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Autore: Snafu    19/09/2012    0 recensioni
«Ho sempre sostenuto che Tommy e Nikki si sarebbero dovuti sposare, perché se fossero gay sarebbero una coppia perfetta – un paradiso.» (Ross Halfin)
Select Artist: Izzy Stradlin.
Select Album: On down the road.
Play.
Iscritta al contest "When the Music is Over" indetto da DazedAndConfused.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nikki Sixx, Tommy Lee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Now Playing: Track n. 2. ~ Gone Dead Train.


My engine was pumping steam
and I was grinding at you hard and fast.
I was burning down the rails,
trying to heat the way
hauling ass and riding up the track.
…and laughing at the conductor,
who was telling me my coal
would never last!
But when the fire in my boiler
up and quit before I came
ain’t no empty cellar.
Like a gone dead... train!


Nikki entrò nella camera da letto e quello che vide non gli piacque per niente.
Doveva essere successo di nuovo.
‘Merda.’ pensò.
Detestava che succedesse.
Tommy dormiva profondamente, steso sul letto in una posizione assurda e piuttosto sguaiata, occupando tutte le due, tre, quattro piazze o quante che fossero con il suo metro e novanta di altezza. Tutti i boccoli neri si arricciavano intorno al suo viso, lasciando distinguibili solo alcuni tratti che Nikki comunque non aveva difficoltà a riconoscere... e ad apprezzare.
Perché doveva sempre succedere in quel modo, cazzo?
MTV, Jack, freebase e poi addio lucidità.
Finiva per scoparselo ogni fottuta volta e la cosa che odiava di più non era il fatto che erano a tutti gli effetti una coppia gay, ma che non si ricordava un fico secco. Il suo cervello collezionava immagini a scatti, fotografie sfocate, strappate, bruciate sui bordi.
Puntualmente dopo aver compiuto l’atto si trascinava in bagno e si iniettava un po’ di ero. Ripartiva il tour coi demoni e tutto il resto, poi si riprendeva, faceva il giro della casa, e trovava Tommy, naturalmente nudo (ma quella sarebbe stata comunque una consuetudine) addormentato da qualche parte: nel letto, nel divano, nella vasca da bagno. Una volta l’aveva trovato per terra nel corridoio. Ah, e naturalmente, ogni volta, se l’era fatta sotto.
«Cazzo! Cazzo! Cazzo!»
Sixx iniziò a inveire e a prendersela con la porta, tirando calci a destra e a sinistra. Inutile che minacciasse di dare una svolta ogni volta, se poi non era buono a niente. Istintivamente prese una borsa e ci rovesciò dentro dei vestiti a caso e altri oggetti a caso, senza preferenza di forma, peso o colore.
«Che diavolo stai facendo? Perché fai questo fracasso infernale maledetto stronzo?» borbottò Tommy, nascondendo la testa sotto il cuscino in un movimento piuttosto impacciato.
Nikki non era dell’umore adatto per discutere con lui, visto poi che era l’unica persona con cui non voleva discutere.
«Dormi.» intimò, senza neanche voltarsi a guardarlo.
Tommy gli lanciò l’altro cuscino, piuttosto arrabbiato, poi imprecò:
«Dormirei e starei dormendo se un qualche infame a caso che poi sei tu non si fosse messo a fare casino! Ehi, dove vai?» domandò infine, incuriosito dalla bramosia dell’amico di fare le valigie.
«Non lo so, me ne vado e basta.»
«Posso venire anch’io?»
«No.»
«Ma non puoi lasciarmi qui da solo! Mi annoio!»
«Sì, che posso. Non è colpa mia se sei un cretino: hai centinaia di amici. Trovati con loro!» disse, per poi chiudere la sacca, attraversare la porta, imboccare il corridoio e le scale.
Sixx avvertì un tonfo in lontananza: Tommy doveva aver cercato di alzarsi, ma il tentativo si doveva esser concretizzato in un volo giù dal letto. Al tonfo seguì un borbottio indecifrabile, probabilmente un misto di bestemmie e insulti, e poi altri rumori indistinti.
«Ma non è la stessa cosa!» strillò il batterista, seguendolo per le scale, mentre si rimetteva i pantaloni.
Nikki uscì di casa e Tommy lo seguì.
«Che fai, mi segui?»
«Voglio venire con te.»
«Ti ho detto di no.»
«Non m’importa! Sono grande e vaccinato: posso fare quello che voglio.»
«Vuoi smetterla di seguirmi?»
«No!»
Così Lee pedinò Sixx fino alla stazione, dove il moro si mise ad aspettare il primo treno, senza che gli potesse importare di meno di quale fosse la destinazione.


Waiting at the station
with a heavy loaded sack...
Saving up and holding just to spill.
Shooting my supply through my demon’s eye,
instead of holding my time,
I hope I will.


Senza porsi troppi problemi il batterista si sedette per terra, accanto a Sixx e domandò:
«Dove stiamo andando?»
«Non lo so, Tommy!» sbottò lui, nascondendo la testa tra le gambe con fare molto stanco.
«Bene, mi piace l’avventura, ma ho bisogno di qualcosa di forte... e a dire il vero non ho niente dietro. Neanche una maglietta.»
‘Quando mai...’ pensò il bassista. Tommy era davvero un ottimo amico e tutto il resto, ma alle volte parlava a macchinetta quando lui aveva bisogno di un po’ di silenzio... e magari rimaneva in silenzio quando lui aveva bisogno di sentire la sua voce.


There ain’t no easy day
when your daily run’s a downhill pull,
and there ain’t no easy way,
wishing for some jelly roll.
There ain’t no switch been made
To make your juicy lemon find
a spring to run a dry well full.


Grazie all'anima gentile che ha inserito questa storia tra le ricordate <3 che questo album sia con te :D
   
 
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