Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: Reo    01/10/2012    0 recensioni
Londra 1856,
Una città meno innocente di quello che sembra,un circo che fa spettacoli solo dopo la mezzanotte,un bordello dove non devi farti ingannare dalle apparenze,un ragazzo con strane cicatrici,ed una ragazza che crede di poter scappare dal destino.Sedetevi comodi e godetevi uno spettacolo circense tinto di nero e rosso.
-Ci sono molte cose che butteremo via volentieri se non temessimo che qualcun'altro le raccogliesse- disse Allen. - Lascia da parte gli aforismi di Oscar Wilde,la verità è una:Ti sto seguendo solo perché non so dov'è la stazione,non perché ho intenzione di far sesso con te!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I) Novum Iniutium 



La pioggia iniziava a farsi sempre più forte,in pochi minuti sarebbe scoppiato un temporale,precisamente il terzo di quella settimana,ed era solo Martedì sera. 
La folla di aristocratici e borghesi che prima infestava le strade di Londra,andava sciamando,c'era chi ritornava nella propria casa dove lo attendeva la propria famiglia,un pasto caldo,e magari un letto in cui dormire,comodo e all'asciutto,Queste tre cose erano diventate del tutto estranee a Selene,che ormai girovagava da tre giorni in cerca di soldi e un posto in cui stare.Non che non fosse abituata a quel tipo di vita,ma,e le costava tanto dirlo, sentiva non andarle più bene.
Selene aveva diciassette anni,una persona normale a questa età ha ancora tutta la vita davanti,e nessun rimpianto alle spalle,peccato che lei aveva visto già più di quanto una giovane ragazza dovesse vedere.
Selene alzò il volto al cielo,ma alla vista di quel grigio vergine di sole,il suo umore non poteva che peggiorare ulteriormente,iniziava a mancarle il caldo,e sempre luminoso, tempo di Barcellona. "Almeno lì le cose non costavano quanto un rene umano" pensò la ragazza aggiustandosi il cappuccio della giacca. 
Selene decise che la cosa migliore fosse cercare un posto in cui dormire,e magari mangiare qualcosa.Aveva una fame da lupi,  e quello che era riuscita a guadagnare in quella giornata era appena sufficiente per una zuppa calda ed una stanza,di quelle orribili che puzzavano di urina,e dove a farti compagnia c'era un qualche simpatico topo. 
"Odio vivere così,alla giornata,però non avendo un santissimo penny,o mi accontento,o dovrò dormire di nuovo su una panchina" pensò Selene,mentre si stiracchiava,dormire su una panchina non era il massimo,e i muscoli indolenziti ne erano un evidente prova. 
La ragazza inizio a camminare,sperando di trovare in poco tempo quello che cercava,povera illusa. 
Dopo due ora di inutile camminare,Selene non aveva trovato un bel niente,per lo più si era fatto buio,e non vedeva praticamente nulla.  "Sono così sfortunata,che ho il 90% di possibilità di venire uccisa da Jack lo squartatore" disse a bassa voce la ragazza,mentre calciava con molta poca grazia una bottiglia d vino vuota,il rumore che produsse il vetro che si spaccava contro una porta,fu così forte che Selene non pote far a meno di imprecare nel modo più vicino al linguaggio di uno scaricatore di porto. 

La ragazza stava per continuare il giro,quando la porta che aveva colpito con la bottiglia,si aprì di scatto. In piedi davanti ad essa c'era un omone alto più della porta stessa,muscoloso,ma con una parrucca bionda e rossetto scarlatto che lo rendevano davvero ridicolo. << Hey ragazzina,sei stata tu a rompere tu la bottiglia contro la porta del mio locale? >> disse l'omone allungando di più le parole in modo effeminato ma non per questo meno spaventoso. "STO PER MORIRE" fu l'unica cosa che il cervello di Selene riuscì a pensare mentre la paura la faceva diventare bianca più di quanto lo fosse prima. L'omone si mise a fissarla meglio,poi si avvicinò a lei. << Però!Per essere una senzatetto sei alquanto carina >> disse l'uomo,guardando Selene. << Hai proprio un bel faccino >> continuò prendendo il viso della ragazza tra le dita,nel farlo fece cadere il cappuccio,che copriva metà della testa della ragazza.Selene tentò si rimettersi il cappuccio in testa ma era troppo tardi,quel tipo lì aveva visti,i suoi osceni capelli. 
Infatti l'uomo barcollò un po' indietro,ma poi come illuminato da luce divina,si mise ad urlare: << Non coprire i tuoi splendidi capelli,hanno un colore così particolare,sono DI-VI-NI! >> il tono dell'uomo era diventato più alto del normale, E,Selene avrebbe potuto giurare,i suoi occhi erano diventati a forma di cuore. Approfittando di essere entrata nelle grazie dell'uomo Selene disse: << Salve,mi chiamo Selene,non sono di Londra,e non so dove andare,avrebbe un posto per dormire,ed un pasto caldo da poter dare ad una povera ragazza? >> certo mentire in quel modo non era la cosa più bella del mondo,ma ormai aveva una voragine al posto dello stomaco. 
<< Non credo che una ragazza come te gradirebbe stare nella mia locanda >> rispose l'uomo grattandosi la parrucca. 
<< SI FIGURI,NON SONO SCHIZZINOSA >> gridò Selene. 
<< Se lo dici tu,tesoro.Però ad una condizione:Devi abbassare il cappuccio >> continuò l'uomo.L'espressione di Selene cambiò da estrema felicità e pura depressione, << Non.può chiedermi questo,Signor..ehm mmh >> Cavolo,Selene non conosceva il nome di quel tizio e pure era disposta a seguirlo. << Oh oh chiamami pure Mrs.Javis,tesorino.Comunque se non abbassi il cappuccio non entri,sembri troppo una ladra,con quello >> disse Javis indicando il cappuccio nero. 
Selene stava per rifiutare ed andarsene quando il suo stomaco brontolò brutalmente << Accetto >> disse la ragazza,mentre un sorridete Javis apriva la porta,e faceva entrare la ragazza.  
Se da fuori quel palazzo sembrava una catapecchia,all'interno era totalmente il contrario.Rosso e nero si incontravano ovunque,dai divanetti in pelle con cuscini di piuma,alle pareti,le tende,i tappetti,era un tutto incontrarsi di quei due colori.Nonostante la stanza non fosse molto luminosa,Selene vide almeno una decina di persone sedute a dei tavolini,alcune conversavano tra loro,altre bevevano in solitudine,ma tutte appena la videro entrare,assunsero un'atteggiamento un po' equivoco. << Oh Javis,ne hai portata una nuova? >> disse un uomo sulla quartina. << Oh ma è proprio piccola,non sarà ancora vergine? >> disse un altro. Selene chiamata in causa inizio ad urlare << LA MIA VERGINITA' NON E' AFFAR VOSTRO,SONO QUI PER MANGIARE E DORMIRE,STUPIDI PERVERTITI >> mentre urlava non si era nemmeno accorta che il cappuccio le era scivolato nuovamente giù,mostrando i suoi "particolari" capelli a tutti. Ora l'attenzione di quegli uomini era sui suoi capelli, di color rosso sangue,in contrasto con gli occhi grigi della ragazza.Quel rosso era così vivo,sembrava che qualcuno avesse sporcato con sangue ancora fresco i capelli della giovane,e nessuno aveva mai visto niente di simile.Quando Selene si accorse dei suoi capelli ormai alla mercede di tutti,sbuffò e si allontanò,tanto era inutile coprirsi.
<< Avanti su cara,te l'avevo detto che questo non era un posto per ragazze come te! >> cercò di discolparsi Javis,ma Selene non lo ascoltava continuava diritto verso quella che le sembrava una cucina. << CHE DIAMINE E' QUESTO POSTO? >> Urlò poi.
<< un bordello >> rispose un ragazzo,come se fosse la cosa più naturale del mondo.

<< EEEEEH? >> Selene era sconvolta non solo per la nuova scoperta ma anche perché quel ragazzo che aveva parlato,aveva dei lunghi capelli biondi, e tatuaggi ovunque,specialmente sul petto nudo. 
<< Oh mio dio,mio padre lo diceva che sarei finita in un bordello prima o poi >> disse Selene con le lacrime agli occhi, "ecco la sfortuna che torna" pensò la ragazza. 
<< Comunque,cara,lui è Alpha,il barista e cuoco,detto Al, Al lei è Selene,la senza tetto,ed sarà nostra ospite per sta sera! >> disse tutto felice Javis, sedendosi su uno sgabbello. 
<< Solo Selene? >> chiese Al stizzito,pulendo un bicchiere già pulito. 
<< No, mi chiamo Selene C. Vorsen,e tu solo Alpha? >> disse Selene infastidita dall'atteggiamento di quel tipo. 
<< Stupida barbona,Alpha è il mio soprannome,non direi mai il mio vero nome ad una come te >> rispose il ragazzo non guardando nemmno Selene negli occhi. 
<< Io ti ammazzo >> urlò Selene,saltando addosso a Al. 

 Dopo vari minuti,Javis con la parrucca che gli cadeva sulla spalla era riuscito a separare i due. 
<< Ragazzi,calmatevi,e tu Selene non stavi morendo di fame? >> disse Javis tenendo da una parte Selene,e dall'altra un sanguinante Al. 

<< IO NON MANGIO NIENTE CUCINATO DA LUI >> urlava la ragazza,però aveva davvero fame. 

<< Io non so cucinare,quindi ARRANGIATI >> disse Javis,per poi far segno a Al di iniziare a cucinare. 
<< IO NON CUCINO PER LEI! >> rispose Al,tentando di graffiare Selene. 
<< I SOLDI TI SERVONO PIU' DELL'ORGOGLIO,PEZZENTE! >> ora a scoppiare era stato Javis,ma almeno era tornata la calma.
<< Cosa ti cucino,barbona? >>chiese Al,sistemandosi un inesistente maglietta.
<< Mmh cosa hai cucina? >> chiese Selene. 
<< Cibo,no? >> rispose i ragazzo mettendosi le mani nei lunghi capelli.
<< Quello andrà bene,non ho preferenze,muoviti pezzente! >> disse Selene con un misto di soddisfazione.e superiorità.
<< Spero che anche tu lavorerai qui un giorno >> disse a bassa voce Al,ormai tutto preso dal lavoro.

Dopo aver mangiato tutto quello che le mettevano davanti,Selene sazia aveva solo voglia di dormire in un letto comodo.
<< Dove sono le camere? >> chiese tutta contenta,mentre ripuliva l'ennesimo piatto. 
<< al secondo piano,bussa e vedi quale è aperta >> disse il barista ancora sconcertato da quanto mangiasse quella piccoletta
Selene disse un veloce "Buona notte,vi pago domani" e poi corse verso le scale,sorridente e sazia.
<< Dio santo mangia più di quello là >> disse Javis indicando il soffitto.
<< Non nominare quel ragazzo,potrebbe sentirti e venire qui >> disse Al rabbrividendo al sol pensiero. 

Nel frattempo Selene,iniziò a vagare per il secondo piano cercando una stanza libera,i suoi unici averi erano una valigia con pochi vestiti,e un enorme ombrello,nero con dettagli rossi,dopo la quinta porta chiusa a chiave,Selene iniziava a perdere la speranza, quando da una stanza uscirono una ragazza bellissima,con i capelli neri e lunghi,e gli occhi castani,ed un ragazzo. Selene si fermò a guardarlo, aveva dei capelli così biondi da sembrare bianchi e dei bellissimi occhi verdi,penetranti e profondi,la carnagione chiara era in completo contrasto con i vestiti neri,aveva una sigaretta tra le labbra rosse e piene,e ad occhio e croce aveva diciotto,o diciannove anni.Aveva i capelli in disordine come i vestiti,e si poteva facilmente capire cosa avesse fatto con quella ragazza.Il ragazzo si tolse la sigaretta da bocca,e con il sorriso più innocente del mondo,si sporse verso Selene e disse << Buona sera signorina,mi chiamo Allen,e vorrei sapere quanto prende a botta. >> "Toh oggi la sfortuna è con me" pensò Selene. 


 

TO BE CONTINUED (MAYBE D:) 

L'autrice parla (e nessuno ascoltò)

Saaalve a te,straniero che hai letto questa storia,voglio ringraziarti dal profondo del mio cuore,solo perché hai letto fin qui.Ti abbraccerei se tu fossi qui con me *ABBRACCIA PC* Allora devi sapere che ho pensato a questa storia un miliardo di volte,non sapendo se scriverla o no,ma alla fine eccola qua,ci ho (detto senza esagerare) buttato il sangue,è la mia piccola creatura e le voglio tanto bene *culla la storia come una madre*.Spero ti sia piaciuta,ora non c'è la faccio più a scrivere,ho il cervello fuso D: Ti dirò di più la prossima volta.Grazie ancora!

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Reo