«Jack...»
Mannaggia, si é svegliata!
«Jack, cosa fai?» 
Fisso la giacca che ho in mano. La lascio cadere per terra sperando che non si sia accorta che l'avevo in mano.
Devo andarmene.
 Quell’adorabile chiacchierona si è svegliata prima del previsto... Poco male, qualche giro di parole basterà per farla zittire: devo proprio andare.
«Mia adorata Elenoire... Sono sconfortassimo a dovertelo dire… La mia ciurma deve salpare tra esattamente dieci minuti esatti… » Mi avvicino al letto, la guardo negli occhi, ha un’aria triste…Forse avevo dimenticato questa parte ieri sera... «Ti prometto che tornerò a prenderti» 
I suoi occhi si illuminano. «Davvero pasticcino?»
Non. Chiamarmi. Così. 
Pasticcino? Pasticcino? Io sono un capitano!
«Capitano» Puntualizzo.
 Come ho potuto farmi trascinare su quel letto? Ah sì: le carte nautiche che mi condurranno verso la vera Fonte dell’Eterna Giovinezza; le potevo trovare solo qui, nella villa del Governatore Payne. Sedurre la sua frivola figlioletta è stato un gioco da ragazzi, farsi condurre nell'ufficio di paparino un po’ meno: ho dovuto prometterle che l'avrei portata con me...
«Oh scusate, mio capitano... Non volevo farvi arrabbiare.» 
Si alza, ha solo un lenzuolo che la copre… «Mi farò perdonare… Quando saremo…» Mi si avvicina sempre di più… È pericolosa! «Insieme!» Le nostre bocche si uniscono in un bacio dolce e passionale… Forse solo per lei è dolce…
Mannaggia, sono in ritardo!
«Un mese. Tra un mese verrò a prenderti.»  La prendo per la vita, la bacio ancora… Dopotutto non mi dispiace.
Mi allontano mentre lei ha ancora gli occhi chiusi. Mentre mi rimetto la giacca e cerco i miei effetti cerco in tasca qualcosa… Qualsiasi cosa…
Ecco! Un nastro nero! Può andare bene… «Tieni: è ciò che ho di più caro al mondo…Quando tornerò lo rivoglio indietro»Le faccio l’occhiolino. Va più che bene! La guardo soddisfatto, lei si avvicina, lo prende in mano come se fosse un diamante, ma poi mi fissa scettica «Un nastrino?!»
Mannaggia. Devo andare!
Le appoggio le braccia alle spalle, la guardo negli occhi «Era di mia madre…Comprendi?!»La fisso ancora per alcuni istanti: piccola sciocca, credimi!
…E lasciami andare, mannaggia!
«Ti amo, Jack…»Squittisce cingendomi il collo con le braccia, lasciando cadere il lenzuolo.
Sciocca.
La guardo torvo, raccolgo il lenzuolo, la copro, le prendo il nastrino dalla mano e glielo lego al polso «Promemoria, promemoria per quando tornerò -tra un mese-…Insegnarti a chiamarmi Capitano!»Le stampo sulle labbra un ultimo bacio e mi dirigo verso la finestra. Mi volto di scatto, devo dirglielo… «Ti amo anche io” I suoi occhi si riempiono di lacrime.
Patetica.
«Ricorderai questo giorno come il giorno in cui……»Mi butto giù prima di finire la frase…Non sapevo come continuare…
Oh sì, lo sapevo…
Atterro su un prato. È quasi l’alba.
Sono libero.
Lei si affaccia alla finestra e mi manda un bacio.
Sono libero.
Corro verso la mia nave.
Sono libero.
Starò via per un bel po’ di tempo.
Sono libero.
Starò in mare per sempre.
Sono libero.
Lo urlerei, ma potrebbe sentirmi…
 
... Vorrei essere lì quando, tra un mese, guarderà fuori da questa finestra e capirà che il suo pasticcino non tornerà mai.
 
 
Ricorderai questo giorno come il giorno in cui ti sei fatta amare  ingannare da Capitan Jack Sparrow.

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the end

Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico… Spero che vi piaccia!
 
 
 
Volevo pubblicare una storia dove Sparrow si innamora di una fanciulla qualsiasi e insieme fuggono romanticamente verso l’orizzonte… Ma sono stata realista ed è venuta fuori questa storia! Lo so: potevo scriverla molto meglio... Ma non sono in grado! 
I commenti sono ben accetti, anzi, vi supplico di recensire, altrimenti cado in depressione (come succederà a Eleonoire tra un mese) xD