Sono seduta alla scrivania e non riesco a pensare ad altro. Guardo le foto e penso che sono lo specchio di tutti quegli anni in cui tu non ci sei stato, in cui tu non hai potuto esserci. Le lacrime solcano il mio viso e bagnano il foglio tra le mie mani, parole scritte con inchiostro su carta gialla, vorrei poter cancellare tutto questo e dire che non ricordo, che ho dimenticato, che non ricordo nulla di te e invece... Ogni volta che vedevo lo zio, in lui vedevo te, pensavo che parlando con lui e andandolo a trovare avrei capito come sarebbe stato avere te e invece non è così... Se ne è andato anche lui e ora non ho più niente che mi leghi veramente a qualcosa di simile a te. Oggi una persona speciale per me mi ha chiamata al telefono, ha un progetto in corso e ha scelto me come una dei partecipanti, mi ha detto che quando legge una delle mie poesie spesso piange perchè le provocano emozioni veramente intense. Mi ha fatto altri complimenti e detti da lei so che sono ancora più speciali. Quando ho chiuso la telefonata mi sono messa a piangere perchè ero triste, non avevo nessuno a cui raccontarlo, non a Davide, non ai miei genitori nonostante siano vicini a me sempre. Avrei voluto correre da te, abbracciarti e poterti raccontare tutto e sentirti dire che sei orgoglioso di me, avrei voluto sentire la tua voce. Quando mi sono resa conto che non avrei potuto farlo sono crollata in ginocchio, mi stavo distruggendo da sola e lo sto facendo ancora adesso mentre scrivo queste parole, perciò voglio dirti addio un'ultima volta con questa lettera...una lettera destinata al paradiso.

"CARO NONNO,
SAI E' DIFFICILE SCRIVERTI. NONNO MI MANCHI TANTO, A OGNI PAROLA CHE SCRIVO LE LACRIME SCENDONO SUL TAVOLO. SONO A CASA DA SOLA, NON MI PIACE PIANGERE DAVANTI A MAMMA E PAPA' PERCHE' SO CHE LORO CI STANNO MALE. PAPA' QUANDO SI PARLA DI TE E' SEMPRE TRISTE, QUANDO HA PERSO ROSA ERA TROPPO PICCOLO E QUANDO HA PERSO ANCHE TE ERA GIOVANE, NON ERA PRONTO A PERDERTI MA FORSE NON SIAMO MAI PRONTI A PERDERE QUALCUNO CHE AMIAMO. QUANDO VENGO AL CIMITERO... MI DISPIACE NONNO MA NON RIESCO AD AVVICINARMI ALLA TUA TOMBA. HO POCHISSIMI RICORDI DI TE EPPURE SONO TANTISSIMI, NON RIESCO A SPIEGARLO MA SO  CHE TU AVRESTI CAPITO. HAI LASCIATO UN VUOTO TROPPO GRANDE DA COLMARE E I RICORDI A VOLTE NON BASTANO PER ESSERE SOPPORTATI DA UNA PERSONA SOLA. RICORDO QUANDO DA PICCOLA STRINGEVI LA MIA PICCOLA MANINA TRA LE TUE NODOSE MA MORBIDE, RICORDO COME QUANDO TI PORTAVAMO AL PARCO VICINO ALLA CLINICA, IO SEDEVO DIETRO, TU DAVANTI CON PAPA' E LUI TI FACEVA ARRABBIARE PRENDENDOTI IN GIRO MA ALLA FINE RIDEVAMO TUTTI INSIEME FELICI COME BAMBINI IL GIORNO DI NATALE. POSSO RIVEDERMI BAMBINA DI QUATTRO ANNI CHE CHIEDE AL PADRE DI ALZARLA PER FARLE VEDERE DALLA FINESTRA LA STALLA DI MUCCHE VICINO ALLA STRUTTURA. POSSO RISENTIRE NELLA MIA MENTE LA TUA VOCE BASSA MA SEMPRE DOLCE CON ME. POSSO RICORDARE TUTTO QUESTO OGNI VOLTA CHE FACCIO LA STRADA CHE FACEVAMO INSIEME PERCHE' ANCHE SE SONO PASSATI TANTI ANNI COME NEI VECCHI FILM ROMANTICI IO E PAPA' FACCIAMO OGNI VOLTA LA STESSA STRADA CHE PERCORREVAMO CON TE, NON L'ABBIAMO MAI CAMBIATA PERCHE' PER NOI E' UNA COSA SACRA, CI RICORDA TE! A VOLTE MI RITROVO A SPERARE CHE TU POSSA TORNARE, SO CHE NON SARA' COSI' MA E' PIU' FORTE DI ME. GUARDO FUORI DALLA FINESTRA E POSSO IMMAGINARE DI VEDERTI SORRIDERMI FUORI NEL GIARDINO SEDUTO SULLA PANCHINA IN PIETRA. MI RITROVO A PENSARE CHE VORREI POTERTI ABBRACCIARE UN'ALTRA VOLTA, CHE ALLA VIGILIA DI NATELE QUANDO SIAMO TUTTI DALLA ZIA LELLA TU SIA CON NOI A SCAMBIARE I REGALI, CHE POSSA RIDERE CON ME E ILARIA DELLE CAVOLATE CHE DICIAMO, CHE TU POSSA VEDERE COME SIAMO CRESCIUTE E CAMBIATE IN TUTTI QUESTI ANNI, COME ORA LE TUE NIPOTI SONO GRANDI... MA SOPRATTUTTO VORREI POTERTI DIRE ANCORA UNA VOLTA E ALTRE MILLE VOLTE CHE TI VOGLIO BENE E CHE SENZA DI TE SENTIAMO LA MANCANZA DI UNA GUIDA, DI QUALCUNO CHE CON LA SUA VECCHIAIA POSSA COMMENTARE E CONDIVIDERE LE GIOIE, LE PREOCCUPAZIONI E I DOLORI CHE ACCOMPAGNANO LA NOSTRA GRANDE FAMIGLIA.
TI VOGLIO BENE NONNO, MI MANCHI...
CON LA SPERANZA CHE QUESTA LETTERA IN QUALCHE MODO POSSA ARRIVARTI IN PARADISO O IN QUALUNQUE POSTO TU SIA, LA TUA NIPOTINA TI SALUTA...
MARTINA."

Decido di chiudere la lettera in una busta e poi nascondere la busta ingiallita in qualche posto nella mia camera dove nessuno possa trovarla. La tirerò fuori solo il giorno in cui avrò trovato il modo di fartela avere anche se credo che un modo non ci sia ma continuerò a cercare. Ora mi alzerò da questa sedia e me ne andrò a passeggiare con Marilena e suo fratello, questo non vuol dire che non mi dimenticherò di quello che è appena successo ma vuol dire che lo chiuderò in un angolo del mio cuore dove tu sei ancora vivo e mi sorridi ogni volta che sono felice, che mi abbracci ogni volta che sei orgoglioso di me e che mi consoli ogni volta che ho bisogno di essere consolata...

NOTE DELL'AUTRICE:
Questa storia è vera, la lettera non è inventata e sono parole che ho scritto veramente su un foglio con i buchi giallo...
Tutto quello che c'è scritto in questa pagina è reale come lo sono io e lo siete voi.
Potrebbero essere le parole di un mio qualsiasi personaggio quindi se preferite potete adattarle a un volto di uno dei protagonisti di una delle mie storie, come preferite...
arrivederci e alla prossima
l'autrice