The last of September

L'estate è venuta e se n'è andata.

Alla vista di quelle parole subito i suoi occhi slittarono più in basso, dove l'inchiostro era sbavato.

Era stata una lacrima.

Forse nessuno l'avrebbe mai sospettato, ma quelle parole, scritte lì, su quel semplice pezzo di carta, avevano il potere di fargli vedere annebbiato, di rendere lui terribilmente triste e allo stesso tempo il suo cuore pesante di emozioni.

Aveva sempre pronunciato belle parole, aveva sempre guardato gli altri sorridere alle sue storie, ma mai aveva sentito così qualcosa.

Eppure, quando erano quelle le parole da dire, anche i suoi amici si rinchiudevano in un religioso silenzio, come in segno di rispetto. Tutto il loro ridere e scherzare svaniva.

Scosse la testa.

Dopotutto pronunciarle faceva solo parte del suo mestiere, non doveva reagire così.

Ma anche se lo sapeva, ancora più pesante era la certezza che quella sera, pronunciando quelle sillabe, avrebbe pianto di nuovo.

Qualcuno avrebbe detto che stava fingendo.

Nessuno avrebbe pianto con lui.

Molti non se ne sarebbero neanche accorti.

Un fulmine, la pioggia battente sul vetro.

Appoggiò la testa sul finestrino, mentre ripiegava quel pezzo di carta che portava con sé da circa un mese.

Socchiuse gli occhi, quello era l'ultimo momento in cui avrebbe potuto davvero dormire.

Quello era l'ultimo momento in cui avrebbe potuto, da solo, rifugiarsi nell'oscurità.

L'attimo prima di dover uscire dal suo nascondiglio e guardare la luce abbagliante del sole senza poter chiudere più gli occhi.

Almeno non prima che passasse un altro anno.

Perché quello era l'ultimo giorno di settembre.

_________________________Authoress' words

Ehm... Salve! Sono molto imbarazzata all'idea di pubblicare questa cosa. Il motivo? Io sono abituata a scrivere fan fiction su personaggi inventati. L'idea di scrivere di una persona esistente che non conosco mi spaventa perché io non posso neanche lontanamente pretendere di sapere cosa c'è nel cervello di qualcuno, quindi, teoricamente, non dovrei farlo neanche con Billie Joe.

Per questo perdonatemi, ma i pensieri che gli ho fatto esprimere e le emozioni che gli ho fatto provare in realtà sarebbero più mie che sue.

Ho preso coraggio a pubblicare solo dopo aver letto qualche storiella qua e là e dopo aver realizzato che ci sono certi autori che non si fanno minimanente lo scrupolo. Insomma, ho letto di tutto! Ho letto cose assurde! E ora ho un trauma! Ah!

Ahahahah! A parte gli scherzi, vi lascio qua. E scusatemi ancora per questo sclero.

Ah! Prima che mi dimentichi: questa storia è stata scritta il 30 settembre mattina.

Any