-Mike! Mike aspetta!- Mi voltai pur sapendo che a chiamarmi era stato James.
-Ehi Jay!- esclamai contento.
-Mike, ho una notizia strabiliante! - lo guardai con aria confusa, in effetti non capivo proprio cosa stesse dicendo.
-Hai presente quel locale di cui t'avevo parlato?- Lo osservai già immaginando la conclusione del discorso -

Bhe?- chiesi.
-C'ha proposto di suonarvi venerdì sera, dopo il tramonto.

Ci saranno alcuni critici importanti!-
-Guarda non lo so Jay..-
- Dai amico! Non puoi tirarti indietro proprio ora. Questa è la nostra occasione di sfondare! Se non ora, quando? - m'interruppe guardandomi con occhi emozionati e sognanti. Sentiì il peso della sua mano sulla mia spalla e sorrisi- E va bene amico..- -Grazie Mike! Sei un grande. Stasera da me alle 6 ci sono le prove generali. Vedi di non tardare!- e senza darmi il tempo di ribattere, lo vidi allontanarsi nel corridoio mentre la sua solita camicia nera e la sua camminata da modello a detta delle ragazze''irresistibile'', si mischiò alla massa e in meno di

qualche secondo lo persi di vista.
Sospirai e in quel momento suonò la campanella. -

Maledizione!- bisbigliai. Rischiavo di arrivare tardi alla lezione e sapevo bene che la Brooks non mi sopportava e così decisi di saltare l'ultima ora della giornata e salito in macchina, m'avviai alla spiaggia.
Amavo riflettere in silenzio accompagnato solo dal leggero e continuo incontro tra le onde e gli scogli, come amanti costretti ad incontarsi e ad allontanarsi con immenso dolore. Sorrisi togliendomi una ciocca di capelli che il vento impetuoso non esitava a rimuovere, dispettoso, da dietro l'orecchio.
Respirai profondamente osservando l'orizzonte.Non sapevo cosa stavo cercando, una nave o solo qualche speranza rinchiusa in una bottiglia di vetro, alla ricerca di qualcuno da salvare o forse solo un ricordo stupido.
Presi la chitarra e cominciai a strimpellare qualche motivetto creato con mio padre qaund'ero piccolo. Mi mancava.-You can't change my life... na..naa.nananaa-canticchiai continuando a suonare.
-Mike!- una voce femminile ricchiamò la mia attenzione e voltandomi la vidi: bionda, alta, occhi turchesi e un fisico, bhe un fisico da urlo.-Ciao Eve! Come stai? - Sorrisi alzandomi e avviandomi verso di lei per poi abbracciarla-Come mai da queste parti? Non dovresti essere a scuola?-
-E' la stessa domanda che potrei fare a te- sorrise ammiccando-Carina la canzone che stavi cantando- mi sorrise prendendomi per mano.-Stasera vieni con noi?-
-Dove?-
-Al LightNight's. Ci sono tutti.- sussurrò facendomi gli occhi dolci.
-Non so Eve- bisbigliai-Oggi probabilmente non posso- sorrisi lievemente guardandola e scostando i capelli biondi dagli occhi, rimasi lì ad osservarla in cerca di qualche minima imperfezione, ma nulla. Pensai ironicamente mentre venivo rapito dall'intensità del colore dei suoi occhi.
-Senti Eve- distaccai lo sguardo dal suo viso- Venerdì la nostra Band suonerà al P3, potresti venire se ti va, a me personalmente farebbe molto piacere.-
-Vedrò cosa posso fare- rispose con un sorriso ironico. E fu allora che l'attirai a me in un appassionato bacio, dove le nostre bocche s'unirono diventando una cosa sola e le mani cercavano speranzose un appiglio...