Lui era lì, in piedi, appoggiato allo stipite della porta, e la guardava dormire tranquilla.
Pensava a quanto fosse meravigliosa, bella come quel giorno di tanti –troppi-  anni fa in cui si erano incontrati.
 
Lui se lo ricordava bene quel giorno…se si fermava a pensare gli ritornava tutto alla mente: era primavera, e nonostante fosse a New York,  percepiva il cambiamento: le piante di Central Park fiorivano di nuovo, e persino le persone sembravano più felici, meno indaffarate, come contagiate dalla muta gioia della natura che riprendeva a vivere.
 
E d’un tratto, la vide: era davanti alla stazione, in piedi, aspettando un taxi. "Tornava forse da un viaggio? ...O forse se ne sta andando?" Josef rimase folgorato: era bellissima, con i capelli rossi e il sorriso radioso…si, era la ragazza più bella che avesse mai visto.
Si avvicinò a lei e cominciarono a parlare: non si era mai sentito così bene, a suo agio, con qualcuno che non fosse come lui..
Già, perché nonostante tutto lei era umana, fragile e mortale, mentre lui era un essere immortale ed eterno…”come colmare questa distanza?”
 
Fino a quel momento essere un vampiro gli era sempre piaciuto; poteva fare quello che voleva, quando lo desiderava, e soprattutto, aveva l’eternità a disposizione. Ora però tutti quelli che prima gli apparivano vantaggi diventavano limiti, ostacoli alla sua vita con Sarah.
 
Alla fine, dopo mille dubbi e ripensamenti, decise di affrontarla e di dirle tutta la verità; lei era sicura dei suoi sentimenti, disse, e desiderava passare tutta la vita  -e oltre- con lui. Josef non dimenticherà mai quella sera, la prima volta che lei gli disse “Ti amo”.
 
“Oh Sarah, sapessi quanto ti amo io..” mormora lui alla bella ragazza addormentata nel grosso letto matrimoniale. Ora è più vicino a lei, si è seduto sulle lenzuola e le accarezza dolcemente i capelli e il viso.
 
Il resto della storia è dolorosa, e a Josef fa male ricordarla; flashback si affollano presuntuosi nella sua mente..Sarah che sorride dolcemente prima che lui la morda, poi qualcosa che non va nel verso giusto e lei che non si sveglia, rimanendo per sempre ferma in un limbo tra la vita e la morte, tra l’oscurità e la luce, tra la solitudine e Josef.
 
Josef rimane per un po’ fermo a guardarla, e poi si alza lentamente, come se non volesse realmente andare via; ogni volta spera di sentire la sua voce, dolce e melodiosa, chiamarlo per nome. Anche oggi si ferma per un attimo sulla soglia, in attesa…come le altre volte, la bella addormentata rimane muta.







Salve lettori! Spero che questa storia vi sia piaciuta! Se notate errori/sviste/stupidate fatemelo notare..le critiche costruttive sono ben accette :D
 
Adoro questa coppia, così come adoro la serie (è un peccato che l’abbiano cancellata) e quindi ho voluto dedicare loro un po’ di spazio =)