Life's
a cruel
crushing son of a bitch and you're a stupid mother fucker.
Serving
shit to the
pigs.
(Green Day – Loss of Control)
ONE FUCKING MINUTE.
Las Vegas, NV -
22 Settembre
2012
“Un
cazzo di minuto!” dice allungando il dito medio e puntandolo
contro la
telecamera: “Dio, vi amo tutti, cazzo! Noi abbiamo
finito!”.
Lo
vedo allontanarsi, lanciandosi alle spalle il microfono il cui rumore
riecheggia in tutto lo studio dell’iHeartRadio una volta
schiantatosi a terra.
Lo
seguo a ruota mentre sento la rabbia montarmi dentro. Questa volta ha
fottutamente ragione, non è uno dei suoi momenti da diva. Ci
hanno tagliato le
gambe su Basket Case mentre avevamo ancora un pezzo da suonare.
“Un
minuto! Un cazzo di minuto! E tutti quei fottuti figli di puttana che
hanno
iniziato a fischiare come dei coglioni! Ma che cazzo
succede??” esplose,
gettandosi a terra, le mani strette tra i capelli color pece e la
schiena
scossa dai singhiozzi.
“Non
credi non ne valga la pena?”. Frank è appena
arrivato, rosso di rabbia anche
lui, ma stranamente pacato. Si accovaccia di fianco a Billie,
passandogli una
mano sulla schiena e un sorriso che increspa appena la sua faccia.
“Quei figli
di puttana erano lì per Rihanna e puttane varie, non credo
fossero in grado di
capirti.”
Billie
non risponde, si passa le mani sulla faccia sbavando la matita sulle
guance e
sbattendo la testa contro il muro alle sue spalle.
Io,
Frank e Jason lo guardiamo inermi, forse in cerca di quelle parole che
sarebbero in grado di consolarlo, ma pare che anche quelle se ne siano
andate a
fanculo.
“Ragazzi,
ma che cazzo avete combinato?”
“Oh
ecco il figlio di puttana numero uno! Adesso hai qualche minuto da
darmi,
brutto stronzo?”
“Armstrong,
si calmi!” dice il direttore dell’iHeartRadio che
calmo non è nemmeno lui.
“Un
minuto! UN CAZZO DI MINUTO CI AVETE DATO! Se su quel fottuto palco di
merda ci
fosse stato uno dei tanti froci che passate per la vostra fottuta
radio, gli
avreste dato un’ora se ve l’avesse chiesto! Noi ci
facciamo il culo da più di
vent’anni direttore dei miei coglioni e voi ci date un
fottuto minuto di merda!
Fanculo lei, fanculo il festival e la vostra radio di merda!”
Ha
urlato tutto a pochi centimetri dalla faccia del direttore che non ha
proferito
parola e se ne va lasciandoci tutti senza parole.
“Signor
Pr…”
“Lo
ha sentito il mio amico. Se ne vada a fanculo!” e
così dicendo, faccio cenno
agli altri di seguirmi sulla scia di Billie. Lo troviamo
all’uscita degli
studi, avvolto in una nube di fumo. Si volta, buttando a terra la sigaretta accesa pochi secondi prima. Ha smesso di piangere e
ha una
strana espressione in volto.
“Perdonatemi
ragazzi, è stato più forte di me!”
dice, la voce arrochita dalla rabbia e dallo
sfogo di prima.
“Avevi
ragione Billie, si son comportati di merda!” dice Jason, il
suo volto come
sempre calmo e rassicurante. Billie gli sorride, sollevato.
“Porca
puttana!” esclama Trè all’improvviso
“Ero talmente impegnato a guardare voi che
distruggevate gli strumenti che non ho nemmeno dato un colpo alla
batteria,
cazzo!”.
“Oddio
ecco che inizia a fare il pagliaccio!” dico io, ridendo.
“Mi
sembrava di esser tornato indietro.” dice sognante
“Eravamo davvero noi in quel
momento!”.
Billie
lo guarda sgranando gli occhi. Poi, all’improvviso, spalanca
le braccia.
“Grazie,
ragazzi!”
In
pochi secondi lo circondiamo, sei braccia che lo stringono,
accarezzano, le
nostre risate che si confondono.
“Momento!”
“Che
c’è Frank?” dice Billie.
“Quella
è o non è l’auto di Rihanna?”
dice indicando il parcheggio.
“Frank
a cosa stai…” cerco di chiedere.
“Mike,
ti prego, non iniziare a fare il pignolo. Hai rotto il tuo bel basso?
Adesso
fai sfogare me e Jason!” dice, strizzando l’occhio
al povero White che lo
guarda interrogativo.
“Che
hai intenzione di fare?” chiede Billie ridendo sotto i baffi.
“Oh,
niente, ho solo dedotto che qui intorno non vedo bagni e io ho un gran
bisogno
di pisciare. Anche tu Jason, vero??” dice sgranando gli occhi
e allargando la
bocca in un sorriso a trentadue denti.
“In
effetti hai ragione!” esclama Jason, divertito.
“E
bravo pisellone!” dice Frank allungando pericolosamente la
mano si pantaloni di
Jason, che lo scansa subito. Ridendo si dirigono verso il parcheggio,
l’aria
spensierata e soddisfatta.
Io
e Billie rimaniamo soli. Mi sento un po’ spaesato, forse
perché avverto che la
rabbia è andata via, lasciando una sensazione di leggerezza.
Mentre mi perdo in
questi pensieri, sento una lieve pressione intorno alla mia vita.
Billie. Mi
guarda con quegli occhi che, dopo il pianto, sono ancora più
brillanti, mentre
col braccio inizia a stringermi.
“Che
mese di merda!” dice, poggiando il capo sulla mia spalla.
“Lo
so!” dico, passandogli un braccio intorno alle spalle e
lasciandogli un lieve
bacio sulla testa.
“Grazie
per non avermi lasciato da solo neanche questa volta!”
“Beh,
avresti fatto una figura di merda!”
Ride
e fa ruotare la testa, nascondendo il volto nell’incavo del
mio collo. Appoggio
la mia guancia sulla sua.
“Settembre
sta per finire!” dico. Non so perché.
“Mmmh”
risponde lui. Un brivido gli scuote la schiena.
“Devi
esser forte, come il tuo cuore!”
Non
risponde. Continua solo a nascondere il viso, il respiro regolare.
Potremmo
rimanere così una vita intera, lasciare che il tempo scorra
intorno a noi e ci
affoghi. Potremmo mandare tutto a fanculo e rimanere vicino a quel
parcheggio
che puzza di merda e benzina. Sarebbe un posto perfetto. Forse
perché, per me,
qualsiasi posto e qualsiasi situazione sarebbero perfetti se
c’è lui.
“Billie…?”
Solleva
il capo. Mi guarda con quell’intensità che mi
farebbe fare qualsiasi cosa.
Figlio di puttana, benedetto e maledetto il giorno in cui ti ho
incontrato.
“Lo
so!” dice e lievemente mi bacia. Non riesco a pensare a
nulla, se non al fatto
che quest’uomo prima o poi mi manderà in pappa il
cervello a furia di leggerci
dentro. Amore, gratitudine e ancora amore; questo è il suo
bacio, lieve e dolce
che non si spinge oltre.
“Ti
amo anch’io” dice, la faccia di un bambino
prepotente che ha appena scoperto il
tuo più grande segreto.
“Lo
sai che hai una faccia da culo?” gli dico, ridendo.
“Ha-ha,
è per questo che ti piace così tanto!”
dice sarcastico, ridendo come un idiota.
“Coglione.”
gli dico, prima di fiondarmi verso di lui, stampandogli un breve bacio.
“Guarda
quei due!” dice, iniziando a ridere come un matto.
Mi
volto verso il parcheggio e vedo Frank e Jason, pantaloni calati fino
alle
ginocchia, chiappe al vento e teste rivolte indietro, mentre pisciano
allegramente sulle serrature dell’auto di Miss Rihanna.
Io
e Billie scoppiamo a ridere, seguiti come una eco da Frank e Jason.
“Dio,
mi sento un fottuto cane!” urla Frank, ormai al limite
dell’esaltazione.
“Credo
vi sterilizzeranno presto se non la smettete!” dice Billie.
“Cosa
vorresti dire, nano?” risponde Frank.
“Che
vi tagliano il cazzo!” urla Billie, esaltato anche lui.
“Infatti
Frank, basta, anche perché tu hai già perso
parecchio là sotto!” dice Jason
ridendo.
“Ha-ha,
simpatico!” risponde Frank che, per sottolineare la sua
irritazione, ruota il
bacino verso Jason, che si sposta appena in tempo per non farsi
pisciare sulle
gambe da Frank.
“Sembrate
dei bambini!” dico.
“E
tu sembri un adolescente in calore! Molla la presa sul nano, Prichard,
ricordati che ce l’abbiamo in
comproprietà!”
“Hey,
non sono proprietà di nessuno!” dice Billie
ridendo.
“Non
ci credi nemmeno tu Bill!” esclama Jason, rialzandosi i
calzoni. Frank lo imita
ed entrambi si avvicinano a noi due. Mollo la presa su Bill, che ormai
è
sereno.
“Beh,
che dite? Ce l’abbiamo un minuto del cazzo per farci una
birra?” esclama Bill.
“Oddio,
per quanto ancora durerà questa storia?” chiede
Frank, fingendosi scocciato.
“Un
minuto, no?” dico io.
“Non
faceva ridere” dice Frank.
“Andiamo
via da questo posto di merda!” dice Bill, che spedito si
dirige verso la
macchina. Lo seguiamo in silenzio, felici che si sia ripreso.
Felici
di esser stati ancora una volta noi stessi, oggi come
vent’anni fa.
Angolo
della pazza/demente:
Salve! Siete
arrivati fin quaggiù? Beh, allora avete uno stomaco e un
fegato impressionanti.
Questa fic, come avrete notato, è nata dall'immensa stima
che provo per Mr.
Armstrong, stima rinnovatasi dopo lo sclero all'iHeartRadio Festival.
E' più
una manifestazione d'affetto che una vera e propria fic! E, ovviamente,
la mia
gioia sfocia sempre in una serie di "cazzo" ripetuto a manetta, slash
e ovviamente Bike. :'D
Spero vi sia
piaciuta e che lascerete una beeella recensione.
Cià! :)