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Autore: _Daenerys Targaryen93_    08/10/2012    24 recensioni
Risa Koizumi, una ragazza alta 1,70 cm, è fidanzata con Atsushi Otani, di 1,56 cm.
I due sono molto legati, e si vogliono bene nonostante la differenza di altezza e i battibecchi quotidiani.
In questa storia vedremo i due storici 'All Hashin Kyojin' alle prese con la loro storia d'amore ... ma soprattutto con un grande ostacolo, che rischierà di mettere fine alla loro relazione.
Spero di avervi incuriosito .. Dopo 'Un'estate al mare' ho voluto scrivere in questo fandom un'altra storia, visto che amo questo manga/anime.
Buona lettura
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Otani! Sono … sorpresa!!!

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Risa Koizumi e Atsushi Otani erano due ragazzi di diciannove anni.
Da un anno si erano diplomati alle scuole superiori.
Otani si era iscritto all’università in quanto voleva diventare un maestro delle elementari, un allenatore di basket per i più piccoli per l’esattezza.
Risa invece lavorava part-time come cameriera di un ristorante ed intanto si impegnava per diventare un’arredatrice di interni.
Stavano insieme da un po’, ma ancora non avevano fatto il grande passo, ovvero non avevano avuto alcun rapporto intimo.
Perché?
Lei era spaventata , visto che Nobu le aveva detto che la prima volta si provava un gran dolore.
A lui sembrava una situazione strana e provava imbarazzo a mostrarsi come mamma l’aveva fatto alla ragazza che amava.
Così l’opzione di passare alla fase successiva veniva bocciata di continuo.
Ma a Risa non interessava, l’unica cosa che contava per lei era l’amore di lui.
L’amore fisico aveva poca rilevanza a suo parere.
Ma c’era chi non era d’accordo con lei, la sua amica Nobuko.
Più volte la bionda l’aveva sgridata per il fatto che era ancora vergine.
Risa ogni volta rispondeva sempre alla stessa maniera.
Facendo spallucce e dicendo che non era importante.

Seduta in un fastfood con Nobu e Chiharu, Koizumi stava mangiando delle patatine fritte.
Le adorava, soprattutto con tanto ketchup.
Ogni tanto sorseggiava la sua bibita e scriveva un messaggino ad Otani, impegnato con lo studio.
Nobu parlava con Chiharu, chiedendole come andasse la sua relazione con Suzuki.
Dopo un po’ Nobu si rivolse a Risa, facendole la stessa domanda.
Risa non rispose, continuando ciò che stava facendo.
Lesse un messaggio di Otani:
‘Non ce la faccio più .. non vedo l’ora di finire. Più tardi ti va di vederci? Ho una sorpresa per te!’.
A Risa le si illuminarono gli occhi, sorridendo come ebete.
Ormai il suo cervello aveva lasciato la sua postazione, accadeva sempre così quando pensava al suo ragazzo.
“Chissà che sorpresa è!”
<< Risa! >> urlò Nobu riportandola alla realtà,
<< Hmh??? Oh! Eh? ..Che .. che c’è? >>
<< Ci sei? Ti ho fatto una domanda? >>,
<< He, he, he! >> rise con faccia conigliettosa (XD che aggettivo strano) << Non ti stavo ascoltando scusa! >>
<< Me ne sono accorta! >> disse furiosa dandole un pugno in testa.
Risa si massaggiò la ‘zucca’ con una mano e con l’altra si asciugò una lacrima causata dal dolore.
<< Ma che fai? Che ho fatto di male? >>
<< Ti ho chiesto come va con Otani! >>
<< Molto bene … stasera ha una sorpresa per me .. >> sorrise felice.
Nobu la guardò stupita, poi sorrise a sua volta, in modo malizioso e malefico allo stesso tempo.
Risa sussultò, sapeva che quello sguardo non avrebbe portato a nulla di buono.
<< Che .. che c’è? >>,
<< E tu? Che ne dici di fargli una bella sorpresa? >> rise Nobu,
<< Non ho nulla in mente … qualche idea? >>.
Chiharu scosse la testa, Nobu incrociò le braccia:
<< Io ho un’idea … ma serve un letto e della biancheria di pizzo … >> rise << forse anche un paio di manette! >>.
Risa alzò un sopracciglio, dicendo di non aver capito.
Nobu si infuriò:
<< MA SEI IMBECILLE?? CHE SORPRESA POTREBBE MAI ESSERE? >>
Risa finalmente capì ed arrossì:
<< Intendi del sesso Nobu??? >>
<< NO! IL LATTE CON I BISCOTTINI … MI PARE OVVIO! >>.
Risa abbassò la testa rossa in viso ed iniziò a giocherellare con il peluche a forma di coniglietto appeso al suo cellulare.
<< Nobu .. ma noi non .. non facciamo quelle cose! >>
<< Ancora niente? L’amore è importante .. ma è come il fuoco. Per mantenersi vivo il fuoco deve essere alimentato con della legna, così l’amore deve essere alimentato dalla passione! Cavolo, ma che fate quando rimanete soli? Giocate con i dinosauri di plastica??? >>
<< No, lui non ha i dinosauri di plastica .. >> rispose Risa mentre rifletteva << Ascoltiamo le canzoni di Umibozu, parliamo, ogni tanto ci scambiamo un bacio .. cose così .. >>.
Nobu fece per strapparsi i capelli, arrabbiata.
Sbatté i pugni sul tavolo, molte persone nel fastfood si voltarono per guardarla, così Chiharu tentava in tutti i modi di tranquillizzarla.
Quando Nobu urlò un ‘Cosa avete da guardare’, tutti gli spettatori occasionali si voltarono intimiditi tornando a mangiare come se niente fosse.
<< Tu .. mi fai saltare i nervi! Hai intenzione di rimanere vergine a vita?? >>
<< Ma ho paura .. >> piagnucolò Risa << E poi non è solo colpa mia .. >>
<< E’ perché Otani è un emerito imbecille! >>
<< Calmati, Nobu! Non agitarti, non è il caso! >> le sorrise Chiharu, trattenendo Nobu per paura che la bionda potesse scagliarsi contro Risa.
<< Il fatto è che non riesco ad immaginare me ed Otani .. così .. >> arrossì, poi fissando Nobu negli occhi tremò,
<< Sssh! Avete cinque anni??? Persino ragazzi più giovani di voi sono più esperti .. di che cavolo avete paura? >> sibilò Nobuko,
Risa appoggiò la testa sul tavolo sospirando:
<< Che faccia male .. io sono intollerante al dolore .. sono così fragile … >>
<< PIANTALA COL DRAMMA! NON MI INCANTI! >>.
Risa sbuffò, mormorando un ‘antipatica’.
La bionda prese il cellulare e con grande sorpresa delle due ragazze chiamò Nakao e gli disse parole che Risa non avrebbe mai voluto sentirle dire.
<< Ascolta, Nakauccio! Io questi due non li sopporto più! Fai qualcosa convinci Otani .. digli che Risa è stressata dal lavoro e che lui potrebbe aiutarla … >>
<< NOBU!!! MA CHE DICI??? >> urlò Risa cercando di strapparle l’apparecchio telefonico,
<< Zitta tu! Sitz! >> ringhiò, Risa obbedì << Ne ho le scatole piene, persino Chiharu e Suzuki sono stati insieme … e sappiamo tutti quanto Chiharu sia timida. >>
<< Mi domando, perché ti impegni tanto? Dopotutto non sono affari tuoi .. non ti arrabbiare! >> esclamò Chiharu alzando le mani,
<< Perché mi danno sui nervi questi due .. Nakao ci sei ancora??? Bene … Mi raccomando! Convinci Otani con qualsiasi mezzo se serve … conto su di te .. io cerco di convincere questa testa di rapa marcia! Ciao .. si .. si anche io ti amo tanto … Ciao … >>.
Mise giù, Risa la fissò a bocca aperta.
Nobu fece una risata malefica.
La rossa avvertì dei brividi lungo la spina dorsale …
Quando Nobu faceva così la spaventava sul serio.
<< Ora .. non avete più scampo. Ci penseremo io e Nakao. >> si rivolse poi a Chiharu << Ci aiuterete anche tu e Suzuki, vero? >>
<< Eh? Ehm .. si! >> rispose questa.
Risa si passò una mano sul volto esasperata,
<< Cospiratrici .. questo è ammutinamento! >>.

Chino sul tavolino della sua stanza , un concentratissimo Otani stava studiando faticosamente, stringendo ogni tanto la fascia che gli ornava la fronte con la scritta ‘FIGHT’, la quale si allentava di continuo …
Iniziò ad avere freddo così decise di indossare il piumino regalatogli dalla sua fidanzata.
Stava letteralmente impazzendo per studiare tutti i teoremi e le formule matematiche di quel maledetto libro.
Si passò una mano tra i capelli e cercò un esercizio da fare per capire bene il teorema di Lagrange.
Dopo vari tentativi finalmente lo risolse.
E ripeté la definizione:
<< Allora … allora .. se una funzione è continua in un intervallo di tempo chiuso limitato e derivabile nei punti interni di tale intervallo …. Esiste … esiste .. almeno un punto c appartenente all’intervallo … tale che … tale che … >> gettò il libro in un angolo e distesosi sul pavimento fece per strapparsi i capelli piagnucolando, << Non mi ricordo quella dannatissima .. fottutissima formula!!!!!! MALEDIZIONEEEEEE!!! >>.
<< At-chan! >> esclamò la madre di Otani entrando nella stanza,
<< CHE C’E’?? >> urlò isterico, poi vedendo l’espressione stupita della madre si portò una mano sulla bocca e si sforzò di sorridere << Volevo dire .. ciao mamma, cosa c’è? >>
<< Ho preparato del tè e ci sono anche dei pasticcini, vieni giù .. fai una pausa non vorrai ammalarti .. >>.
Otani annuì, dopotutto una pausa gli avrebbe solo giovato.
Scese le scale seguendo sua madre e si sedette a tavola.
Sua madre gli porse una tazza di tè, lo bevve trangugiando anche una ventina di pasticcini.
<< Attenzione potrebbe venirti il mal di stomaco … >>
<< Nmfofhwgin .. >>
<< Eh? >>,
Otani iniziò a tossire, quasi si strozzò con un pasticcino .. bevve un sorso di tè respirando poi a fondo.
<< Uff! Che sollievo, me la sono vista brutta! Ma …>> sgranò gli occhi di colpo scattando in piedi rumorosamente davanti a sua madre che lo fissava allibita << f di b meno f di a, fratto b meno a , uguale a f primo di c ! >>
<< Cosa? Caro, ti senti bene? >> gli chiese sua madre,
Otani si grattò la testa ridendo:
<< He, he, he! Si, solo che mi sono ricordato una formula … che per un attimo avevo dimenticato .. >>
<< Mi fa piacere .. >>.
In quel momento suonarono alla porta.
Otani andò ad aprire la porta.
Era Nakao, che lo salutò con un caloroso sorriso ed un gesto della mano.
Otani rise e lo invitò ad entrare, offrendogli una tazza di tè.
Nakao salutò la madre di Otani e poi si rivolse al suo amico:
<< Vorrei parlarti di una cosa … >>
<< Prego .. sono tutto tuo! >> rise Otani,
<< Meglio in privato, fidati .. >>
<< Va bene .. mamma noi andiamo in camera mia .. a dopo! >>
Arrivati nella camera di Otani, Nakao si sedette per terra attorno al tavolino e Otani sul suo letto, sbadigliando.
Il ragazzo di Nobu iniziò a tamburellare con le dita sul tavolo, chiedendosi da dove potesse incominciare.
<< Ti vedo preoccupato .. Spara, ti ascolto .. >>,
Otani sembrava impaziente, quindi Nakao decise di arrivare subito al punto.
<< Perché tu e Koizumi non fate sesso? >>,
<< CHE??? >> urlò Otani cascando dal letto per la sorpresa.
Si rialzò rosso in viso:
<< Ma che domande mi fai?? >>
<< Una semplice domanda .. rispondi .. >>,
<< Non sono obbligato a rispondere .. >> incrociò le braccia sedendosi di fronte all’amico,
<< Oh, andiamo! Sono il tuo migliore amico, se non ne parli con me .. con chi sennò! Andiamo non essere imbarazzato .. >>,
Otani sospirò rumorosamente, poi annuì:
<< Lei ha paura .. io mi vergogno .. >>
<< Ma di cosa ti vergogni? Sei grande e grosso .. ok togliamo questi due aggettivi .. >>
<< Perché sono basso??? >> strillò Otani,
<< Perdono! >>.
Otani sbuffò poggiando la faccia sul tavolo: << Mi vergogno perché nessuno mi ha mai visto nudo … e se poi non dovessi piacerle .. >> Nakao iniziò a ridere, provocando l’ira di Otani << COSA C’E’ DA RIDERE???? >>
<< Rido perché è una cavolata, non è una cosa possibile ok? Oddio sembri una donna isterica con il ciclo quando urli così .. >>
<< IMBECILLE! >>
<< Così appunto .. >> disse continuando a sghignazzare,
<< E basta!! >>
<< Va bene … >>.
Nakao posò una mano sulla spalla di Otani guardandolo serio..
Otani alzò un sopracciglio non sapendo se preoccuparsi o meno.
<< Otani … tu ormai sei un uomo giusto? >>
<< Direi di si .. >>
<< Ami Koizumi giusto? >>,
Otani arrossì annuendo.
<< Vuoi che sia felice, che non sia stressata … che le cose tra voi migliorino in una maniera straordinariamente sublime? >>
<< Hai inventato un nuovo aggettivo .. >> disse guardandolo di sottecchi << mai sentite tali parole! >>
<< Rispondi! >>
<< Si, ma cosa c’entra lo stress .. Il fatto di renderla felice … il rapporto di coppia migliorato? >>,
Nakao alzò un sopracciglio:
<< Vuoi tutte queste cose ? >>
<< Beh, si .. Ma come? >>
<< Vuoi sapere come? >>
<< Se te l’ho chiesto .. >>. Nakao gli accarezzò la testa, cosa che gli fece saltare i nervi perché lo faceva sentire ancora più basso accanto a quel gigante del suo amico.
<< Allora .. tu e Koizumi dovete farlo .. >>,
Otani lo guardò stranito:
<< Oh!! >> alzò un sopracciglio << Fare che cosa? >>,
Nakao si passò una mano sul volto:
<< No, non ci credo .. mi fai cadere le braccia. Se ti sentisse Nobu ti ammazzerebbe .. Otani te lo dirò semplicemente .. Tu e Koizumi state insieme da un bel po’ .. è ora di fare il passo successivo .. >>
<< E cioè? >>
<< Quel passo là .. >> spiegò Nakao,
<< Hmh? >>
<< Tu e Koizumi dovete fare l’amore … è chiaro così? >>..
Otani arrossì, ma perché Nakao doveva interessarsi di affari che riguardavano lui e la sua ragazza?
<< Intendi quello? >>
<< Cosa credevi che intendessi? E’ di questo che stiamo parlando da circa mezz’ora .. andiamo Otani .. Risa è così carina. Non vuoi renderla felice? >>
<< Te l’ha chiesto lei di dirmi queste cose? >> chiese Otani,
<< Assolutamente no .. la vedo stressata … e Nobu è sua amica … è preoccupata per Koizumi! >>
<< Perché? >>.
<< Oh, vedi .. Nobu teme che Koizumi stia iniziando a pensare che … per te non sia abbastanza attraente in quel senso .. credo che le abbia detto una mezza cosa .. ti immagini la povera Koizumi ? ‘Otani non viene a letto con me perché non mi ritiene abbastanza attraente …’ .. la povera Koizumi che forse in questo momento si sta guardando allo specchio piangendo .. e piangendo .. >> esclamò portandosi una mano alla fronte con fare drammatico,
<< Naaaah!! >> urlò Otani isterico << Non voglio che pianga! L’ho già fatta piangere abbastanza! >>.
Nakao sorrise, aveva avuto proprio un’idea geniale.
<< Tu pensi davvero che potrebbe pensare queste cose?? Ma non è vero .. >> strillò Otani,
<< Potrebbe pensarle eccome .. le donne sono così .. >> sorrise Nakao.
Otani guardò per un attimo il suo cellulare.
Come sfondo aveva messo una foto di lui e Risa.
Poi guardò Nakao, che attendeva impaziente una sua risposta.
<< Allora cosa hai deciso? >>
<< Mi hai convinto .. è ora che io e Koizumi diventiamo più intimi … se lei vuole .. >>.
Nakao sorrise soddisfatto e salutando l’amico disse che era ora di andare via.
Ma prima di lasciare casa Otani disse:
<< Mi raccomando, fatti coraggio.. andrà tutto bene .. >>
Otani annuì:
<< Grazie .. >>.
Il ragazzo di Nobu era riuscito nel suo intento e velocemente inviò alla sua fidanzata un ‘Vittoria’.
Le ragazze si erano riunite a casa di Koizumi come erano solite fare, e dopo un po’ era arrivato anche Nakao e informò le sue amiche dell’accaduto.
Chiaharu e Risa guardavano stranite la loro amica Nobuko che saltellava come una pazza abbracciando il suo ragazzo.
La povera Koizumi si passò una mano sul volto, dicendo a Nobu di non distruggerle la camera con la sua euforia.
La bionda le puntò un dito contro facendola sussultare:
<< Abbiamo convinto Otani! Ora non hai più scampo non vorrai deludere il tuo caro tesoro? >>
<< Immagino di no .. >> arrossì Risa,
Nobuko chiese a Nakao come fosse riuscito a convincere Otani, ed il ragazzo raccontò per filo e per segno tutto quello che si erano detti.
<< Gli hai detto .. che potrei farmi .. problemi esistenziali riguardanti il mio aspetto .. >> farfugliò allibita Risa con voce squillante,
<< WOW! IL MIO NAKAUCCIO E’ UN GENIO! >> urlò Nobu saltando in braccio a Nakao,
<< He, he! >> sorrise ebete questo, (Adoro anche Nakao e Nobu XD ha ha ha)
<< Gli hai detto .. che potrei farmi .. problemi esistenziali riguardanti il mio aspetto .. >> ripeté,
<< Risa riprenditi .. >> esclamò Chiharu abbracciandola,
<< He … he, he, he! >> guardò Chiharu con un sorriso inquietante << Sto .. sto bene .. >>,
la mora si spaventò ma continuò a stringerla:
<< Su, su! Voleva solo aiutarti .. >>.
<< Lo so, lo so .. >> sussurrò Risa.

Otani chiuse i libri, e si mise a riflettere sulla questione trattata con Nakao …
Tra meno di un’ora avrebbe dovuto uscire con Koizumi, ed era incerto se parlarle o no …
Sospirando, prese un asciugamano e si diresse verso il bagno.
Una bella doccia gli avrebbe fatto bene, e avrebbe allontanato per un po’ i pensieri e le preoccupazioni.
Una volta in bagno chiuse la porta a chiave, per evitare improvvisate di sua madre o sua sorella, si svestì ed entrato nella doccia aprì l’acqua calda.
Prese a lavarsi i capelli.
Ma ad un tratto il sapone gli entrò negli occhi e strillando dal dolore cercò di toglierlo con un getto d’acqua.
Finalmente ci riuscì e tornò a ciò che stava facendo.
Quando ebbe finito di lavarsi, si avvolse un asciugamano alla vita e tornò in camera sua.
Si asciugò ed infilati i boxer neri, indossò un paio di jeans chiari una T-shirt rossa e le immancabili scarpe da ginnastica.
Asciugò i capelli con il phon e si guardò allo specchio soddisfatto:
<< Sono pronto per uscire … >>,
prese tutto ciò che gli serviva ed uscì di casa.

Risa era intenta a truccarsi.
Un po’ di ombretto chiaro un po’ grigio .. un filo di eye-liner nero … un po’ di matita nera ed infine un rossetto rosato.
Sua madre le aveva sistemato i capelli, grazie ai bigodini ora dolci ricci cadevano sulle sue spalle accarezzandole.
Mise un vestitino nero attillato corto, con delle spalline sottili e lo scollo a cuoricino, e sotto vi abbinò un paio di sandali neri con un po’ di tacco.
Voleva sembrare bellissima .. non la solita gigantessa.
Si guardò allo specchio, fece una giravolta e notando la scollatura a V sulla schiena sorrise.
Il campanello suonò segno che Otani era arrivato.
Prese la borsetta e respirando a fondo scese le scale sotto lo sguardo stupito dei suoi genitori e di suo fratello.
Li salutò ed uscì di casa.
Quando fu vicino ad Otani, quest’ultimo la guardò stupito.
Risa arrossì, sperando che non la prendesse in giro:
<< Allora? >>
<< Eh? >>
<< Come ti sembro? >>
<< Gigante come sempre! >> sorrise lui facendo la linguaccia,
<< Imbecille! >> urlò lei arrabbiata << E io che mi sono data tanta pena per essere bella per te! >>.
Iniziò a camminare precedendo di molto il ragazzo, farfugliando qualcosa di poco comprensibile e poco raccomandabile.
Otani la raggiunse ridendo … cercò di prenderle la mano ma lei lo scansò mettendo il broncio.
<< Dai, Koizumi .. scherzavo .. >>
<< Non ti credo .. >>
<< Lo giuro su Umibozu, che sei davvero bellissima … come sempre. >>
<< Bravo, cerchi di salvarti, eh? Non attacca .. Ottonani … anzi due nani e mezzo perché sei un bassotto! Sei alto circa un metro ed una vigorsol! >>, ( Un metro più una gomma da masticare XD ha ha ha, scusate è una frase che uso sempre e ho voluto metterla .. )
<< Che hai detto? >> disse Otani,
<< Quello che hai sentito! >>
<< Vuoi litigare? >>
<< Hai cominciato tu! >>
Otani si passò una mano tra i capelli strillando:
<< MI DAI SUI NERVI! STAVO SCHERZANDO! >>
<< Hmpf! >>.
Otani tornò calmo, non voleva litigare con lei, così sorrise:
<< Koizumi .. la vuoi la mia sorpresa? >>
<< Che sorpresa? >>
<< Indovina dove ti porto stasera verso le dieci? >>.
‘Dieci?’ pensò Koizumi ‘Perché così tardi? Non vorrà … ’
Nella mente di Koizumi iniziarono ad affiorare immagini di una stanza d’albergo … di un letto … di lei ed Otani intenti a fare …
Arrossì.
<< Ehi? Risa? >>,
la voce di Otani la riportò alla realtà:
<< Eh? Cosa? Non saprei dimmelo tu .. >>
<< Indovina .. è una cosa che sicuro ti piacerà da impazzire … una cosa che possiamo fare solo noi due … >>
‘Ahhh!!! Lo sapevo! Oddio!!’ pensò Risa,
<< Co .. cosa? >> deglutì la ragazza,
<< Sono sicuro che il tuo cuore batterà all’impazzata e sarai eccitatissima … Come me d’altronde! >>
<< Me .. me lo vuoi … vu .. vuoi dire cos’è? >>
<< Ti porto .. >>
<< Mi porti? >>.
Otani mise una mano in tasca, contento.
‘Oddio non saranno …’,
<< TI PORTO AL CONCERTO DI UMIBOZU! >> urlò tirando fuori due biglietti,
‘Eh?’
<< Eh? >> lo guardò di sottecchi, e mormorò << Non ci posso credere … >>.
Otani la guardò confuso:
<< Mi aspettavo una reazione esagerata … non ti piace la mia sorpresa? Pensavo .. >>
<< No, no! Sono felicissima lo giuro .. è solo che … >> disse lei giocherellando con i suoi capelli,
<< Solo che? >>
<< Non me l’aspettavo ecco tutto … sono rimasta così sorpresa che non so che dire … grazie. >> lo baciò sulla guancia.
Ed insieme mano nella mano andarono al concerto di Umibozu.

<< E’ stato grandioso! >> urlò Risa emozionata,
<< Decisamente! Stupendo! Ha accettato di farsi una foto con noi … Non ci posso credere, questa foto la incornicerò e la metterò nella mia stanza .. naturalmente ne farò una copia anche per te .. >>
<< Grazie .. >> sorrise lei,
<< Hai fame? Ti va di andare a mangiare qualcosa? >>
<< Si! >>.
Decisero di andare in un piccolo ristorante cinese, fortunatamente era ancora aperto.
Si sedettero a tavola ed ordinarono.
Risa scelse del riso alla piastra e del maiale in agrodolce.
Otani invece dei ravioli al vapore e del pollo fritto.
Mentre aspettavano le portate, Otani chiese a Risa:
<< Se ti chiedo una cosa .. prometti che mi dici la verità? >>
<< Certo, perché non dovrei? Non mi risulta che ti abbia mai mentito … >> disse lei bevendo un pò d’acqua,
<< Ti aspettavi qualcos’altro prima? Riguardo alla sorpresa? Hai reagito in modo strano … forse hai pensato che volessi proporti di venire a letto con me? >>,
Risa quasi si strozzò con l’acqua ed iniziò a tossire ..
Una volta passato, disse arrossendo:
<< O .. Otani .. io .. io .. mi è piaciuta la sorpresa prima lo giuro .. >>
<< Avevi capito qualcos’altro ammettilo! >> rise lui,
<< Beh .. tu hai usato una valanga di doppi sensi … >> ammise ancora più rossa,
<< Ho ragione allora … ti aspettavi … beh … quello … >>,
Risa si tappò le orecchie:
<< Nah, nah, nah! Non ti sentoooo! Smettila è imbarazzante! >>.
Otani incrociò le dita arrossendo a sua volta, forse era il momento più opportuno di parlare con la sua ragazza riguardo al fare il passo successivo.
Ma come poteva trovare le parole giuste?
<< Koizumi .. >> disse serio,
<< Si? >> rispose la ragazza allibita,
<< Senti … ecco.. noi due stiamo insieme da un bel po’, giusto? >>,
Risa annuì.
<< Tu mi piaci molto .. tengo molto a te, sul serio … >>
<< Per me è lo stesso .. >> sorrise lei,
<< Oddio come posso dirlo .. >> si portò le mani al volto imbarazzato << Forse dovremmo portare la nostra relazione ad un livello … successivo … la pensi come me? >>
<< Che paroloni! Non è da te Otani .. >>
<< Non mi arrabbio solo perché sennò perdo il filo .. >>
<< Va bene .. comunque si, la penso come te .. >>.
Lui le prese le mani guardandola negli occhi,
‘Sembra una dichiarazione di matrimonio … esagerato!’ pensò la rossa.
<< Risa … >>
<< Si? >>
<< Ecco … >>
<< Aha? >>.
Il cuore della ragazza batteva all’impazzata.
I due continuavano a fissarsi intensamente, per un tempo che sembrò interminabile.
Risa sentì le gambe molli ed iniziò a tremare.
‘Insomma ti decidi a parlare? Ora .. muoio!’
<< Risa vuoi fare l’amore con me? >>
<< Beh .. si .. >>
<< Capirò se non sei pron .. cosa??? >> disse strabuzzando gli occhi,
<< Ma sei scemo? >>
<< Cosa hai detto? >>
<< Ho detto di si … >>
<< Pensavo che mi dicessi di no … >>
<< Ma se ti ho detto che la penso come te .. vuoi che ti dica di no per caso? >>
<< No .. va .. va bene così … è stato difficile chiedertelo … >>
<< Immagino … >> esclamò lei.
Finalmente i loro piatti arrivarono ed iniziarono a mangiare.
Mangiarono in silenzio, guardandosi ogni tanto imbarazzati.
Risa maledisse Nobu e Nakao per averli messi alle strette.
E naturalmente Otani fece lo stesso.
Ad un certo punto Otani ruppe il silenzio:
<< Allora .. ehm .. come vuoi che sia la tua prima volta? >>
Risa posò la forchetta e rifletté:
<< Non ridere .. dolce .. in un letto … con tante candele profumate … >>
<< Sembra la scena di un film … >> la prese in girò lui,
<< E’ solo romantico … voglio che sia speciale .. >> sbuffò lei,
<< Va bene … >> sorrise dolcemente lui,
la ragazza riprese a mangiare dicendo che era tutto squisito.
Otani concordò, il cuoco di quel ristorante cucinava davvero bene.
<< Risa .. domani pomeriggio sarò solo a casa … i miei e mia sorella torneranno tardi perché sono stati invitati ad un matrimonio .. quindi non saranno a casa prima delle otto … Che ne dici? Ne approfittiamo? >>
<< Maniaco .. >> rise,
<< Cosa? >> esclamò Otani mezzo arrabbiato e mezzo confuso,
<< Vuoi rimanere solo con una povera ragazza indifesa per farle chissà cosa! Aiuto! >> si portò una mano alla fronte con fare drammatico, cercando di trattenere le risate,
<< Togli indifesa .. >> rise lui.

La mattina seguente Risa spense con una mano la sveglia, che con il suo continuo suonare la stava facendo impazzire.
Si mise a sedere sul letto stiracchiandosi e sbadigliando.
Alzatasi, si diresse verso il bagno per prepararsi.
La sua amica Nobuko sarebbe passata da lei a momenti e se Risa non fosse stata pronta sarebbero sorti guai seri.
Avevano deciso di andare a fare shopping, dopo una chiacchierata al telefono avvenuta la sera precedente.
Essendo venuta a conoscenza delle novità, Nobuko aveva insistito che la sua amica comprasse l’occorrente per un avvenimento tanto speciale e della bella lingerie.
‘Le mutande che hai, sembrano i mutandoni della nonna! Vuoi far scappare Otani?!’ aveva detto la bionda.
Così Risa aveva accettato, un po’ per rendere contenta Nobu ed un po’ per zittirla visto che non ne poteva più del fatto che la sua amica si interessasse delle sue faccende intime in una maniera così esagerata.
Messo un filo di eye-liner e un lucidalabbra, indossò una T-shirt nera con la scritta bianca ‘ I’m not fake ’, un jeans chiaro ed un paio di ballerine nere.
Legò i capelli in una coda al lato ed uscì di casa, dove la sua amica la stava già aspettando.
<< Che miracolo! >> disse Nobu << Sei già pronta … e non ho nemmeno suonato il campanello per avvertirti … >>
<< Visto che brava? >> sorrise,
<< Bando alle ciance! Oggi è un giorno speciale, abbiamo tante cose da fare … e devo darti tante dritte … >>
<< Non so perché inizio a preoccuparmi … >>.
Arrivate al centro commerciale, Nobu per prima cosa trascinò Koizumi in un negozio che vendeva esclusivamente capi intimi.
La bionda iniziò a cercare tra i vari completi, storcendo ogni tanto la bocca.
Visto che Koizumi se ne stava impalata indecisa su cosa fare, Nobu le intimò di aiutarla a trovare della bella lingerie.
La rossa annuì e si unì a Nobu nelle ricerche.
<< Che ne dici di questo? >> disse Nobu mostrando all’amica un completino di pizzo nero con dei ricami rossi,
<< Molto bello ma non è il mio stile .. preferisco questo .. >> sorrise tenendo in mano un completo di cotone rosa che aveva una mucca disegnata sul retro della mutandina.
Nobu, alzò gli occhi al cielo prese quell’obbrobrio con la mucca e lo rimise al suo posto.
Poi si rivolse a Risa:
<< Sentimi bene .. niente cose muccose, né conigliettose … o altri animali da fattoria e company! Prendiamo questo completo di pizzo nero con i ricami rossi che ho trovato e tu oggi te lo metti, chiaro? Ed ora cerchiamo qualcos’altro .. può darsi che troviamo di meglio … >>
Risa sbuffò guardando Nobu di sottecchi:
<< Si, signora … >>.
Dopo circa due ore passate in quel negozio d’intimo dove avevano comprato sei completi di pizzo – tra cui quello citato dalla cara Nobu- di vari colori, le ragazze decisero di andare a rifocillarsi all’angolo ristoranti.
Presero una pizza ed una bibita ciascuno e dopo aver ‘lottato’ contro la folla, trovarono un tavolo libero e si sedettero.
Risa mangiò qualche boccone della sua pizza e mentre beveva un po’ della sua bibita si mise a riflettere.
Nobu, la osservò preoccupata.
Le prese la mano:
<< Che cos’hai? >>
<< Hmh? Niente .. >>
<< Hai paura? >>,
Risa annuì:
<< Una paura tremenda .. >>
<< Ascolta … se starai calma sono sicura che non avvertirai nessun dolore … e poi Otani sicuramente farà di tutto per metterti a tuo agio, e cercherà di non farti male .. >>
<< Forse hai ragione tu .. devo stare solo tranquilla … >>.

Risa era in piedi di fronte al cancello della casa di Otani.
‘Ci siamo ..’ pensò, stringendo le mani al petto e respirando a fondo.
A causa dell’agitazione per tutto il tragitto non aveva fatto altro che torturare la sua camicetta rossa a maniche corte.
Sperò che piacesse ad Otani.
Aveva arricciato i capelli .. si era truccata bene … ed aveva messo una bella minigonna bianca …
Si sentì un po’ in imbarazzo.
Suonò il campanello e dopo qualche minuto Otani le aprì, rivolgendole un ampio sorriso.
Entrarono in casa e si diressero nella stanza del ragazzo.
Quando entrò nella camera di Otani, Risa rimase sbalordita da ciò che vide.
Qua e là erano poste candele profumate di vari colori e forme, sorrise.
Seduti sul letto quasi non riuscivano a guardarsi in volto a causa dell’imbarazzo.
<< Ti .. ti va un succo di frutta? .. o un pasticcino? >> chiese Otani per rompere il ghiaccio,
<< No .. sto .. sto bene così grazie … >>,
<< Sei molto bella oggi … >>
<< Grazie .. anche tu .. >> arrossì, lo guardò e gli sorrise,
<< Lo so .. sono irresistibile! >> si atteggiò lui,
<< Ti pareva! >> rise.
Otani tornò serio e prese a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli:
<< Allora .. ci .. ci siamo? >>
<< Direi di si .. >> esclamò lei.
<< Ok .. calma e sangue freddo .. >>
<< Otani? >>
<< Hmh? >>
<< Per favore … cerca di non farmi male .. >> disse dolcemente lei.
Otani annuì con uno sguardo ancora più dolce di quello di Risa.
Le cinse le spalle con un braccio e la attirò a sé baciandole i capelli.
Scese poi a baciarle la fronte … la punta del naso …
La coprì di piccoli bacetti, e quando iniziò a baciarle il collo Risa avvertì un brivido percorrerle tutto il corpo, come una sorta di scarica elettrica.
La baciò sulle labbra appassionatamente e le accarezzò i fianchi.
Risa intrecciò le sue dita con i capelli di Otani continuando a far aderire le labbra del ragazzo alle sue.
Il ragazzo si tolse la maglietta e tornò a baciarla.
Le mani di lui volevano sempre più .. Otani le sbottonò la camicetta, gliela tolse e la gettò sul pavimento.
La fece distendere sul letto e si posizionò sopra di lei, sfilandole poi la minigonna.
La guardò per un attimo con aria compiaciuta.
<< Bel completino .. >> sussurrò contro le labbra di lei,
<< L’ho comprato a posta per te, caro mio .. >>
<< Quale onore .. >> la baciò.
Risa era felice come non mai, sentiva di essere pronta, che fosse il momento giusto …
Amava Otani e gli avrebbe donato tutta sé stessa, era il ragazzo giusto!
Aiutò il fidanzato a togliere i pantaloni ridendo:
<< Ma guarda, devo pensare a tutto io? >>
<< Le ricordo signorina che sono stato io a spogliarla .. non dica sciocchezze! >> sorrise malizioso,
Risa rifletté un po’ poi annuì.
Otani tornò a baciarla e Risa ricambio con la stessa passione.
Tutto ciò che doveva succedere successe.
Fecero l’amore nel modo più dolce e passionale possibile.
Finalmente appartenevano interamente l’uno all’altra.
Si erano legati a vicenda.
Risa all’inizio aveva avvertito un dolore talmente forte che quasi Otani aveva dovuto muoversi al ralenty.
Ma poi i due si erano adattati perfettamente l’uno all’altra, come i pezzi di un puzzle.

Sfiniti, si distesero supini l’una accanto all’altra, respirando affannosamente.
Le guance di Risa avvamparono, si passò una mano tra i capelli e con la coda dell’occhio guardò dolcemente il suo ragazzo, in estasi.
Otani aveva saputo prenderla con una tale dolcezza … tutto era andato per il verso giusto .. tutto, ogni singola cosa era stata perfetta.
Otani si mise a sedere e arrossendo guardò Risa di sottecchi:
<< La smetti di sorridere come una scema? >> sorrise,
<< Non ci riesco … è stato così .. >>
<< Così ? >> chiese,
<< Mediocre .. >> scherzò lei sperando in una reazione isterica di Otani,
quest’ultimo invece ci rimase piuttosto male e Risa si pentì di ciò che aveva detto.
<< Quindi .. ho fatto schifo … mi .. mi dispiace di non essere riuscito a rendere la tua prima volta come la volevi … >>,
Risa avvertì un groppo in gola e lo abbracciò:
<< Oh, amore … stavo scherzando lo giuro! Non hai fatto schifo! >>
<< Lo dici solo per farmi sentire meglio … >>
<< NO! Sono sincera .. è stato tutto perfetto! Sei stato semplicemente straordinario, hai rispettato i miei tempi .. sei stato così dolce e carino! Oggi è stata la giornata più bella della mia vita .. la mia prima volta è stata magnifica … lo giuro .. credimi .. >>.
Otani la guardò stupito, poi sorrise malizioso:
<< Straordinario?? Davvero??? Huahauhauhau! SONO TROPPO BRAVO .. TROPPO FORTE! Hi, hi, hi! >>,
Koizumi lo guardò con la tipica espressione chiamata ‘POKER FACE’.
‘Ti pareva! Ma guardalo come si atteggia … ’,
Otani si lasciò andare contro il cuscino ridendo:
<< Non pensavo che il sesso con una gigantessa fosse così fantastico .. >>
<< Ma tu guarda che cretino! Nanerottolo quasi ti perdevo sotto le coperte … >> mormorò con una fastidiosa voce ‘nasale’ ..
Otani divenne paonazzo:
<< Chi hai chiamato nanerottolo? >>
<< Hai iniziato tu! >>
<< Le vuoi prendere? >>
<< Provaci! Ti do un calcio nel sedere e ti butto fuori casa nudo come sei! >>
<< Razza di colosso di Rodi! Quanto sei antipatica! >>
<< Scemo! Grazie per aver rovinato un momento così bello per me … dovevamo finire in bellezza! Urlarci contro come due forsennati! >> fece una linguaccia, poi si distese girandosi sul fianco .. dando le spalle ad Otani.
‘Perfetto! Ci mancava solo che litigassimo!’ pensò con un velo di tristezza.
Otani le circondò la vita con un braccio, la fece voltare e la strinse a sé baciandola.
<< Scusa .. >> sussurrò contro le sue labbra,
<< Non importa … >> mormorò lei in preda all’euforia,
<< Anche per me è stata la giornata più bella di sempre .. perché hai fatto l’amore con me ed ora sei qui tra le mie braccia … perché ti piaccio così come sono, nonostante non sia un gigante … Sei l’unica ragazza che voglio … Ti amo Risa. >>,
Risa si portò una mano alla bocca sgranando gli occhi.
All’improvviso iniziò a singhiozzare affondando il viso nel petto di lui.
Otani si spaventò, le prese il volto tra le mani:
<< Koizumi … per .. perché … non piangere! >>
<< Non mi avevi mai detto ‘Ti amo’ … e il resto poi .. sono .. sono così felice! >>
<< C’è sempre una prima volta, era da tanto che volevo dirtelo .. Dai, scema non piangere .. >>
<< Otani .. anche io ti amo .. mi piaci tanto .. tantissimo! >>
<< Ma quanto sei scema .. >> rise.

Nobu e Nakao guardavano stupiti i loro amici.
Di solito Otani e Risa non facevano altro che comportarsi da imbecilli o litigare per delle cretinate, davanti a loro.
Invece .. si stavano baciando appassionatamente.
Sorridendosi ogni tanto come due ebeti (che dolcini XD li adoro! *_*).
Quella mattina avevano deciso di uscire tutti insieme, ed ora se ne stavano nel fastfood in cui erano soliti riunirsi ad aspettare Suzuki e Chiharu.
Questi ultimi, quando arrivarono, vedendo lo spettacolino smielato che stavano mettendo in scena Koizumi e Otani, sgranarono gli occhi indecisi sul da farsi.
Sedersi o alzare i tacchi con Nobu e Nakao per lasciare soli i due piccioncini?
Nobu, alzò gli occhi al cielo piuttosto stufa:
<< Tortorelle? La volete smettere di infilarvi la lingua in gola? Siamo venuti per mangiare, qui .. >> urlò isterica,
Otani e Risa si staccarono subito guardando Nobu rossi in viso.
<< Andiamo Nobu-chan .. per una volta che non litigano … non danno così tanto fastidio … >>,
Otani si grattò la testa:
<< Scusate .. non so che ci prende .. non riusciamo a smettere … >>
<< E’ normale … >> rise Nakao,
<< Ora che avete fatto bum-bum siete un tantino irritanti! >> urlò nuovamente Nobuko,
<< Nobu non urlare! >> esclamò Risa.
La cameriera giunta al loro tavolo per prendere le ordinazioni, arrossì per l’imbarazzo.
<< He, he, he! Stava scherzando … >> esclamarono all’unisono Risa e Otani << Oh! Vogliamo ordinare un Polinesian Dancer! He, he, he! >>
<< Io una fetta di torta alla cannella . >> dise Nobu,
<< Idem .. >> aggiunsero Suzuki e Chiaharu,
<< Io vorrei dell’aranciata per favore.. >> aggiunse Nakao.
<< A .. arrivano subito … >> annunciò la biondina con la treccia e una maische ( non ricordo come si scrive XD ) rosa.

Otani e Risa camminavano mano nella mano per le strade della città, parlando del nuovo cd di Umibozu.
Risa ogni tanto guardava le vetrine, incuriosita.
<< Koizumi? >>
<< Hmh? >>
<< Vuoi venire da me oggi .. ehm ad ‘aiutarmi a studiare’? >> disse sorridendole malizioso,
Risa arrossì:
<< Non c’è nessuno da te? >>
<< Mia madre e mia sorella … ma basta dirgli di non venire perché sennò disturbano e non verranno .. >>
<< Non so … >>
<< Dai .. ho voglia di stare da solo con te .. >> sorrise,
<< Va bene, tesoro .. >>
<< Quanto ti amo .. andiamo, non vedo l’ora .. >>.

Accadeva sempre così, ogni volta che potevano si rinchiudevano in camera per ore ed ore.
Finché un giorno Risa, alzandosi dal letto avvertì dei forti dolori addominali.
Si distese di nuovo chiamando sua madre, che subito corse a vedere perché sua figlia la stesse chiamando.
Quando Risa le spiegò la situazione, sua madre decise di portarle un infuso. Passavano i giorni e la ragazza si sentiva sempre più stanca.
Aveva frequenti ed improvvisi capogiri, e i dolori alla pancia non le davano tregua.
Nobu e Chiharu, avendo saputo dei suoi problemi di salute, decisero di recarsi a casa sua.
Risa era seduta su un cuscino rosa a forma di cuore sul pavimento e stava giocando ai video-game, quando vide entrare le sue amiche spense tutto …
Cercò di alzarsi per salutarle ma un improvviso capogiro la mise in ginocchio.
Nobu e Chiharu le furono subito vicino, spaventate.
Risa le rassicurò con un sorriso, dicendo che probabilmente si era alzata troppo velocemente.
Si sedettero tutte e tre intorno al tavolino in mezzo alla stanza, ed iniziarono a chiacchierare di tutto e di più.
<< Sicura di stare bene? Hai una faccia … >>
<< E’ la mia solita faccia .. >> rise ebete e una sorta di fiorellino le spuntò dai capelli.
Nobu si passò una mano sul volto scuotendo la testa.
Chiharu sorrise, porgendole un contenitore:
<< Cibo da asporto .. anche se non stai bene abbiamo pensato che ti facesse piacere mangiare un pochino di riso fritto speziato, preso al ristorante cinese .. >>,
la rossa sorrise, gli occhi le si illuminarono di colpo:
<< Grazie! Mi fate commuovere! >>
<< Mangia e basta .. >> sorrise Nobu poggiando un gomito sul tavolo.
<< Buon appetito! >>.
Risa prese le bacchette e le divise poggiandole poi sul tavolino.
Fu la volta del contenitore, l’aprì e il forte odore delle spezie la invasero.
Nobu e Chiharu sgranarono gli occhi quando videro la loro amica lasciar cadere di colpo il cibo d’asporto che rovinò sul pavimento.
Risa si portò una mano alla bocca e corse in bagno.
Si chinò in ginocchio di fronte al water ed iniziò a vomitare.
Nobu corse a reggerle la fronte.
Chiharu spaventata dai rumori convulsi che emetteva la sua amica, tremava come una foglia.
<< Sei arrivata in bagno appena in tempo! Su .. butta tutto fuori ti sentirai meglio .. >>,
Risa scoppiò a piangere, Nobu le prese il viso tra le mani preoccupata:
<< Oh ! Su calma … calma! E’ passato tutto, non è niente! Non piangere .. >>
<< Perché mi sento così?? Che cosa ho? >>
Nobu la abbracciò.
<< Niente .. niente sicuramente .. >>
Un pensiero le balenò nella mente ed iniziò a tremare.
Così inviò un messaggio a Nakao.
<< Tranquilla, vedrai .. andrà tutto bene … >> aveva le lacrime agli occhi, lanciò a Chiharu uno sguardo supplichevole << Aiutami a portarla a letto … >>,
la mora annuì.

Poco tempo dopo Nakao varcò la soglia della camera di Risa.
Aveva un’espressione cupa sul volto.
Salutò Chiharu e la sua ragazza porgendole una busta, si sedette sul letto e sorrise a Risa:
<< Come sta la nostra malata? >>
<< A volte bene … a volte male … molto male! >>.
Nakao guardò Nobu, dicendole che forse era il momento più adatto per dire a Risa ciò che secondo loro stava accadendo.
Risa spostò le coperte e si mise a sedere con aria interrogativa.
Nobu le fu vicino, tirò fuori dalla busta una scatolina e gliela porse.
Quando Risa la vide, le si gelò il sangue nelle vene.
<< Un … un test .. di gravidanza??? Io non sono incinta! Non .. non posso esserlo … >>,
<< Lo speriamo anche noi … posso farti una domanda personale? >>,
Risa annuì.
<< Hai avuto il ciclo questo mese? >>
Risa non rispose,
<< Allora? >> insistette Nobu,
<< Avrebbe dovuto venirmi … tredici giorni fa … ma niente … >>.
Nakao scosse la testa temendo il peggio, Nobu accompagnò Risa a fare il test.
Aspettarono il risultato.
Nobu lesse con una punta di tristezza:
<< Blu … >>
Risa scoppiò in lacrime stringendo la scatolina tra le mani, quasi stritolandola:
<< Blu??? Po … positivo! Non .. non dovrebbe essere blu! No … non è possibile voglio rifarlo! >>.
Si sedette sul letto, stringendo le ginocchia al petto.
Tremava come una bambina spaventata.
Ripeterono il test quindici volte, e al quindicesimo risultato positivo Nobu esclamò:
<< Rassegnati .. sei quindici volte incinta … >>,
<< O mio dio … o mio dio … >> sussurrò, quasi respirava a fatica, singhiozzando rumorosamente << E ora come lo dico ai miei? Come lo dico ad Otani? >>.
Chiharu e Nobu la abbracciarono piangendo a loro volta, Nakao le osservava dispiaciuto:
<< Tutto andrà bene … la prima cosa da fare è dirlo ad Otani, è il tuo ragazzo … insieme deciderete cosa fare … se tenerlo o abortire .. >>
<< Ma io sono contraria all’aborto … come posso fare? Non posso … non ce la farei ad abortire .. ma non posso chiedere ad Otani di crescere un figlio .. >>
<< E perché no scusa? Le cosa si fanno in due! Anche lui è responsabile .. è lui che ti ha messa incinta! >>
<< Nobu ha ragione, Risa. Fatti forza e dillo ad Otani, più tempo passa e più le cose potrebbero peggiorare … Vai da lui stasera stessa e diglielo .. o chiedigli di venire qui .. >> disse Nakao,
<< Vi sembra una cosa facile da dire? Che faccio vado da lui e gli dico ‘Hai visto che tempo oggi? Fa un po’ freddo .. Oh, lo sai? Sono incinta .. ’, lo manderò dritto all’obitorio! >> esclamò Risa,
<< Nonostante tutto … il sarcasmo non l’hai perso! Vedila così … se entrò le nove non gliel’avrai detto lo chiamo e glielo dico io … quindi ti conviene cantare! >>,
Risa annuì.
Nobu sospirò tristemente:
<< Ti chiedo di perdonarmi .. >>
<< Eh? >>
<< E’ anche colpa mia .. se non vi avessi convinti a farlo, ora non saresti in questo pasticcio .. >>
<< Nobu! Ma che dici? Ti dovremmo ringraziare invece! Il rapporto tra me ed Otani è divenuto più profondo grazie al tuo aiuto … E’ colpa nostra se ora sono incinta, tu non c’entri nulla! Dovevamo stare più attenti … >>.

Otani se ne stava seduto sul letto a braccia conserte, e guardava Risa che tremante era in piedi di fronte a lui .. si mordeva il labbro versando candide lacrime.
La sua ragazza lo aveva chiamato dicendogli che doveva parlargli urgentemente, e Otani stupito dalla voce di lei rotta dal pianto, era subito corso a casa di Risa.
Ed ora attendeva, impaziente .. indeciso se preoccuparsi o meno.
In un angolo se ne stavano Nobu, Nakao, Chiharu e Suzuki, con lo sguardo basso e pronti a chiamare un’ambulanza nel caso che ad Otani fosse venuto un infarto!
Otani si grattò la testa:
<< Coraggio .. cosa mi dovevi dire? >> sorrise per incoraggiarla,
<< Io non so da dove cominciare … ecco io e te stiamo così bene insieme … e se le cose cambiassero tra noi .. >>
<< A .. aspetta stai .. stai per lasciarmi? >> esclamò Otani con amarezza,
<< No, no! Assolutamente no! >> si affrettò a dire lei,
Otani sospirò per il sollievo:
<< Per un momento ho avuto .. paura di perderti .. >> farfugliò tra sé e sé sperando che Risa non lo sentisse.
Ma non fu così, Risa si gettò tra le sue braccia piangendo ancora più forte.
Otani la strinse e le arruffò i capelli ridendo:
<< Ma che ti prende, scema? Oggi sei strana forte, eh? >>
<< Mi dispiace .. >> piagnucolò lei,
<< Ah? >> esclamò Otani confuso, alzando un sopracciglio,
<< Mi dispiace … scusami .. non arrabbiarti ti prego .. non mi lasciare! >>
<< Ma si può sapere che ti prende? Non voglio lasciarti, come ti salta in mente? >> scosse la testa e mentre continuava a stringere Risa lasciandola singhiozzare contro il suo petto si rivolse ai suoi amici << Ragazzi ma cosa le avete fatto bere? Ha fumato qualcosa? >>.
Nessuno rispose, così fece spallucce e tornò a guardare Risa.
<< Otani perdonami! >>
<< Per favore, basta piangere … che succede? >> chiese implorante,
<< Otani, sono incinta … >>.
Risa si aspettava una scenata di quelle che non finiscono mai, invece Otani se ne stava immobile, così lo guardò in volto per vedere la sua espressione.
Otani fissava il vuoto, gli occhi vitrei, e il volto piegato in una strana smorfia.
Si allontanò dal ragazzo e vide che egli continuava a tenere le braccia tese come se volesse abbracciare l’aria circostante.
<< O .. Otani? >>
<< E’ uno sche .. scherzo? >> balbettò Otani, ancora teso come una corda di un violino.
<< No, purtroppo .. >>,
Otani fece una risatina isterica:
<< E’ .. è incinta! Io .. io .. l’ho messa .. incinta … >>.
Un tonfo.
Otani cadde a terra in avanti sbattendo il muso.
Allarmati i suoi amici corsero a soccorrerlo.
Suzuki e Nakao lo sollevarono e delicatamente lo posarono sul letto.
<< Svenuto … >> annunciò il moro,
<< Meglio di un infarto .. >> intervenne Nobu. << Gli passerà … >>.
Aspettarono …
Aspettarono circa un quarto d’ora.
E finalmente Otani rinvenne .. farfugliando:
<< Bambino … carrozzina … pannolini … biberon .. notti insonni … >>,
Nakao lo scosse:
<< Torna in te!!!! >>.
Otani tornò serio, guardò Risa e mettendosi a sedere si passò una mano tra i capelli pensieroso.
Cosa doveva fare?
<< O .. Otani .. se vuoi ti concedo del tempo per riflettere .. >>.
Il ragazzo non rispose, Risa si portò una mano al cuore tremando nuovamente.
Il silenzio di Otani allarmò i presenti.
Chiharu piangeva, consolata da Suzuki.
Nobu era già pronta ad uccidere Atsushi nel caso in cui egli non si fosse assunto le proprie responsabilità .. e naturalmente Nakao era pronto a fermarla.
Un omicidio equivaleva anni di galera!
Risa si sedette accanto ad Otani, sorridendo dolcemente, lui la guardò triste:
<< Siamo in un bel pasticcio .. >>
<< Otani … io non posso abortire .. ma non posso nemmeno obbligarti a rimanere insieme a me ed essere il padre di questa creaturina … quindi se vuoi lasciarmi, fallo pure. Lo crescerò da sola … e se poi vorrai quando sarà più grande potrai conoscerlo … >>
<< O limitarti a guardarlo da lontano … O decidi di essere suo padre o ti dimentichi di lui o lei! >> aggiunse Nobu acida.
Otani strinse la mano di Risa:
<< Non accadrà niente di tutto ciò … non voglio che ci lasciamo Risa. Sarà dura crescere un figlio, ma in un modo o nell’altro ce la faremo. Tu sarai la sua mamma ed io .. il suo papà … >>.
Nobu, Nakao, Chiharu e Suzuki lo guardarono con le lacrime agli occhi, Otani avvertì un brivido a causa della riluttanza.
<< Seeei un vero uomo!!! >> esclamarono all’unisono,
<< Chiudete il becco! >> disse isterico.
Risa lo baciò felice:
<< Grazie, grazie, grazie! >>
<< Non devi ringraziarti e soprattutto … colgo l’occasione per dire che non hai nulla da farti perdonare .. >>
<< Mi dispia.. >>
<< Sssh! Non lo dire! Non devi assolutamente pronunciare quelle due paroline .. sennò questo fagottino potrebbe pensare che non è desiderato! >> rise accarezzandole il ventre << Non voglio assolutamente che pensi di essere un errore! E ti ripeto non devo perdonare nulla! >>
<< Ti amo .. Queste due parole le posso dire invece? >>
<< Ma quanto sei scema .. si, va bene! Tanto me lo ripeti almeno trecento volte al giorno .. >>,
Risa sbuffò, Otani alzò gli occhi al cielo:
<< Sei impossibile … lo sai che ti amo anch’io, no? >> le sussurrò.
<< Uuuuh! Le ha detto ‘Ti amooo’! Cheee tesooorooo!!! >> lo presero in giro Nobu e Nakao,
<< Finitela!!!!!! >> arrossì Otani.
Risa si avvicinò all’orecchio del suo ragazzo sussurrandogli:
<< Se ti propongo di congedare i ragazzi con una scusa e di fare poi una capatina sotto le coperte, il bambino si imbarazza secondo te? >>.
Gli occhi di Otani si illuminarono, e velocemente spinse i suoi amici fuori la porta mormorando un ‘Ciao .. arrivederci .. a presto! I due quasi genitori devono parlare da soli …’.
Chiuse la porta e corse da Risa posizionandosi sopra di lei, baciandole il collo:
<< No .. non si imbarazza … sicuramente. Ho solo una domanda? >>
<< Quale? >>
<< Se lo facciamo .. non è che poi nascono gemelli vero? >>,
Risa sorrise:
<< Impossibile! >>.
Quando ebbero finito, Otani la abbracciò coccolandola.
Risa gli baciò il petto, felice come non mai.
Il suo Otani sarebbe rimasto al suo fianco ed insieme sarebbero stati i genitori di un bambino sicuramente bellissimo.
Ma tenne il becco chiuso perché sicuramente Otani si sarebbe arrabbiato.
Stava quasi per addormentarsi quando Otani esclamò:
<< Koizumi? >>
<< Si? >>
<< Avremo un figlio .. chi l’avrebbe mai detto! Quando ci siamo conosciuti ci tolleravamo a malapena, ed ora invece … stiamo insieme e .. avremo un bambino … >>,
<< Già! Com’è strana la vita … >>
<< E se … visto che diverremo genitori, e che ci vogliamo bene .. >>.
Risa si appoggiò su un gomito e gli guardò il volto, stava arrossendo!
<< E se? >> chiese lei << Continua .. >>
<< E se ci .. e se ci s .. sposassimo? >>
<< Come? >> Risa avvampò.
Era una proposta?
Otani le prese la mano:
<< Se ora ti chiedessi di sposarmi .. prima che la pancia diventi visibile … accetteresti? >>
<< Beh .. ecco io .. certo. >>,
<< Bene … allora .. ci sposiamo? Cioè scusa … >> si schiarì la voce << Se voglio fare una cosa meglio farla bene! Risa Koizumi alias gigantessa.. vuoi diventare mia moglie? >>,
la ragazza gli gettò le braccia al collo:
<< SI! NANEROTTOLO! CERTO CHE VOGLIO! SONO COSI’ FELICE CHE IGNORERO’ IL ‘GIGANTESSA’! >>,
<< Ti comprerò un anello per renderlo ufficiale … e io ignorerò il ‘nanerottolo’! L’unica cosa da fare ora è comunicarlo ai nostri genitori .. >>.

I due ragazzi armati di un grande coraggio avevano confessato tutto ai genitori, spiegato loro la situazione.
Per poco ad entrambe le famiglie non era venuto un colpo.
Il padre di Risa aveva letteralmente minacciato Otani di morte agitando un bastone d’acciaio, ma quando il ragazzo lo aveva rassicurato dicendo che l’avrebbe sposata non solo per il bambino ma anche perché l’amava si era addolcito.
Suzuki, Chiharu, Nobu e Nakao, avendo visto l’anello che Otani aveva finalmente regalato a Risa e avendo udito da loro la notizia, erano stupiti e felici allo stesso tempo, e le due ragazze ebbero il compito di fare le damigelle.
I testimoni erano: la sorella di Otani e il suo ragazzo, ed il fratello di Koizumi insieme alla fidanzata.
E così pian piano tra i vari preparativi, si arrivò al tanto atteso giorno delle nozze.
Risa se ne stava seduta su una poltroncina bianca, indossando una vestaglia bianca.
La parrucchiera le raccolse i lunghi capelli in uno chignon al lato e lasciò che due ciocche di capelli scendessero dolcemente ad incorniciarle il volto.
Sul retro dello chignon inserì una rosa bianca realizzata con raso e pizzo e della grandezza di cinque centimetri per cinque ..
Era arrivato il momento del trucco!
Con un pennello largo distese un velo di fondotinta, che sarebbe servito come base del trucco che di lì a poco avrebbe realizzato.
Applicò un ombretto marroncino sfumandolo con le dita e aggiungendovi altre tonalità di marrone per creare diverse sfumature di colore.
Le mise un filo di eye-liner nero.
Poi la matita nera all’interno della palpebra inferiore.
Applicò un blush color terra sulle guance, e completò il tutto con il rimmel per allungare le ciglia e un rossetto rosso.
<< Finito .. >> annunciò Melanie, ovvero la parrucchiera-truccatrice,
Risa si guardò allo specchio, quasi faceva fatica a riconoscersi.
Era davvero splendida!
Chiharu e Nobu entrarono nella stanza vestite con il loro abito da damigella - azzurro dalla gonna un po’ larga, lungo fin sopra il ginocchio, con la scollatura a cuore, spalline sottili ed una cintura di raso blu alla vita – e vedendo Risa sorrisero esclamando:
<< Sei bellissima! >>
Risa sorrise ringraziandole, Melanie annunciò che era il momento di indossare l’abito:
<< La pancia non si noterà nemmeno! Su indossalo! >>
<< Fortuna che sono solo al secondo mese … quasi terzo .. >>.
Melanie la aiutò, una volta indossato allacciò le stringhe del corsetto.
Risa si guardò allo specchio mentre Nobu le sistemava il velo sulla testa.
Osservò il suo vestito .. era stupendo!
Il corsetto dalla scollatura a cuore, incorniciata da dei piccoli brillanti, presentava diversi ricami e una preziosa lavorazione.
C’era poi una fascia alla vita con una delicata rosa di stoffa al lato sinistro.
La gonna, non troppo ampia né troppo stretta, dallo stile tra il principesco e l’effetto ‘sirena’, era fatta di un tessuto liscio e scendeva con una dolce ondeggiatura …
Inoltre presentava uno strascico ricamato a dovere.
Indossò gli orecchini e la collana di brillanti che le aveva regalato sua madre,
appartenuti un tempo a sua nonna, scomparsa quando Risa aveva nove anni ( l’ho inventato XD), ‘Qualcosa di vecchio ..’ aveva detto.
<< Oddio … mi … mi viene da piangere! Non ci posso credere! >> esclamò Risa,
<< Eh, no! Niente lacrime! O rovinerai il mio capolavoro, anche se ho usato del trucco resistente all’acqua meglio non rischiare … il rossetto che ti ho messo durerà ventiquattro ore … >>
<< Mamma mia quanto sei bella … >> esclamò Chiharu.
Risa iniziò a tremare e si sedette:
<< Io però mi sento male … quasi non respiro! Forse .. forse è il vestito! Posso toglierlo un attimo? >>
<< No, Risa! Calmati è solo panico! Fai un bel respiro profondo! >>
<< Avete qualcosa per l’ansia? >>
<< Tesoro, no .. e anche se l’avessimo non te lo daremmo … non sappiamo se potresti prendere quel tipo di medicinali nelle tue condizioni .. >>.

L’organo suonò le prime note della marcia nuziale, e sull’uscio della chiesa ornata da rose bianche e nebbiolina, fece la sua comparsa la sposa … Risa accompagnata da suo padre.
Sull’altare Otani, circondato dai testimoni la aspettava nervoso come non mai.
Appena la vide gli occhi gli si illuminarono, pensò che fosse davvero bellissima.
Quando gli fu vicino, Otani –in piedi sul gradino dell’altare- strinse la mano al signor Koizumi e scoprì il volto di Risa, nascosto dal velo, baciandole la fronte.
E così la cerimonia iniziò.
Tutto procedette per il meglio dal ‘Si’ allo scambio degli anelli.
E quando arrivò il fatidico ‘Ora puoi baciare la sposa’, Otani prese Risa e tenendola tra le braccia dopo un casquet la baciò appassionatamente.
Tra il ricevimento, foto, regali ed auguri la giornata passò in fretta e i due sposi si recarono finalmente al loro nido d’amore.
Avevano preso in affitto un appartamento per iniziare la loro nuova vita e Risa lo aveva arredato a dovere grazie al contributo dei genitori e dei suoceri.
<< Mi dispiace di non poterti offrire un viaggio per la luna di miele .. >> mormorò Otani mentre si spogliava per indossare il pigiama.
Risa lo guardò stupita, poi sorrise:
<< Non importa .. ciò che conta è che stiamo insieme e che stiamo bene! Mi aiuti a togliere l’abito da sposa? >>,
Otani annuì ed iniziò a slacciare le stringhe del corsetto.
Una volta finito, Risa lo tolse e lo poggiò sul divanetto ai piedi del letto dalle lenzuola bianche e la coperta rossa.
<< Torno subito maritino … il tempo di sciogliere i capelli e di togliere il trucco .. >>
<< Va bene mogliettina .. >> sorrise baciandola in punta di labbra per poi infilarsi sotto le coperte.
Mentre aspettava Risa, decise di mandare qualche messaggio a Nakao.
Dopo qualche botta e risposta, sentì Risa che lo chiamava.
Alzò lo sguardo e strabuzzò gli occhi arrossendo .. quasi gli mancò il respiro e il cellulare gli scivolò dalle mani rovinando sul pavimento.
Risa se ne stava appoggiata allo stipite della porta e sorrideva maliziosa, aveva i capelli sciolti e ricci.
Indossava una provocante camicia da notte di pizzo ricamato con lo scollo a cuore e le spalline sottili, corto e trasparente che metteva in mostra la lingerie nera che la ragazza indossava.
<< Allora? >> chiese,
<< A … e .. se … issima .. >>
<< Eh? Ti piaccio? >>
<< Eheee! >> annuì lui sorridendo come un ebete,
la rossa rise raggiungendo il marito a letto.
Si posizionò su di lui, all’amazzone, e lo baciò per poi sussurrargli all’orecchio:
<< E allora? Cosa vogliamo fare ? >> gli mordicchiò il lobo, cosa che lo fece impazzire, fremere dal desiderio,
<< Io avrei un’ideuccia … però temo di strapparti in mille pezzi quella bella camicetta .. >>
<< Basta non prendermi con troppa foga .. >>
<< Non credo di riuscirci .. >> rise
<< Correremo il rischio .. posso sempre comprarne un’altra .. >>
<< Siii! >>.

SEI MESI DOPO

Otani stava studiando, quando sentì un urlo improvviso provenire dalla camera da letto.
Corse subito a vedere cosa stesse accadendo, e trovò Risa in lacrime mentre si accarezzava il ventre.
<< Mi si sono rotte le acque! >>,
Otani divenne blu e le si avvicinò:
<< Oh no! Non adesso! Non si possono riparare? Non possiamo comprarne a .. altre? >>
Risa lo prese per il colletto della maglietta:
<< Ma che dici scemo! CHIAMA NOBU O NAKAO, PORCA MISERIA! >> urlò isterica,
Otani prese il telefono e compose il numero di Nakao, tremante.
Finalmente Nakao rispose.
-Otani, che c’è?-
<< ILAVERESTARISABAMBINOPER! >>
-Ah??-
<< PER STA AVERE IL RISA BAMBINO!!!! >>
-Cazzo dici? Aspetta … RISA STA PER AVERE IL BAMBINO? -
<< Eh! >>
-Arriviamo subito!-.

In sala parto Risa strillava per il dolore, neanche la morfina era riuscita ad alleviare il dolore.
Nobu le consigliava di respirare a fondo.
<< STA ZITTA!!! AAAAAARGH!!! CACCHIOOOO!!! >> urlò Risa,
Otani le strinse la mano:
<< Su, amore andrà tutto bene .. >>
<< NON DEVI FIATARE BRUTTO BASTARDO!!!! SEI TU CHE MI HAI FATTO QUESTO! STRONZOOO! >> gli strillò furiosa,
Otani e il dottore si guardarono stupiti.
<< Credo che volesse dire che mi ama tanto … he, he! >> sorrise Otani,
il dottore fece spallucce.
<< IO TI AMMAZZO OTANI!! CHE DOLORE TREMENDOOO!!! >>,
<< Forse è meglio che lei esca signore prima che sua moglie le stacchi la testa .. come succede al maschio della mantide religiosa dopo l’accoppiamento! >> esclamò il dottore soddisfatto di aver trovato un paragone appropriato,
Otani annuì ma prima che potesse uscire, Risa scoppiò in lacrime urlando:
<< NO AMORE MIO! NON ANDARTENE TI PREGO! HO BISOGNO DI TE! >>
Otani le fu vicino stringendole la mano e sorridendo dolcemente:
<< Sono qui .. >>
<< Scusa .. scusa amore! Non andare via! Non volevo dirti quelle brutte cose … AAAARGH!! >>
<< Non vado da nessuna parte .. >> rispose lui baciandola.

Finalmente il bambino nacque e dopo averlo pulito, consegnarono il dolce fagottino tra le braccia dei genitori che nel frattempo si erano spostati in una camera dell’ospedale.
<< Ecco la vostra bambina .. >>
<< E’ una femminuccia! Allora eri tu che mi davi i calcetti nella pancia ..>> sorrise Risa piangendo,
Otani la baciò sorridendo a sua volta, poi baciò la fronte della sua principessina: << Come la chiamiamo? >>
<< Hai qualche idea? >>,
Otani rifletté per un attimo poi esclamò:
<< Che ne dici di Alexis? >>
<< E’ bellissimo … bravo! Ti piace il nome che ha scelto il tuo papà, piccola Alexis? >> rise accarezzandola, poi si rivolse ad Otani << Vuoi tenerla in braccio? >>,
Otani sgranò gli occhi:
<< E .. e se poi la faccio cadere? >>
<< Macché, coraggio .. >> sorrise e le porse il fagottino,
Otani prese in braccio Alexis e con un dito le accarezzò il mento, la bambina strinse delicatamente con la manina il dito del papà.
Il ragazzo le sorrise dolcemente:
<< Ma che carina .. la mia principessa .. >>
<< Non sei deluso che sia una femmina a quanto vedo .. >> lo abbracciò lei,
<< No .. già adoro la nostra piccola Alexis, guai a chi me la tocca! Il maschio lo faremo la prossima volta .. >> sorrise malizioso,
<< Vuoi .. vuoi altri bambini?? >>
<< Certo .. fare bambini poi è divertente … e piacevole … sai mi fai eccitare anche con il camice d’ospedale .. >> le fece l’occhiolino,
<< Calma i bollenti spiriti .. niente sesso in ospedale .. >>
<< Peccato .. poteva essere una nuova .. bella ed eccitante esperienza .. >>
<< Maniaco .. >> rise,
<< Ah, lo sai .. credo che avrà i capelli come i miei .. del mio colore .. si vede dai pochi ciuffetti che ha … >>
<< Beh, visto che è una femminuccia .. spero che resti bassa come te! >> rise,
<< Mi stai dando del nanerottolo, gigantessa? >>
<< Si .. >>
<< Io .. sarei un nanerottolo? >>
<< Si, il mio dolce e bellissimo nanerottolo .. >> lo baciò.
Otani ricambiò il bacio appassionatamente, e per una volta fu felice di sentirsi dare del nanerottolo.
E quando le loro labbra si separarono, il ragazzo sorrise:
<< E tu sei la mia sexy e stupenda gigantessa .. ti amo da impazzire, Risa .. >>.
<< Anche io .. da morire, Atsushi .. >>
<< Mi hai chiamato Atsushi? >> sorrise Otani alzando un sopracciglio,
<< Si, è il tuo nome dopotutto .. ma non mi ci abituerò mai, tu sei il mio amato Otani … >>
<< Adoro, quando mi chiami Otani .. ma è bellissimo il mio nome detto da te .. >> sorrise tornando a baciarla.
La piccola Alexis dormiva dolcemente tra le braccia del papà, stanca.
Il primo giorno di vita ed aveva già assistito, se così si può dire, ad un botta e risposta degli storici All Hashin Kiojin, ad un loro bacio appassionato e alla dolcezza che i due si rivolgevano.
E da quel momento avrebbero vissuto felicemente tutti e tre insieme, nella loro piccola isola felice.

THE END … forse ^_^

Nota dell’autrice: Rieccomi in questo splendido fandom … allora che ve ne pare? Vi piace questa one-shot? Forse farò un continuo o forse no .. chi vuole che scriva un continuo? Fatemi sapere ^_^ .. scusate se pubblico dopo così tanto tempo ma non ho avuto internet per un bel po’.
Spero che recensiate in molti, :-).
Bacii,
Jade
o

  
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