Never too Late - La dolce essenza di un Fiore di Ciliegio
[Capitolo Uno]
Lo cercavo, lo cercavo sempre, anche quando sapevo benissimo che non l’avrei trovato.
Camminavo a fianco dei miei compagni di team, pensando a quanto non avrei avuto il diritto di farlo, sarei dovuta essere sbattuta in gattabuia per quello che stavo combinando.
Rallentai dal dolore che mi prese al petto, rimanendo dietro al gruppo.
Fanno male i sensi di colpa, vero Sakura?
Se Naruto avesse saputo tutto, non mi avrebbe mai perdonata, lui che ce la metteva tutta per illuminare le mie giornate, da sempre.
Quei ragazzi, Naruto, Ino, Hinata e persino Sai, avevano alleviato almeno un po’ quella maledetta solitudine che avevo iniziato a cogliere da quella notte.
E da allora, la notte per me è sempre stata troppo silenziosa, troppo buia, troppo fredda, in quel quieto vivere sterile, piatto e statico che avevo creato attorno a me, per convincermi che sarebbe tornato tutto come prima.
Una strana sensazione mi pervase, mi sentivo osservata, spiata…
Guardai dietro di me, ma vidi solo una gran folla che camminava nella mia direzione, Konoha era bellissima per la festa della fioritura dei Sakura, fin da quando ero una bambina adoravo avere lo stesso nome di quei meravigliosi fiori, ma ora non ero nemmeno più degna di portare lo stesso nome di qualcosa di così candido e puro.
La folla avanzava senza sosta, ogni persona aveva un kimono diverso, vi era un mare di colori che scorreva per la città, quella città che amavo e servivo con tutta me stessa.
Mi guardai ancora attorno, lievemente agitata, non ne capivo il motivo, ma qualcosa mi faceva rimanere allerta, sospirai pronta a raggiungere il resto del gruppo, che oramai stava per svoltare l’angolo, quando il mio sguardo andò a posarsi su due occhi che conoscevo fin troppo bene.
Non poteva essere vero, lui non poteva essere davvero li, era impossibile.
Attraversai la strada piena di persone, urtando chiunque mi sbarrava il cammino, attratta da quegli occhi color del sangue che mi osservavano senza espressione.
Un gruppo di ragazzi mi passò davanti coprendomi l’entrata del vicolo in cui, lui era sparito.
«Maledizione» mormorai a denti stretti.
Li sorpassai veloce, alterata per aver interrotto quel “contatto”, entrai nel viottolo senza pensarci due volte, come se stessi fuggendo da qualcuno.
Mi fermai affannata, cercando di riprendere coscienza di me e di cosa stessi per fare, lui non c’era più, o forse non c’era mai stato, stavo impazzendo?
A farmi compagnia vi erano solo il mio cuore logorato e la penombra che mi accarezzava la pelle.
Note dell’autrice: Salve a tutti!!! Non so come, ho ritrovato il foglio in cui avevo buttato giù questo capitolo, l’avevo scritto in vacanza studio, prima di dormire!!! XD
Spero tanto vi sia piaciuto, posterò presto il prossimo chappy, che devo solo sistemare!!!
Magari fatemi sapere che ne pensate, ogni consiglio è ben accetto!!!
Grazieeee!!!
Un abbraccio!!!
La vostra Ayame-chan!!! <3