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Autore: evilangel    07/10/2012    2 recensioni
[Magi - The Labyrinth of Magic]
[Accenni alla Alibaba*Aladdin.]
Ma lo strumento lo attirava come fa la morte con gli esseri umani. La consapevolezza che all’interno si nascondesse un essere magnifico, in grado di uccidere senza affrontarne le conseguenze, gli ricordava quanto fosse importante Aladdin in quella situazione, come suo compagno.
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Finalmente ho scritto qualcosa ;v;
Era da un po' che volevo farlo, e ho colto l'occasione dell'uscita del primo episodio.
Bho, non so davvero cosa dire. Ho aspettato davvero tanto per questo giorno C':
Grazie a tutti quelli che leggeranno ♥
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Ambientato nel l'8° capitolo del manga.
Però potete leggerlo anche così (?), non c'è molto spoiler .v.]


Quel desiderio di suonare il flauto al posto di Aladdin, la piccola allusione al fatto che potesse essere come quel bambino.
“Perché lui riesce a suonarlo tranquillamente e io no…?”
Che stupidata.
E l’ironia di come la lucentezza delle pareti differiva dal colorito del piccolo faceva quasi pena.
I lineamenti dolci del viso dormiente risaltavano alla luce della grotta, mentre Alibaba l’osservava seduto qualche passò più lontano.
Dopo aver sconfitto quelle cose, avrebbe dovuto essere lui a risplendere. Si accorse di quanto sembrasse stupido quel modo di pensare, non tutti quelli che vincono escono dalla guerra incolumi. Per questo si piange quando i soldati tornano dalla guerra, quando si preferisce essere feriti che morti.
Probabilmente doveva a quel bambino la sua sopravvivenza.
Osservò il flauto stretto nelle due mani, lasciando esaminare al cervello i tratti incisi sullo strumento. E se il nostro cervello è in grado di accumunare quello che vediamo a qualcosa di già visto, facendo riaffiorare immagini, scritte, quello non gli disse nulla.
Né la scrittura né il simbolo a pianta circolare.
Ma lo strumento lo attirava come fa la morte con gli esseri umani. La consapevolezza che all’interno si nascondesse un essere magnifico, in grado di uccidere senza affrontarne le conseguenze, gli ricordava quanto fosse importante Aladdin in quella situazione, come suo compagno.
Se quel mostro attaccava, sarebbero stati tutti troppo intimoriti per rispondere; se Alibaba lo faceva, ne avrebbe patito le conseguenze. Perché uno dei principi degli uomini è la vendetta. Mai sentito parlare di qualcuno che non prova rancore? Qualcuno di così buono da lasciar correre tutto?
Non avrebbe mai potuto concludere il settimo dungeon senza di lui, si sentì un po’ sprofondare quando pensò a quanto Aladdin fosse ingenuo, incapace di capire che inizialmente tutto era solo per soldi.
Perché se non avesse concluso il dungeon non avrebbe mai trovato il denaro per ripagare quel vecchio maiale, e sarebbe diventato uno schiavo.
Si appoggiò alla parete della grotta, osservando il bambino che dormiva, e gli parve che le occhiaie sotto agli occhi si stessero alleggerendo.
Era stremato perché aveva dovuto lottare contro quei mostri, aveva dovuto proteggere sia sé stesso che Alibaba. Sentì un barlume di gratitudine toccargli il petto e trasformare la linea delle labbra in un sorriso, mentre passava un mano sulla fronte di Aladdin, gli spostava i capelli scuri dagli occhi.
L’apparenza innocente, mentre dormiva, era così ingannevole, lo sapeva benissimo. Pur essendo un bambino, era molto più forte lui, ma non sapeva nemmeno se fosse davvero così piccolo.
Non ne sapeva nulla, dalla provenienza all’età.
Si sentì sprofondare un po’ di più al pensiero che nemmeno Aladdin sapesse qualcosa di lui, ma l’avesse aiutato ugualmente. Era davvero troppo ingenuo, ma sentiva di potersi fidare.
Dalla fiducia nascono amicizie, probabilmente Aladdin lo aveva visto come un amico dal momento in cui l’aveva salvato da quella pianta carnivora. O forse era solo troppo triste pensare che l’avesse fatto solo per dovere.
Poggiò il flauto accanto al ragazzetto, la voglia di svegliarlo per paura dei mostri accompagnata a quella crescente di raccontargli la propria vita.
E quando scorse da lontano il reggente della sua città, si sentì debole nel dipendere da un bambino, pur essendo quel bambino Aladdin.
“Quando si sarà ripreso potrò sistemare quei tizi.”
 

Avrebbero avuto tempo per conoscersi dopo.

 

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HO SCRITTO QUALCOSA SU MAGI.
 /fugge.
Questa Fic è abbastanza inutile, per quanto mi piacerebbe riceverne dei pareri ;v;
Prometto che la prossima volta scriverò qualcosa di più interessante. Magari una SinJar
Jafar è la Marilyn Monroe di Magi. AMIAMOLO.
I pensieri di Alibaba sono frasi tratte dal secondo volumetto del manga. Dovete assolutamente leggerlo se avete scoperto prima l’anime ;v;
Anche se la prima puntata è uscita solo oggi, quindi bho.
E mentre scrivevo mi sono resa conto di una cosa: la AliDDin (?). non. mi piace.
Aladdin è troppo piccino per lui, qualcuno mi aiuti ad accoppiarlo (?) çç
Alibaba è un pedofilo.
 
Un grazie a tutti quelli che hanno letto fino a qui .v.
Buona serata/giornata ♥
Deb’.
 

 
   
 
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