusarlo profondamente …
 
Fu allora che si svegliò … io mi trovavo davanti a lei … ci misi un secondo ad allontanarmi … le chiesi “come stai?” lei si accennò a rispondere “non lo so … “ con un filo di voce, dolce come il suo profumo … mi fissava con occhi spaventati … “non devi temermi …” la rassicurai “chi sei e perché quei demoni ti inseguivano?””veramente non sai chi sono?” mi domandò, certo che no, non l’avevo mai vista … “no” le risposi, lei mi guardò … “Hai mai sentito parlare dei demoni rossi?” si, ne parlavano quando ero un demone spietato, alcuni demoni dicevano che se riuscivi possederne uno questo ti aumentava i poteri …
 
“si, ne ho sentito parlare …” io … sono uno di loro …” mi disse abbassando lo sguardo … ecco perché quei demoni la inseguivano, perché non aveva protezione? Una creatura così non aveva il diritto di essere trattata così … me la presi così tanto a cuore che mi alzai in piedi e mi avvicinai a lei … la fanciulla si chinò in terra, presa dal terrore e mi implorò “ti prego … no …” …
 
Le scostai una mano dal viso … lei mi fissò e arrossì … forse non aveva mai visto un demone come me … dopotutto i demoni che la inseguivano non erano molto attraenti … “salimi in groppa …” le dissi, lei senza discutere mi salì sulla schiena … non era molto pesante … mi allontanai mentre lei si tranquillizzò, l’avevo capito dal battito del suo cuore, e si addormentò …
 
Erano due giorni che camminavamo fianco a fianco, avevo scoperto molte cose di Hirumi , nome della ragazza, che era colta e aveva studiato per poter avere dei demoni di alta nobiltà come pretendenti … ma “ un dì, uno di quei demoni di livello maggiore ci attaccò e io iniziai a fuggire … trovai rifugio presso delle persone … ma tutti quelli che mi alloggiavano finivano per essere uccisi, così non mi rifugiai più in casa altrui e continuai a correre e scappare sola … due giorni fa i demoni mi scovarono e volevano fare di me ciò che tu sai … finché non sei arrivato tu …” io mi voltai imbarazzato “mi tro-trovavo lì per caso … e non lascio che dei demoni si approfittano delle fanciulle …””Grazie” mi disse …
 
“e tu?” mi domandò, segno che si interessava a me … “non mi va di parlarne …” le dissi seccato, non mi va di parlare della mia vita passata … “ti capisco sai” Mi disse prendendo una ciocca di capelli con la mano e mettendosela dietro all’orecchio “creature come noi non meritano di soffrire, meriterebbero solo di vivere la loro vita liberamente e …”… s’interruppe e mi sorrise “scusami, forse ho parlato troppo …””no” le dissi” non mi disturba la tua compagnia …”…
 
Era così dolce che l’avrei ascoltata all’infinito … ma non mi sarei dovuto affezionare troppo a lei sapendo quello che avrei dovuto fare … ma non riuscì a farne a meno … quella fanciulla mi dava qualcosa che nessun’altro prima mi dava …. Una notte la fissai mentre era seduta di fronte a me … e qualcosa di incontrollabile mi incitò ad avvicinarmi a lei e a stringerla forte a me … lei non si allontanò … forse era convinta che i quel momento la stessi proteggendo da qualcosa … la realtà era che non riuscivo a controllarmi … volevo che nessun demone più le potesse fare del male … che nessuno potesse mai farla soffrire …
 
In quel momento, mentre quelle parole mi sfioravano la mente, mi ritrovai a baciarle la fronte …
non si muoveva … il suo cuore batteva forte … come il mio del resto … sentivo che se non l’avessi fatto subito sarei impazzito … le presi il volto con le mani … i suoi occhi blu brillavano ed erano bagnati dalle lacrime … così tentai di baciarla … cosa strana … non sapevo nemmeno come si faceva bene … visto che mai mi è capitato di baciare una persona verso cui ero attratto … attratto o altro? Ma non mi importavano questi pensieri … così tentai alla mia maniera un po’ brusca di sfiorarle le labbra … lei tentò di allontanarsi ma qualcosa oltre a me la fermò … cosa? …
 
“Hiei, perché fai così? Non capisco …” mi domandò … imbarazzato mi scostai da lei … “non …. Niente!” mi affrettai a dire … “ voi demoni uomini … siete veramente enigmatici!” disse piegando le gambe e abbracciandole… avrei preferito che avesse abbracciato me … in quel momento qualcosa cadde sul fuoco spegnendolo ma io capii … la presi per un braccio e iniziai a correre …
“Hiei!” mi diceva urlando … era spaventata e non riusciva a correre al mio passo … così con un gesto con il braccio la lanciai in volo e la presi in braccio … lei arrossì …
 
Quando vidi che nella grotta in cui eravamo tutto era tranquilla mi sedetti col fiatone … a quel punto fu lei ad avvicinarsi a me … con timidezza mi tocco la guancia e passo il dito sopra il taglio che mi ero fatto correndo … si sedette sulle mie gambe e mi diede un bacio sulla guancia … il quel momento il cuore mi batte all’impazzata … sentivo che a momenti sarei morto d’infarto …ma avrei preferito morire così piuttosto che ucciso da un demone  … “Hirumi …” lei mi chiuse le labbra con un dito …
 
Ci fissammo a lungo attraverso il riflesso della luna … poi spostai la sua mano con la mia e la strinsi … lei contraccambiò il gesto … era evidente che quello che provavo per lei non era un bene qualsiasi, forse mi ero innamorato veramente di quella creatura … quella creatura che andava protetta, che andava amata … non ero sicuro di quello che provava lei ma no mi importava … allontani la mia mano dalla sua e la posai sopra la sua guancia … lei chiuse gli occhi poi toccò la mia mano con la sua … era di un dolce … poi allontanai quella mano che si andò a posare su un suo fianco con anche la mia altra mano … poi mi avvicinai con il viso verso di lei che rimase immobile con gli occhi aperti, spalancati, che quasi sembravano brillare … il mio respiro si agitava per il gesto che stavo per compiere e che da troppo tempo rimandavo …
 
Le dissi con un filo di voce un po’ tremolante di lasciarsi guidare dal cuore … e in quel momento appoggiai le mie labbra sulle sue che non si ritrassero da quel semplice sfioro di labbra … poi la baciai … e lei baciò me … ci baciammo come due creature innamorate e che si nascondevano dalla luce del giorno … con la stessa paura e la stessa passione … poi una forza dentro di me mi affrettò a posare la mia mano sulla sua testa e a poggiare Hirumi in terra … poi quando mi resi conto di quello che stavo facendo mi sottrassi dal bacio e mi alzai in piedi e fissai la luna … l’imbarazzo mi fece arrossire gli zigomi …
 
Non mi era mai capitato di comportarmi così … continuavo a pensarci mentre il giorno dopo camminavamo diretti chissà dove … mi bastava solamente starle accanto per essere la creatura più felice del mondo … “ Ci stiamo dirigendo vicino ad un villaggio?” mi disse, ma non l’ascoltavo… “Hiei?” mi chiamò … “Dimmi, che c’è?” le domandai “Ci stiamo avvicinando ad un villaggio?” mi richiese “Si, voglio che indossi qualcosa che ti copra di più…” le dissi … non mi andava che se ne andasse in giro mezza nuda … il rapporto che lega un ragazzo ad una ragazza  sulla Terra lo chiamano “Stare insieme”, tra me e Hirumi era qualcosa del genere …
 
Arrivati al villaggio, lei mi stava vicinissimo … lo capì, aveva paura … entrammo nel villaggio, vi era un mercato … non avevo molto denaro, ma volevo comprarle qualcosa di bello… Hirumi si avvicinò ad un banco ed estrasse una stoffa rosa pallida … ne era così entusiasta, che riuscimmo ad acquistare la stoffa e farne un vestito… “Fortuna che la stoffa non era molto cara …” mi disse elettrizzata …
 
I demoni sentivano la sua presenza … la presenza di questa meravigliosa creatura da quei bellissimi capelli rossi come il sangue, che possedeva una dolcezza che non avevo mai visto in nessuno … insomma appariva quasi come una dea …
 
La sua vita piena di dolore e sofferenza … mi raccontò di esser stata abbandonata … per timore, probabilmente … nessuno poteva permettersi di proteggere una creatura così debole ma pericolosa allo stesso tempo …
 
Un giorno, camminavamo … lei mi prese per un braccio, sorridendo … era incredibile amare così ed essere amati così … ogni cosa, ogni singola cosa di lei era così bella e nuova … il profumo dei suoi capelli, il tatto con la sua pelle, persino il sapore dei sui baci …
 
E poi … l’ho persa … fu l’unica creatura che io abbia mai amato anche se per così poco … troppo poco per un demone a cui forse non è concesso neanche di amare …  ci attaccarono dei demoni superiori, erano in troppi ed io non ero in grado di ucciderli tutti … lei, invece, sapeva cosa fare … mi si parò davanti e mi difese da un fendente che però uccise lei … con le sue ultime parole, mi sussurrò “Ti amo, Hiei… ti amerò sempre” …
 
L’ho persa come se avessi perso la mia stessa vita … lei mi difese, sempre ed io l’amai anche per questo … per il suo coraggio e la forza di andare avanti … Ora è là, dove giace il mio cuore… là dove giace Hirumi, l’unica creatura che io amai veramente …

  
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