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Autore: Gwen Kurosawa    07/10/2012    4 recensioni
Questa storia partecipa alla challenge "Kotonaru" indetto da Gwen Kurosawa a Papermoon.
Ok, come avete capito, ho indetto una challenge e questa storia serve come esempio...se volete informazioni sulla challenge, le troverete nelle note finali della mia storia.
La storia ha come protagonista Kenny in una normalissima scuola e si racconta un breve momento della sua giornata.
{Kenny, Zoey, Lucinda} {Shootdownshipping, Penguinshipping appena accennata}
Dalla storia:
Appena uscì, la quindicenne posò la mano sulla fronte, sulla quale si erano posate le labbra del ragazzo amato.
“Anche se Lucinda dovesse farti emarginare…” cominciò a pensare, mentre le sue gote assumevano un colorito appena rosso.
“Io ti starò sempre accanto, Kenny…”
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kenny, Lucinda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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I’ll always be by your side, Kenny.
 
Kenny aveva iniziato il suo secondo anno scolastico al Magistrale, più precisamente, nel corso Scienze Umane, sebbene fosse molto più portato nelle materie scientifiche.
Era da tre settimane che era iniziata la scuola e lui si trovava seduto sul suo posto, con il viso completamente ricoperto di sangue.
Era una delle vittime predilette dal gruppo di bulli che c’era in quella scuola, che frequentavano un altro corso.
Era composto da tre ragazzi: Martes, che faceva parte del terzo anno; Giovia del quinto e Saturno, il leader, era al quarto.
Il rossiccio non sapeva difendersi, possedeva solo un po’ di forza nelle gambe, che gli permettevano di essere veloce nelle fughe.
Ma quella volta, non aveva funzionato.
-Va beh, quando arriva la professoressa, vado in infermeria…- sbuffò il quindicenne, prendendo dalla sua tasca un fazzoletto.
 
-Kenny!
 
Una voce molto familiare per lui lo chiamava.
Si chiamava Lucinda ed era l’amica d’infanzia di Kenny, e la ragazza di cui lui era innamorato.
La giovane era a conoscenza di ciò e sfruttava l’amico in base alle sue convenienze.
-Oi, dimmi, qualche problema?- chiese, incuriosito, il ragazzo, immaginando già cosa avrebbe domandato.
Quel giorno ci sarebbe stata l’interrogazione di Psicologia e la blu iniziava l’anno con un bel quattro: in estate, il rossiccio aveva scambiato i suoi brillanti voti con quelli scadenti di Lucinda, venendo rimandato in tre materie e superando gli esami in modo eccellente.
-Sai che oggi c’è l’interrogazione… puoi suggerirmi le cose?-
Prevedibile, pensò, che avrebbe chiesto una cosa simile.
-No… mi spiace, ho già sbagliato scambiando i miei voti per i tuoi…
-Ma perché? In cambio, ti darò un bacio… dai, sarà l’ultima volta!-.
Kenny si ostinava a rifiutare poiché Zoey, la sua compagna di banco, gli aveva esplicitamente detto che doveva abbandonare e dimenticare la ragazza dagli occhi color zaffiro e concentrarsi sulla sua carriera scolastica.
-Certo… chissà perché è sempre l’ultima volta!
Dopo quelle parole piene d’astio e rancore, gli occhi della giovane si riempirono di lacrimoni e, assumendo un’espressione da tenero orsacchiotto, cominciò a dire all’amico che sarebbe stata davvero l’ultima volta.
Il rossiccio acconsentì e ricevette, in cambio, un bacio sulla guancia da parte dell’amica.
Quando lei se ne andò, il quindicenne arrossì lievemente e si toccò la guancia destra.
-Non solo sei ridotto male, ma sembri anche un idiota con quell’espressione!
Il giovane sorrise: quella voce pungente l’avrebbe riconosciuta anche con centinaia di rumori che avessero coperto il suono.
-Non preoccuparti: appena verrà la professoressa, andrò in infermeria…- rispose tranquillamente Kenny, non preoccupandosi minimamente dell’espressione crucciata dell’amica dai capelli rossi.
-Ma quante volte dovrò dirtelo di dimenticare Lucinda? Lei non ti merita!- cominciò a rimproverarlo la quindicenne, preoccupata per l’amico.
La sua non era vera preoccupazione, ma gelosia: lei era innamorata del rossiccio ma, vedendo che lui era innamorato della sua migliore amica e come lei trattava il ragazzo, lo rimproverava spesso.
-Lo so, Zoey… ma, nonostante le innumerevoli ferite provocate…- cominciò a parlare il quindicenne, portando la sua mano all’altezza del petto, in cui stava il cuore.
-…Continuo ad amarla…
Il viso pieno di rancore dell’amica si sciolse in un sorriso appena sforzato: poteva anche pregare all’infinito, non ci avrebbe concluso nulla lo stesso.
-Comunque, ti conviene andare subito in infermeria… prima che muori dissanguato!- ridacchiò Zoey, mostrando un piccolo sorriso innocente all’amico.
Lui, per ricambiare, le diede un piccolo bacio sulla fronte; dopo di che, andò fuori per andare in infermeria.
Appena uscì, la quindicenne posò la mano sulla fronte, sulla quale si erano posate le labbra del ragazzo amato.
“Anche se Lucinda dovesse farti emarginare…” cominciò a pensare, mentre le sue gote assumevano un colorito appena rosso.
 

“Io ti starò sempre accanto, Kenny…”
 

Spazio Autrice:

-Sulle note di "Hurting for a Very Hurtful pain"-
Beh, come ho già detto, questa è una sorta d'esempio alla challenge che io stessa ho indetto su un mio forum.
Chiunque può partecipare, ovviamente,cliccando sull'immagine qui sotto.

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Bisogna avere una mente aperta per le shipping!
Non odiarle!-.-
Avvertitemi se c'è qualche errore!

Sayonara!

 

Gwen Kurosawa

   
 
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