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Autore: Astrid The Best    25/09/2012    2 recensioni
-Come posso fidarmi di te,dopo tutto quello che hai fatto?!-grida Shun.
-Non puoi.Devi sperare che io sia leale. è come se tu ti buttassi nel vuoto;devi solo sperare,pregare che io ti prenda al volo-risponde la ragazza dallo sguardo glaciale.
Questa storia è ambientata nella serie Nuova Vestronia,spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1:L'arma segreta

Rumori di cocci di vasi e stoviglie rimbomba nella sala del trono insieme a urla di rabbia del principe.
-Non è possibile!-continuava a gridare.
-Nè è arrivato un altro!-gridava.
Non c'era modo di fermarlo,come un bambino che non smette di fare i capricci.
Quando faceva così nessuno poteva farlo ragionare.
Spectra era già scomparso;lui odiava quando il "principino" faceva così. Avrebbe voluto prenderlo a pugni ma il suo autocontrollo lo bloccava sempre e non perchè lui era il suo capo o il principe del suo pianeta,no,c'era qualcos'altro che lo bloccava.
Gran parte dei Vexos  seguirono l'esempio dato dal loro capo,tutti tranne Mylene.
Lei era rimasta ad aspettare che la collera del suo principe passasse,così da poter chiedere informazioni sull'accaduto.
-Mio signore,cosa la turba?-chiede Mylene con una falsa gentilezza,nemmeno lei a volte non lo sopportava.
-La Resistenza. Hanno un nuovo combattente ed è forte-risponde sedendosi sul suo trono.
-Si,lo sappiamo. Insieme a Dan Kuso è riuscito a sconfiggere Spectra.- risponde Mylene con il suo solito tono glaciale.
Silenzio.
Nella stanza era piombato un silenzio irreale e carico di tensione.
-Mio signore,se permette il mio giudizio direi che ci servirebbe qualcosa che gli colga di sorpresa o che si infiltrasse per raccogliere informazioni.- spiega  Mylene.
Hydron se nè rimane in silenzio .Sta assorbendo lentamente quello che le ha detto la Vexos.
-O meglio qualcuno-risponde il principe.
-Qualcuno?Ma chi? Ormai ci conoscono-
-Non tutti,non lei. Chiamala subito!-ordina.
-Agli ordini mio signore-e così dicendo Mylene uscì dalla stanza alla ricerca di lei.

Fuori dalla stanza del trono,dopo un po',si iniziava a sentire il rumore di tacchi che percorrono il corridoio.
Il rumore di una camminata lenta e fiera,pronta a tutto. Era lei e Hydron più di chiunque altro lo sapeva.
Le porte si aprono,una  sagoma di una ragazza era sull'uscio della stanza.
La ragazza si avvicina al trono,con i suoi occhi di ghiaccio puntati sull'erede al trono e un sorriso maligno sulla faccia. Poi si inchina ma tiene sempre i suoi occhi puntati su di lui.
Se fosse stata una comune Vexos l'avrebbe punita,ma lui la temeva e il suo sguardo così,troppo,conosciuto lo terrorizzava.
Lei lo sapeva benissimo l'effetto che faceva quello sguardo a lui e si divertiva ogni volta a farlo impazzire ma sempre indirettamente;lei aveva un debito con lui. Un debito che non avrebbe mai e poi mai potuto sdebitare.
-Volevi vedermi?-chiede lei con una voce glaciale ma allo stesso tempo molto sensuale.
-Voleva- la corresse.
-Non ti aspetterai davvero che lo faccia?Lo sai come sono-risponde.
-è inutile discutere con te,ho fin troppa esperienza-dice l'erede.
Lei sorride mantenendo sempre i suoi occhi puntati su di lui come lame di ghiaccio taglienti e fatali.
-Voglio che ti infiltri nella resistenza. Devi prendere più informazioni possibili su come vogliono attaccarci e sui singoli combattenti. Diventa loro amica. Prendi  informazioni e poi te nè andrai e quando scopriranno chi sei realmente sarà un'altra bomba-spiega il principe.
-E se non volessi?-chiede la ragazza.
-Ti ricordo che lo dovrai fare per il tuo pianeta. Ma soprattutto per  il tuo...-
-Ho capito!Lo farò,contento?-chiede la ragazza alzandosi e dando le spalle al sovrano. Non temeva di mancargli di rispetto.
-Partirai stasera-prosegue il principe.
-Ok- varcando la porta.
-Keira?-chiede il principe.
Lei si gira.
-Buona fortuna-

La ragazza va nella sua stanza a fare la valigia e a prendere il suo bakugan.
Aveva un sorriso smagliante,lei per i Vexos e per la famiglia reale,soprattutto per quest'ultima, era considerata un arma molto preziosa,potente e letale. Questo la rendeva felice.
TOC TOC.
Qualcuno stava bussando alla sua porta,si dirige alla porta,la apre e davanti a lei c'era lui...Spectra.
-Ciao- esordisce  lui.
-Ciao- risponde lei.
Silenzio. Un silenzio imbarazzante per entrambi ma nemmeno sotto tortura lo avrebbero detto.
-Non mi fai entrare?-chiede.
La ragazza sempre cadere dalle nubi e distrattamente risponde -O si,scusa-
Lui entra e chiude la porta. Lei ritorna alla valigia.
-E tu sei venuto qua...-
-Per parlarti,-risponde lui glaciale quanto lo è lei.
-Parla-risponde Keira.
-In faccia preferibilmente -
La ragazza si gira e sorride -Potrei dire la stessa cosa-mimando con le mani la maschera di lui.
Lui fa un gesto con la mano del tipo "non se nè parla". Lei non affatto contenta incrocia le braccia e gli da le spalle.
Lui non parla. Sorride. Poi si avvicina a lei.
Si ferma a pochi centimetri da lei e l'abbraccia da dietro.
-Fai attenzione-dice in un sussurro.
-Io faccio sempre attenzione-replica lei.
-Nè devi fare di più-
-Perchè?-chiede lei
-Perchè loro possono farti cambiare idea-
-Non sono più instabile-
-Io non ho detto questo.-lui inizia ad alzare la voce.
-E allora cosa?- si volta verso di lui sempre rimanendo tra le sue braccia.
-Non voglio che ti portano via-
-Via?-chiede lei
-Lo sai cosa intendo.- risponde.
-Si lo so. Ma mi piace fartelo dire-dice sorridendo e alzandosi sulle punte delle scarpe gli toglie con un delicato gesto della mano la maschera. Subito i loro occhi azzurri si incontrano,due sguardi glaciali. Infine lei sempre sostenendo il suo sguardo gli  stampa un bacio sulle labbra.
-Ora vai.Devo fare le valigie-e così dicendo gli rimette la maschera e si libera dalle braccia di lui,che esce dalla porta.


INTANTO NELLA BASE DELLA RESISTENZA....
-Ehi Shun,dove stai andando?-chiede Dan.
Shun,che era ormai arrivato davanti alla porta per uscire,si gira verso l'amico -Devo prendere un po' d'aria e...stare da solo-risponde.
-Ma come Shun?! Questa è una festa in tuo onore...-protesta Dan come un bambino.
-Non dovremo festeggiare ora come ora.-risponde.
-Perchè?-chiede.
-Stiamo partecipando a una rivolta. Dobbiamo sempre rimanere in allerta: i Vexos potrebbero attaccarci da un momento all'altro.-risponde con indifferenza .
-Non ci avevo pensato. Hai ragione ma ero felice che tu fossi qua . Vai pure-risponde Dan con un sorriso.
-A dopo-si congeda Shun uscendo dalla porta.
L'aria notturna di Vestronia  accarezzava gentile il viso del ninja.
Ora si sentiva meglio,inizia a camminare verso il nulla.

Keira era già in sella alla sua moto nera pronta per andare dalla Resistenza.
 Guarda indietro e sorride pensando a quello che potrà fare nei prossimi giorni.
Si infila il casco e con il suo solito sorriso parte. Parte per la sua missione.
La strada,se così si può chiamare era deserta e Keira poteva fare qualsiasi cosa.
Stava ammirando il paesaggio che aveva attorno quando vede un ombra che si sta dirigendo nella sua direzione
Keira frena all'improvviso,la moto si impenna sulla ruota anteriore e lei viene catapultata in avanti verso quell'ombra.

Shun stava camminando per i fatti suoi quando il rombo di una moto lo distoglie dai suoi pensieri.
Alza lo sguardo e si ritrova il conducente della moto che gli piomba sopra facendolo cadere a terra.
Dopo l'impatto,si ritrova sdraiato a terra con sopra una figura scura.
Dopo un po',-Ehm,ti potresti togliere?-chiede Shun allo sconosciuto.
Si alzano entrambi.
Shun  fissa la figura nera che si dirige alla moto.La tira su e si appoggia su di essa,mette le mani sul casco e se lo toglie. Una cascata di capelli biondi piovono sulla figura davanti a lui,il viso di un pallore così delicato le donava un non so che di innocenza e in mezzo a quel viso due pezzi di ghiaccio al posto degli occhi. E sulle sue labbra c'era un sorriso maligno ma allo stesso tempo intrigantante.Il suo viso era in contrapposizione con se stesso. Guardandola  Shun scoppia -Ma tu non guardi mai la strada quando guidi in un posto sconosciuto?!-urla.
Appena lo dice si stupisce di se stesso,lui non usciva mai dalle staffe e non urlava quasi mai.
La ragazza lo guarda e scoppia in una risata.Poi si avvicina a lui.
-E tu come fai a sapere che questo posto a me è sconosciuto? Sei solo tu lo straniero tra noi 2-risponde e così facendo si mette il casco in testa e sale sulla moto.
-Arrivederci straniero-dice e sgomma via.

Shun per la prima volta nella sua vita rimase senza parole.
E nelle labbra di Keira scomparve il suo solito sorriso,per la prima volta.
CONTINUA

  
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