Vado avanti sotto questa faccia coperta dal trucco che mi fa apparire "carina", o almeno così dicono, ma somiglia più ad una maschera quella che porto. Cerco di sorridere al mondo e di pensare che sia bello, voglio essere gentile con tutti e sono sempre disposta a fare nuova amicizie, ma anche se con me lui ride, scherza e non rifiuta mai un mio invito, quando intreccio la mia mano con la sua lo sento sempre fin troppo lontano da me, come se con la mente fosse in un luogo che non potrò mai raggiungere, neanche se mi sforzassi. Perché io mi sforzo, provo a capire cosa gli passa per la testa, ma non ci riesco, eppure non voglio arrendermi, voglio dimostrare che posso farcela, ma sembra così difficile.

Pian piano la mia maschera di trucco cade giù, le labbra impregnate di rossetto rosso non riescono più a piegarsi verso l'altro, non riesco a scorgere nemmeno il suo finto sorriso sul volto, i miei occhi vedono solo una figura fredda e distaccata, quasi da ustionarmi il palmo quando cerco di stringere la sua mano nella mia, troppo piccola. Lui non fa nulla, come al solito, non si volta neanche, oramai dell'uomo a cui ho fatto di tutto per farmi notare è rimasto solamente il suo guscio vuoto e privo di sentimenti, lasciati fuggire chissà dove, alla ricerca di ciò di cui loro hanno realmente bisogno. Ma di cos'hanno bisogno, allora? Pensavo d'amore, ma con tutto quello che posso offrirgli, essi non mi hanno mai raggiunta, anzi, scappano sempre più lontano da me e non so cosa fare per farli tornare indietro. Forse dovrei seguirli. Ma dove mi porterebbero? E' questo il punto, io ho paura proprio di scoprirlo. Perché forse so dove si dirigono, ciò di cui Alfie ha bisogno e desidera più di ogni altra cosa, temo d'aver ragione, temo che il suo cuore oramai abiti in Australia.