Relax
Erano
quasi le dieci di sera, e in uno dei tanti quartieri di una piccola città, in
una graziosa casetta a due piani, regnava la calma.
O almeno così sembrava da fuori.
In
realtà, in casa Kinomoto, al secondo piano, in una
piccola stanza, un ragazzina stava freneticamente cercando di finire un piccolo
dono, da regalare ad una persona molto importante.
Nella
stanza accanto, due ragazzi stavano studiando…in verità, entrambi avevano fin troppi pensieri per la testa per preoccuparsi
dello studio!
-
Touya? C’è qualcosa che non va?-
Yukito,
era il miglior amico di Touya, o almeno così sembrava all’apparenza.
In
realtà i due ragazzi erano uniti da un legame molto più
forte, della semplice amicizia.
Per
questo motivo, appena qualcosa riusciva a turbare Touya, Yukito era il primo ad
accorgersene.
-No…nulla…-
sbuffò Touya in risposta.
-Sicuro?
Sembri turbato-
Touya,
girò il viso verso quello di Yukito, è sorrise impercettibilmente, notando sulla
fronte, la piccola ruga di preoccupazione che si era creata
a causa sua.
-È
per via di Sakura? Sei preoccupato per il suo futuro con Shaoran?-
-
Quel ragazzino non mi è mai piaciuto! Fin dalla prima volta! Sapevo che avrebbe
portato solo guai!-
Guardando
l’espressione da “bambino imbronciato” che stava assumendo l’altro, Yukito rise
di gusto.
-Forse
l’espressione che dovresti usare è: “Sono il fratello più geloso che esista a
questo mondo!”- e rise ancora.
-Ma
da che parte stai?!- Protestò indignato l’altro.
- Ahahah…dalla tua ovvio! Ma
dovresti mettere da parte la gelosia. Shaoran è un ragazzino in gamba, e sono
sicuro che vuole molto bene a Sakura, e che si prenderà cura di lei- disse sorridendo dolcemente.
Touya
sapeva bene che quello che aveva detto Yukito era vero, ma la cosa non gli
andava a genio lo stesso! Nonostante tutto, doveva
arrendersi ai fatti, e seguire il consiglio dell’amico: frenare la gelosia!
Anche
perché, ora come ora, doveva concentrarsi anche su di un’altra persona, e la
persona in questione, era proprio il ragazzo che si trovava seduto di fronte a
lui, con in viso, stampato uno dei sui dolcissimi
sorrisi, che lui amava tanto.
Si,
“amava”, era proprio la parola giusta da usare.
Lui
Amava Yukito.
Se
ne era accorto già da un po’ ormai, ma fra le tante
vicende che si erano susseguite, nonostante avesse dimostrato, sia con le
parole che con i fatti, di tenere particolarmente a lui, non era ancora
riuscito a dire chiaramente a Yukito cosa provava.
In
più, anche se era già in parte sicuro, che anche
l’amico tenesse in particolar modo a lui, voleva avere una chiara risposta da
parte dell’altro.
E quale momento migliore di questo?
-
Yukito…senti io…-
-Scusami
Touya , non è che posso preparare un thè?- chiese
Yukito, senza dare il tempo a Touya di dire qualcosa.
-
Eh?...Si, certo- (Ma guarda
un po’ che coincidenze!ù.ù…N.d.A)
-
Grazie! Preparo due tazze? –
-
Ok, grazie -
-Torno
subito allora- disse mentre si avviava verso la cucina, lasciando, un sconsolato Touya, incapace di credere come il destino si
divertisse a mettergli i bastoni tra le ruote!
***
Dopo
pochi minuti, Yukito tornò con un vassoio dove vi erano poggiate le due tazze
di thè fumante.
Si
avvicinò a Touya, poggiando il vassoio sul piccolo tavolino posto al centro
della camera da letto, e gli si sedette affianco.
Dopo
qualche minuto di silenzio, in cui Yukito sorseggiò un paio di volte il suo
thè, Touya si decise a parlare.
-
Yukito, posso parlarti di una cosa importante?-
Yukito,
sorpreso di quell’improvvisa frase, posò la tazza affianco
all’altra, e volse il viso verso quello dell’amico, e sorrise in segno
d’assenso.
Touya
sorrise a sua volta,per poi iniziare a parlare:
-
Vedi Yuki, non so se tu te ne sia già accorto o meno,
ma in quest’ultimo periodo, mi sono accorto di provare per te qualcosa di molto
più forte della semplice amicizia-
Yukito
spalancò gli occhi sorpreso, ma Touya continuò il suo
discorso:
-
Sospettavo già da un po’ di questi miei sentimenti, ma ne ho avuto la certezza
quando hai iniziato ad avere quegli improvvisi colpi di sonno, dovuti alla
mancanza di forza magica da parte di mia sorella. In quel periodo mi sentivo
malissimo al pensiero di poterti perdere, e così cercavo di averti sotto
controllo il più tempo possibile, e quando ho capito che potevo realmente fare qualcosa per te, come tu
sai non ho esitato un momento a farlo-
Fece
una piccola pausa, mentre Yukito asseriva con la testa.
-
Quando, quel giorno in questa stessa stanza, ti dissi che non mi importava se tu eri un essere umano o no dicevo il
vero…ed ero ancor più sincero e felice mentre ti rammentavo che i ricordi che
avevamo vissuto insieme contavano sul serio…quello che non ti ho detto…ma che
ti dirò ora è che…tu, Yukito, sei davvero
molto importante per me. Non immaginerei un solo attimo senza il tuo sorriso,
perché sarebbero attimi senza vita-
Si prese un’altra piccola pausa, e poi disse:
- Io ti amo Yuki…e vorrei sapere se per te è lo
stesso- concluse deciso e sicuro, di tutto ciò che
aveva appena detto.
Yukito, dapprima sorpreso, si accorse
che era come se conoscesse il discorso che Touya gli stava esponendo,ormai da molto tempo.
Nonostante tutto, si
era gustato quel momento parola per parola, aspettando con dolcezza, che la
persona che aveva davanti, finisse.
E quando quel
momento arrivò, lentamente poggiò il capo sul torace di Touya, appoggiando
appena le mani sui fianchi, esclamando dolcemente:
- Anch’io ti
amo Touya…e mi piacerebbe restarti accanto per sempre, perché io non esisto
senza di te e i ricordi che abbiamo insieme-
Touya sorrise e con una mano, alzò il
viso di Yukito verso il proprio in modo da suggellare quel momento, che sapeva,
sarebbe rimasto impresso nella mente di
entrambi.
E così, delicatamente,
le sue labbra si posarono su quelle dell’amato, in un dolce e casto bacio.
Sorridendo, Touya avvolse Yukito in
un tenero e dolce abbraccio.
Rimasero abbracciati per un bel po’,
fin quando Touya non decise che era meglio stare in una posizione più comoda ad
entrambi…non che stesse male abbracciato all’altro, ma il pavimento freddo
sotto di loro non gli andava particolarmente a genio!
Così, senza che Yukito avesse il
tempo di reagire, Touya si alzò, sollevando di peso anche l’altro, e senza far
caso alle proteste di colui che amava, adagiò entrambi
sul proprio letto.
Solo dopo che ebbe sistemato per bene
sia lui, che Yukito fra le proprie braccia, sotto le coperte, notò il rossore
che arenava sulle guance dell’altro, e a quella
visione non potè non sorridere di gusto, rendendosi conto solo in quel momento della
situazione equivoca che aveva creato.
- P-Perché ridi?- chiese,
un’imbarazzatissimo Yukito.
- Nulla…solo che sei tremendamente
bello con quel rossore sulle guance! – rispose malizioso, strofinando il
proprio naso contro quello dell’altro.
Yukito, d’altra parte, era arrossito
ancora di più, e più timoroso che mai, con una vocina sottile, sottile, chiese:
-Touya…non avrai mica intenzione
di…di…-
- Di fare l’amore con te?- gli soffiò in un orecchio, dopodichè,
avvicinò le sue labbra alle sue, baciandolo.
Il bacio fu molto più intenso del
primo.
Le loro lingue sembravano danzare
nella bocca dell’altro, e man mano che assaggiavano
ogni angolo della bocca, il bacio si faceva sempre più vorace e passionale. Si
staccarono solo quando sentirono il bisogno di respirare.
Ma dopo qualche secondo, Touya, scese piano con le labbra, iniziando a leccare e succhiare una
piccola zona del collo, mentre con una mano infilata sotto la maglia,
accarezzava la pelle nuda di Yukito, facendolo rabbrividire di piacere.
- No- continuò il discorso di prima,
fermando di colpo quelle piacevoli attenzioni – Lo faremo
solo se tu vorrai-
- Lo vorrei…-disse
con più audacia Yukito, dopo aver riacquistato un po’ di controllo -…ma non
ora. Ora vorrei solo godermi questo momento… il calore e la sicurezza, che solo
il tuo corpo e le tue braccia sanno donarmi-
Touya non sapeva cosa dire…ma
probabilmente, non c’era proprio nulla da dire. Così, si limitò a stringerlo
più forte a se, facendo aderire sempre di più i loro corpi.
Era certo che Yukito, anche se non
poteva vederlo dal momento che aveva il viso nascosto nell’incavo del collo,
stesse sorridendo dolcemente, afferrando appieno il senso del gesto appena
compiuto.
E così,
stretti l’uno all’altro, dolcemente si addormentarono.
The End.
Salve! Mi chiamo Maho, e per vostra
sfortuna (?) ho scritto la mia prima Touya/Yukito! Spero vi sia piaciuta, e che
mi lasciate un piccolo commentino! ^__^
Ovviamente,
ringrazio già ora, le persone che recensiranno, ma anche quelle che leggeranno
solamente!
E se siete
curiosi di sapere perché ho ambientato la fic proprio nell’ultimo volume di
quest’opera…bhè, che dire…Amo gli Shonen-ai, ma penso
che a volte, le Clamp (in questo caso!) potrebbero anche accontentarci con
qualche gesto più…esplicito! Non siete d’accordo ?! ^__-
Ma infondo
esistiamo noi a rimediare tale torto…!