Serie TV > Person of interest
Segui la storia  |       
Autore: Bale    06/10/2012    0 recensioni
[PERSON OF INTEREST]
A volte il passato, inesorabilmente, ritorna...
SPOILER PRIMA STAGIONE
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO II
 

La porta si aprì con un leggero click. Reese entrò senza fare troppi complimenti.

Si trovava in un appartamento vuoto, disabitato da anni. Era stato Finch a procurarglielo per l’occasione.

Senza guardarsi troppo intorno si diresse verso la finestra di quello che un tempo doveva essere stato il soggiorno.

Le ipotesi di Finch si rivelarono subito esatte: la vista era perfetta. John riusciva a vedere chiaramente il soggiorno, buona parte della cucina e l’ingresso dell’appartamento di Jessica.

All’improvviso i ricordi lo assalirono.

Era il 2001 e lui entrava per la prima volta in quella casa trascinato da una donna bionda.

Si frequentavano da poco, ma sembravano uniti da sempre.

Lei sorrideva, lui si sentiva felice.

-Non dovevi andare da tua madre questo week-end?-

-Le ho detto che sarei rimasta a studiare con la mia amica Megan-

-Quindi io sarei Megan?-

Le risate riempivano la casa. Erano innamorati.

John scosse la testa e si impose di ritornare al presente.

L’appartamento sembrava vuoto, Jessica non si vedeva da nessuna parte. Decise di telefonare a Finch per saperne di più.

-Nessun problema con la serratura, immagino-   esordì la sua voce al telefono.

-Esatto. Mi sono già appostato-

Era raro, per John Reese, sentirsi a disagio. Eppure quella situazione lo rendeva tanto eccitato, quanto nervoso. In alcuni momenti si sentiva addirittura imbarazzato.

-Vedi qualcosa?-

-La casa sembra vuota-    rispose infilando gli occhi nel binocolo.

-Strano! Ha il turno in ospedale tra mezz’ora-

-Magari è già usci…-

Le parole gli si fermarono in gola, il binocolo gli scivolò dalle mani.

Finch sentì soltanto un tonfo sordo, ma tacque. Riusciva facilmente ad immaginare ciò che stava succedendo.

Jessica era apparsa, probabilmente dalla camera da letto.

Sembrava una donna normalissima, una delle tante che la mattina si svegliano presto, sorseggiano caffè e se ne vanno dritte a lavoro.

Agli occhi di John, però, quella donna non aveva assolutamente nulla di normale. Era la donna più bella che avesse mai visto, era la donna di cui era stato sempre innamorato. Gli parve del tutto inutile domandarsi se lo fosse ancora, visto l’effetto che gli aveva fatto vederla da lontano, attraverso i vetri della finestra della cucina.

Jessica sembrava calma, tranquilla. Andò dritta in cucina e afferrò la sua tazza.

Era sempre quella, sempre la stessa. La tazza azzurra con le nuvolette bianche, la sua preferita.

Quanti anni erano passati? Dio mio, troppi!

-Tutto bene, signor Reese?-    chiese Finch dopo quella che era parsa un’eternità.

John deglutì a fatica, poi rispose:

-E’ in casa. Sta bevendo il suo caffè-

Il suo tono era indecifrabile. Finch si richiuse nel suo silenzio.

John inforcò nuovamente il binocolo. Ora la vedeva più vicina. Sembrava addirittura più bella.

Finì il suo caffè, prese la borsa ed uscì di corsa dal suo appartamento.

Reese la vide arrivare alla fermata dell’autobus e prendere il numero 52 per l’ospedale.

Rimase lì, immobile. Incredulo, innamorato.

-Cosa hai intenzione di fare, Reese?-

-In ospedale sarà al sicuro. Credo che entrerò nel suo appartamento a dare un’occhiata-

-Bene-

L’imbarazzo di entrambi era palpabile.

-Comunque ho clonato il suo cellulare. Potremo ascoltare le sue conversazioni e leggere i suoi messaggi-

John lasciò scivolare il binocolo nel borsone nero ai suoi piedi, poi lasciò il suo nascondiglio.

Mentre attraversava la strada sentì le sue viscere contorcersi.

Stava per ritornare, dopo anni, nell’unico posto dove era mai stato felice. Questa volta, però, era tutto diverso, tutto cambiato.

Avrebbe scavato nella vita della donna che aveva amato e che ancora amava. Avrebbe fatto qualcosa di spregevole, ma lo avrebbe fatto per il suo bene.

Un brivido gli attraversò la schiena. Per un attimo ebbe paura di ciò che avrebbe potuto scoprire.

-John, posso chiederti una cosa?-

Ancora dopo una lunga pausa, la voce di Finch tornò a riempire le orecchie del suo socio.

-Cosa vuoi sapere?-    rispose lui, mentre tentava di forzare la porta dell’appartamento di Jessica.

-Non abbiamo la certezza che sia lei ad essere in pericolo. Sai che la macchina a volte fornisce il numero della vittima, altre volte quello del carnefice…-

-Mi stai chiedendo se Jessica è capace di fare del male a qualcuno?-

-Il suo lavoro è quello di salvare vite, ma…sì, è proprio quello che ti sto chiedendo-

Ci fu una lunga pausa. Harold si chiese se John avesse sentito la sua domanda.

Poi, finalmente, la risposta giunse:

-Non lo so Finch, non posso darti una risposta. Non la conosco abbastanza, non più-

Una lacrima scese sul volto dell’imperturbabile signor Reese. Lui non l’asciugò, la lasciò andare.

Sospirò per farsi coraggio, poi entrò nell’appartamento richiudendosi la porta alle spalle.

Stava per fare un tuffo nel passato.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Person of interest / Vai alla pagina dell'autore: Bale