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Autore: CharlotteMcCartney    06/10/2012    3 recensioni
Scrivo per sfogarmi, scrivo per stare meglio, scrivo perché elimino ogni preoccupazione della mia testa e questa è una storia, una mia realtà. Non prendetela come una cosa inventata, grazie. Spero entrerete a darci un'occhiata. :)
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.


Quella ragazza era capace di ribaltare il mondo con le sue fottutissime idee. Era fantastica per un certo verso. Riusciva addirittura a far cambiare idea alle altre persone, ma la sua non la riusciva a ribaltare. Lei era nata solo per gli altri. Una ragazza con un cuore grande, se la incontri, non fartela scappare.
Purtroppo tutti i suoi amici la iniziavano a scartare perché era troppo grande, era troppo splendida per frequentare quella gente e lei, di problemi, non se ne creava: le andava bene così.
Lei, in fondo, non aveva bisogno di nessuno.
Aveva bisogno solo di lei stessa.
Trascorreva le giornate al computer, per uno scopo importante che non prevedeva un ragazzo.
Scriveva.
Amava scrivere, amava rileggere le cose vecchie.
Quello che doveva fare era solo scaricare tutti i problemi e i pensieri che correvano nella sua testolina.
Il suo pensiero contava molto: lei aveva ragione in tutto, lei riusciva ad imbrogliare le persone con le loro stesse parole. Lei era davvero unica.
 
‘Amati Amy, tu sei fantastica.’ – le ripeteva il suo migliore amico, ma lei non ci credeva.
Lui non era più lo stesso, lui era cambiato, proprio come lei.
‘Smettila Alan, chiudi la bocca.’
‘Che ti prende? Sto cercando di essere carino con te, visti i tuoi fiaschi nel tema di italiano.’ – rispose lui.
Lei ribadì un: ‘Non sono affatto fiaschi. Una A ti sembra un fiasco? Parliamo della tua F-.’
‘Stai zitta, cogliona.’
 
Lo guardò male, poi se ne andò via, da quello che invece doveva farla stare bene con un semplice abbraccio.
Si ripeteva ogni giorno che l’amicizia non esisteva, che l’amore era solo una perdita di tempo e che tutto il resto del mondo faceva schifo.
Lei ce l’aveva con il mondo e, aveva ragione.
 
Nessuno è perfetto. La perfezione non esiste.
‘Ahahahah, guardate chi sta arrivando ragazze: la depressione in persona. Non sarai mai perfetta quanto me, io sono FA-VO-LO-SA, ok?’ – le urlava sempre contro Alison, quella che un tempo era la sua migliore amica.
‘Ok, sei schifosamente FA-VO-LO-SA. Ci si vede al cimitero.’ – le diceva, e lei ci rimaneva di sasso.
 
A cosa serve vivere se un giorno tutti noi non ci saremo più? Non ha senso farsi una bella vita se poi bisogna abbandonarla magari sul più bello, magari mentre stai facendo l’amore con la persona che ami più di chiunque altro o magari mentre stai mettendo al mondo la creaturina che per ben 9 mesi cresceva nella tua pancia. Non ha senso tutto questo. La vita di Amy non aveva senso, e lei lo sapeva.
 
Tornava a scuola e correva subito al computer con l’intenzione di mettersi a scrivere.
 

Lei la mamma non l’aveva.
Lei il papà non l’aveva.
Lei viveva con la nonna.

 
Tutto era più ‘facile/difficile’. Le serviva qualcuno con cui sfogarsi.. ormai la nonna era abbastanza anziana e non poteva mettersi a sentire tutte le cose assurde che Amy aveva da raccontare ogni giorno.
I suoi migliori amici avevano cambiato strada, l’avevano abbandonata sul più bello.
 
Non aveva mai avuto un ragazzo. Ma non che lei non lo volesse.. erano loro che non la volevano.
Dicevano che era una ragazza troppo ‘strana’, una specie di maschiaccio. Ma in realtà Amy era tutt’altro che un maschiaccio. Sì, lei era più donna di tutte le altre ragazze del College messe insieme.
Si diceva questo sul suo conto nella scuola: ‘Lei è una pazza. Ho saputo che una volta ha trovato un cane morto in strada e se l’è portato a casa dentro una busta di plastica.. stai lontana da lei: è una psicopatica.’
Lei le aveva sentite e con disinvoltura le rispose a dovere.
 
‘La psicopatica ritiene invece di aver trovato un cane ferito in strada, davanti casa sua e, delicatamente, l’ha preso e l’ha portato dal veterinario. Oggi, quel cane, è vivo e abita da lei.’
 
Le cose che giravano su di lei in quel College facevano paura.
Tutte cose false che però non venivano mai smentite.
Lei, nonostante tutto, doveva sentirsi dire tutte quelle cose che le facevano male al cuore.
 
‘Perché fai questo a te stessa?’ – le diceva prima il suo migliore amico.
‘Non ti interessa, sei solo curioso.’ – rispondeva, ed era la pura verità.




Scrittrice.

Bellezze, eccomi qui :)
Una 'storia' nuova.
Ho iniziato a scrivere perché ne avevo bisogno e 
mi è uscito questo.
So che non è la cosa più bella del mondo,
ma non posso farci niente.. apprezzate u.u
Volevo solo ricordarvi di non prendere questa come
una storia inventata ma come un pezzo della mia vita
..
grazie. :)
Mi raccomando, recensite! :*
Charli. 

  
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