04/10/2012
1 recensioniNon è Così Che Si Fa
A fine giugno, il regno di Mera Mera era caldo, troppo caldo. Soprattutto per chi, come lui, non vi era abituato.Aveva preso una pausa dai suoi numerosi impegni e, sotto consiglio della madre si era deciso a fare una vacanza. Una volta arrivato nel regno si era recato a salutare i regnanti, come da protocollo, poi era andato per qualche ora alle terme e infine in paese.
Seduto su una panchina, l’uomo col cappello guardava distratto i bambini che giocavano lì vicino, finché un piccolo gruppo non attirò la sua attenzione. Il gruppetto era composto da cinque bambini di dieci anni circa che giocavano a rincorrersi e a lanciarsi la palla. Il maggiore, quello con i capelli castani, aveva i mano una pistola giocattolo e si fingeva un poliziotto che doveva catturare i ladri.
“BUM! Prendi questo ladro!” e l’altro cadeva a terra sotto le risate dei compagni.
Shade si avvicinò e parlò: “Non è così che si fa…” Il gruppetto lo guardò stupito ma dopo un po’ il più grande si avvicinò guardandolo con aria di chi la sa lunga. “Ah no? E come allora?” Il cobalto sorrise, soddisfatto di aver attirato la loro attenzione e diede giacca e cappello a una bambina che l’aveva seguito, sussurrandogli un “me li tieni per favore?” al quale lei rispose con un timido accenno del capo.
L’uomo si mise di fronte al bambino e gli disse “Sparami”
“BUM.”
Shade fece due giravolte e cadde a terra dicendo “ Dite alla mia principessa che l’ho sempre amata!”
“Bella morte amico!” e i bimbi presero a saltargli sulla pancia, ma dovettero andarsene perché richiamati dalle loro madri.
Il cobalto restò solo con il moro.
“Chi è la principessa che ami?”
Il più grande gli fece l’occhiolino. “È un segreto.” E seguì con lo sguardo il bimbo che tornava dalla madre.
“Ehi bambino!”
Il piccolo si girò a guardare stupito il suo interlocutore.
“Vuoi davvero sapere come si chiama la mia principessa?”
“Si!!”
Shade rise. “Il suo nome è…”
Tom, così si chiamava il piccolo, non seppe mai quel nome. Il rombo di un motore lo aveva assordato e dopo che la macchina era passata, l’uomo non c’era più. Era tornato ai suoi passi.
Non avrebbe mai saputo il nome della misteriosa principessa che aveva conquistato il cuore del suo improvvisato compagno di gioco.
Ma una cosa lo sapeva.
“Sei molto fortunata principessa…Davvero.”
*Si nasconde impaurita dietro ad un muro di nokia 3310*
(Che cos’hai contro quei poveri cellulari?!?!!? NdChiara)
(WAAAAA!!!!! Il demoniooo!!! Ndme)
Oggi ho fatto raggiungere a Chiara il livello massimo di “arrabbiatura”!!! *sorride ebete mentre dietro di lei la cugina elabora piani per ucciderla*
Tralasciando mia cugina.. mi dispiace tantooo!!
È da una vita che non aggiorno, però però però!!! (C’è anche un però?!?! Ndlettore di turno) (No ce ne sono 3! ù.ù ndme) ho due validissimi motivi!! ù.ù
1.Per “Un Milione di Ragioni per Amarti” sto creando qualcosa di spettacolare! Ho interrogato praticamente tutti i ragazzi e le ragazze d’Italia sulla cosa che amano di più fare con il proprio fratello/sorella! (Mio fratello ha risposto lanciarmi i giocattoli!! *^* )
2.Per la long-fic sto cercando il documento in tutti i computer di casa! ^.^” Avevo scritto un capitolo bellissimo (e l’aveva detto mia cugina che fa il quarto anno di università di lettere! ù.ù) ma non lo trovo più! Inoltre con la scuola il tempo per scrivere qualcos adi lungo (e deente) è pochissimo!!!
Bene ora che ho finito di giustificarmi sparisco! *scompare dietro la nuvoletta di fumo*
Selena Vargas_Carriedo Ps. Ecco il disegno che ho scelto per il capitolo: http://img651.imageshack.us/img651/241/sam0616a.jpg