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Autore: Sacchan_    08/10/2012    5 recensioni
-Nathaniel--Castiel--Lysandre-
Prima fan fiction scritta per il fandom di Dolce Flirt.
What-if?/Missing Moments dell'episodio 4.
Presenza di una coppia yaoi: Castaniel (CastielxNathaniel)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Castiel, Nathaniel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ispirata al gioco di corteggiamento on - line Dolce Flirt, è una Missing Moments che si colloca nell'episodio 4 quando la nostra Dolcetta è impegnata con le "indagini sul fantasma del liceo". 
Coppia: Castaniel -ossia CastielxNathaniel-
Genere: Yaoi -se il genere non è apprezzato inutile stare qui a leggere la fan fiction-
Note d'Autrice: quanto state per leggere è il risultato di una fantasia perversa personale. Un'idea che mi è venuta in mente giocando all'episodio 4 per l'appunto, quando ancora non si sapeva chi fosse il "fantasma" ma c'erano dei sospetti. Mi si è accesa una lampadina in testa e mi sono detta: "E se...?" Da allora ho sempre avuto in mente di scriverci una fan fiction sopra ed eccola qua finalmente.
Ringraziamenti: i ringraziamenti vanno a Miwako_Chan per il suo supporto nello scrivere questa fan fiction e per i suoi commenti nel forum che mi fanno sempre scompisciare dalle risate! E perché questa fan fiction è nata grazie a lei! 
Disclaimer: Dolce Flirt e tutti i personaggi ivi citati non mi appartengono ma sono di proprietà della Beemov e di ChinoMiko, la fan fiction è stata scritta senza scopo di lucro ma solo per puro divertimento.



-INCONTRI NOTTURNI AL LICEO DOLCE AMORIS-



Al Liceo Dolce Amoris c'è un fantasma.

Ne sono sicura, io l'ho visto, giuro! 
E Castiel e Nathaniel ne sanno qualcosa, io lo so che ne sanno qualcosa! 
Voglio dire... ogni volta che parlo del fantasma del Dolce Amoris o arrossiscono o cambiano argomento. 
"Ah! Ah! Beccati con le mani nel sacco!" 
Vorrei dire loro...

E invece non ho prove per farlo! 
E quel maleducato di Castiel mi ha pure dato della visionaria! 
Ah, ma stasera li becco veramente con le mani nel sacco.
Sentite che piano! 
Vado al bazar, compro una polaroid, torno al liceo, aspetto che si fa sera e... 

FLASH!! 

E il fantasma non è più un fantasma!!! 
Che piano, eh? Geniale! Vado allora, stasera lo smaschero veramente! 
...
...
...
Ok lo ammetto, non ci sono fantasmi al Dolce Amoris. Datemi pure della visionaria! 




Strano ma vero, qualcuno -leggasi l'autrice di questa fan fiction- mi ha relegato qui con un ufficio assai importante: essere il narratore di questa storia. 
Da un lato posso capirla, chi meglio di me può raccontarvi che cosa accade veramente al liceo Dolce Amoris di notte? 
No, non mi sto vantando dico sul serio ma ci sarebbe davvero qualcuno disposto a raccontarvi i fatti nudi e crudi come farei io? 
La risposta è no. 
E quindi lasciate che io vi trasporti in questa avventura. 
Ma prima vorrei introdurmi. 
Il mio nome è Lysandre e, ai fini di ciò che vi sto per raccontare, non vi serve sapere altro. 

E' calata la notte più scura sul liceo Dolce Amoris. 
Il buio avvolge ogni singola aula e il silenzio regna sovrano, è difficile paragonare questo accogliente e luminoso liceo studentesco all'edificio desolato di adesso.
Conosco una persona che apprezza quest'atmosfera così cupa, silenziosa e tetra. Un lupo solitario che si tiene sempre in disparte, difficile da avvicinare e da decifrare. 
E ne conosco un'altra a cui invece quest'atmosfera non piace affatto, che preferisce le aule luminose e accoglienti, magari piene di studenti volenterosi di studiare e imparare. 
Ah, vi prego di perdonarmi! Sto parlando a vanvera e forse voi vi starete chiedendo chi siano queste due persone. Che maleducato che sono ad averle introdotte senza prima averle presentate; in effetti sono uno smemorato, troppo a volte! 
Alla luce del giorno sono rivali accaniti che non si sopportano, diversi come il giorno e la notte, il bianco e il nero, lo yin e lo yang, diversi come i nomi che portano. Ma alla luce della notte sono focosi amanti che bruciano la loro passione all'interno di queste mura. 
E' una rivalità di lunga data la loro, si conoscono dall'asilo e non si sopportavano, hanno frequentato le elementari assieme e non si sopportavano, si sono separati alle medie sollevati dal non vedersi mai più e poi, per uno strano scherzo del destino, si sono ritrovati nello stesso liceo completamente cambiati.
Chi da bambino era un teppistello si era trasformato in un modello esemplare di rette vie e virtù, chi invece era un bambino tanto gentile da non disdegnare di dare una mano era diventato un ragazzaccio dai capelli ramati e dalla passione sviscerata per chitarre elettriche strimpellanti.
Eh, come ci cambia l'adolescenza... l'infanzia vola via come le stagioni che si susseguono una dopo l'altra. Il mese prima era primavera e adesso è già estate, il mese prima era autunno e ora è già inverno, ed ecco come l'infanzia ci abbandona lasciandoci a quell'età piena di dubbi e apprensioni.
Oh, ma sto divagando! Dov'ero rimasto? Ah si! Ai nostri eroi di questa notte. 
Come era cominciata la loro relazione io questo non lo so. Un giorno prima erano nemici e il giorno dopo amanti segreti. 
Ovviamente, alla luce del giorno non lo danno a vedere e tutti pensano che siano solo accaniti rivali che si odiano l'un l'altro; così facendo possono mascherarsi agli occhi degli altri mentre la notte danno sfogo alla loro passione repressa.
Si lo so, vi starete chiedendo come mai io sono a conoscenza di tutto questo. 
C'è un pregio ad essere taciturni ed a non lasciare mai trapelare nulla di sé sapete? 
Sono un ottimo amico così facendo e proprio per questo ho il privilegio di assistere. 
Oh, andiamo! Non scandalizzatevi! Io non faccio altro che osservare. 
Ah si, si va bene! Penserete ormai che dovrei farmi piuttosto gli affari miei. Pure io in fondo detesto chi cerca di insinuarsi nella mia vita ma, credetemi, la mia è semplice curiosità. 
Essendo io un artista è normale per me sperimentare e osservare cose sempre nuove e quelle sensazioni che percepisco le imprimo poi sul mio quaderno, nero su bianco, in modo da non dimenticarle mai più. 
E la loro relazione così pura e proibita è un ottimo materiale per chi, come me, cerca di distaccarsi dalle realtà infime di questo mondo.
Considerando poi che sto mantenendo sicuro il loro segreto, osservare i loro comportamenti nascosti è soltanto il minimo ringraziamento.
Adesso che vi ho narrato dei due veri protagonisti di quest'avventura, vorrete sapere anche la location.
Ovviamente, essendo un liceo ci vuole una certa decenza e anche se c'è il buio della notte a coprire ogni traccia, i corridoi e le aule sono assolutamente fuori luogo. 
Però nel sottoscala c'è un piccolo seminterrato, una piccola stanza umida e quasi vuota ormai inutilizzata. 
Fungeva da archivio una volta ma con la recente ristrutturazione dell'edificio tutti i documenti cartacei sono stati trasferiti da un'altra parte. Adesso non vi entra più nessuno perché sempre chiusa a chiave per volere della preside, se poi ci aggiungete che soltanto uno dei due è in possesso delle chiavi per aprire quello stanzino, il che la rende perfetta per gli incontri clandestini notturni.
Comunque, dicevo che anche quella sera i due giovani si erano recati alla loro "capanna" per il loro incontro notturno tuttavia erano più agitati del solito. 
Stati d'animo comprensibili visto come la nuova arrivata si era messa in testa che il liceo fosse infestato o che, quantomeno, qualcuno di sospetto si recasse lì al calare del sole.
Pertanto, erano già due sere che si incontravano con più cautela, sapendo che quella ficcanaso, improvvisata investigatrice, si acquattava per cercare di smascherare il "fantasma del liceo". 
Fortunatamente, lei non è da molto qui al liceo perciò non può conoscerlo così bene tanto da sapersi muovere anche al buio.
Sinceramente io non l'ho ancora conosciuta, ma non mancherà l'occasione per farlo. 
La giovincella è coraggiosa a venire al liceo di sera da sola ma non posso certo permetterle di scoprire gli affari clandestini del Dolce Amoris di notte; suvvia quello è il mio segreto, la mia fonte di ispirazione, qualcosa di cui solo io ne sono a conoscenza.
E la temeraria non era l'unica a giocare a fare la coraggiosa. Come vi ho detto, nemmeno i due amanti avevano rinunciato a vedersi. Prevedibilmente però, uno dei due era timoroso di essere scoperto tanto da non riuscire a comportarsi normalmente e l'altro continuava ad agire come nulla fosse, con quel cipiglio dipinto sulla faccia da "non me ne frega proprio niente".
Il solito gioco delle parti fra chi conduce e chi si lascia condurre in questo ballo fra amanti.
Ed effettivamente, il loro era proprio un ballo. Sensuale come le lingue che si accarezzavano e le dita che si intrecciavano. La mescolanza dell'argento con l'oro quando gli occhi si incrociavano e il contrasto della pelle bianca sui ramati capelli setosi rendeva la scena terribilmente sensuale. Purtroppo, non sono anche un pittore per poterla dipingere ma, se a tutto questo ci aggiungete anche la pallida luce delle candele, ecco che ne esce davvero fuori un quadro poeticamente ispirante.
Quella in realtà fu una mia idea che io stesso suggerii al mio migliore amico. Un giorno, quando la loro relazione segreta era ancora all'inizio, il rosso mi disse che il suo partner aveva difficoltà ad essere sé stesso con la luce artificiale accesa, tuttavia anche il buio totale rendeva le cose ancora più complicate  soprattutto nel muoversi. Quale consiglio più azzeccato quello di utilizzare una luce non troppo forte? Dopotutto, secondo le ricerche statistiche, le giovani vergini si abituano ad esibire il loro corpo nudo al proprio compagno soltanto grazie ad un graduale processo. Nel suo caso, il mio consiglio doveva avere per forza lo stesso effetto. 
E difatti aveva funzionato. 
Ma quella sera, e visti i precedenti episodi delle sere prima, la luce delle candele non era affatto un aiuto.
In particolare, il biondo ad ogni rumore sospetto che udiva provenire da corridoio si fermava.
"Sul serio! Penso che non sia affatto una buona idea per stasera fermarci qui, davvero potrebbe scoprirci". 
La sua voce limpida era spaventata ed eccitata assieme. Il giovane delegato è famoso all'interno dell'istituto per il suo non alzare mai la voce ed anche adesso esibiva quel tono basso che alcune ragazze trovavano irresistibile, impreziosito da ben altri motivi che non avevano nulla a che fare con la sua compostezza.
"Anche quella volta che il custode era di turno avevi così tanta fifa di essere scoperto e non è successo nulla. Rilassati, una volta che avremo finito qui ce ne andremo come sempre senza lasciare nostre traccie" il rosso al contrario dimostrava il suo tono deciso e canzonatorio che lo rendeva inavvicinabile.
"Rilassarmi? Sbaglio o sei stato tu ad avere lasciato delle cicche di sigaretta sulle scale? E, guarda caso, quella le ha pure trovate!" 
"Delle cicche di sigaretta non sono prove per risalire alla nostra identità"
"E cosa mi dici del tuo plettro? Se non sbaglio ha trovato anche quello e si riconosce subito che è il tuo"
"Ah, quello si che è un problema"
"Vedi? Giuro, se scopre qualcosa su di noi è l'ultima volta che apro questo stanzino per venire qui dentro con te".
"No, è un problema perché nelle sue mani potrebbe finire per rovinarmelo"
Che vi dicevo? Il gioco delle parti. Uno è preoccupato l'altro no. Uno è tranquillo l'altro no.
"Se poi vogliamo dirla tutta, ha addirittura fatto riferimento a pezzi di carta pieni di parole sconclusionate"
"Saranno di Lysandre, avrà gettato a terra le sue poesie non riuscite" 
Oh, questo davvero non me lo ricordavo.
Il più forte dei due continuava a portare avanti il loro walzer notturno, infilando le dita dove non doveva e strappando soffocati lamenti di piacere al compagno.
"Ovviamente, se non riesci a trattenerti, è normale che arriverà a scoprirci" lo derise il rosso.
"Sta zitto, dici così solo perché tu non provi mai il dolore che provo io bloccato in questa posizione". 
"Mh, ci abbiamo provato ricordi? E non sei riuscito a portare a termine il tuo lavoro".
Il giovane delegato arrossì di rosso colorando la sua pelle di una gradevole tinta su tutto il viso, in passato avevano giocato al cambio delle parti per poi rendersi conto di non essere ancora pronto per quel ruolo.
I loro rapporti erano spesso così: si scambiano parole fugaci, spesso quasi si insultano e poi tornano a dedicarsi al loro amplesso. Merito del rosso che preferisce i fatti alle parole e complice il biondo per la sua natura servizievole.
Il giovane dai capelli ramati era tornato a suggellare il corpo sotto al suo quando all'ennesimo rumore -forse la coraggiosa giovincella aveva urtato contro uno degli armadietti riservati agli studenti- il delegato bloccò ancora una volta i suoi movimenti.
"Insomma, se ci scopre veramente questa storia diventerà pubblica e noi saremo espulsi dal liceo"
"In tal caso, visto che tu e lei state diventando pappa e ciccia, troverai il modo per farle chiudere la bocca, ad esempio così" il ragazzo ribelle detestava essere interrotto a metà e punì la cattiva condotta del segretario succhiandogli le labbra. 
Il biondo si staccò dopo eterni secondi per riprendere fiato; è difficile opporsi quando qualcuno dalle mani tanto forti ti trattiene per il mento. Questi lo lasciò andare per poi infilare una mano dentro la tasca dei jeans e prenderne fuori una sigaretta che cercò di portare alle labbra, gesto fallito grazie alla delicata mano del delegato che lo afferrò prontamente per un polso.
"Fumare fa male alla gola ed ai polmoni, lo sai".
Il rosso fece spalluccie.
"Tanto la voce non mi serve, a me bastano le dita" sollevò le labbra per schernirlo "e diciamolo, con le dita ci so fare vero?" 
Il delegato abbassò gli occhi color del grano per non infuriarsi contro l'altro e contro sé stesso. Al rosso le battutine venivano sempre bene, soprattutto quelle a sfondo sessuale.
Notando di averlo messo in imbarazzo, il ragazzo ribelle dai capelli ramati gli posò il palmo della mano sul capo. Quelli erano i momenti in cui il giovane segretario si rendeva conto di quanto il suo compagno appariva più fisicamente uomo rispetto a lui. La sua mano era molto più grande delle sue così come la forza ed il resto, non a caso faceva parte del club di basket mentre lui l'unica cosa che sforzava era il cervello e non certo i muscoli o i tendini.
"E poi..." continuò ancora il rosso "è proprio per evitare qualcosa che possa metterci nei guai che ho chiesto a Lysandre di venire qui"
Era vero, quella sera Castiel mi aveva chiesto il favore di recarmi al liceo e di fermare la piccola investigatrice, di inventarmi una scusa o di fingermi il fantasma o qualsiasi cosa. 
Ma di non lasciare che scoprisse. 
Avevo accettato naturalmente; non solo per aiutare il mio migliore amico ma anche per non perdermi il divertimento, perciò avevo preceduto la ragazza ed ero arrivato al sottoscala prima di lei, aspettavo soltanto che uno dei due uscisse. 
Ma sapere questo a Nathaniel non rassicurava affatto e si sollevò sui gomiti per quanto riuscì, era ancora bloccato sotto il corpo del rosso.
"No, io me ne vado! Davvero sono convinto che sia meglio non rischiare stanotte. Se mi vede posso inventarmi qualche scusa convincente e sono certo che mi crederà senza problemi".
Scansò il corpo sopra il suo e si riassettò i vestiti prima di uscire e salire le scale che davano sul secondo corridoio.
Il ragazzo ribelle si accese finalmente la sua sigaretta e si passò la mano sinistra fra i capelli scarmigliandoli.
"Lo sai che ti aspetto qui anche domani sera, vero?" gli rivolse uno sguardo intenso e carico di passione. Nathaniel sbuffò ma non rispose, al contrario si precipitò fuori.
Quando risalì le scale si sentì bloccato per un braccio. Ero io naturalmente e lo stavo trattenendo, l'avevo riconosciuto anche al buio ma dovevo fare presto. Anche se avevo preceduto la nuova alunna, i suoi passi lasciavano presagire che dopo aver controllato tutti i corridoi principali e le aule stava giungendo da questa parte.
"Non spaventarti, sono io" usai il tono di voce più sicuro e rassicurante che poteva uscire dalle mie corde vocali; canto con il gruppo di Castiel per questo so modulare la voce.
"Lysandre? Allora quello che Castiel ha detto è vero..." pronunciò Nathaniel incredulo.
"Ho un ottima bugia da rifilare alla piccola impicciona, perciò ascoltami bene..." 
Possiamo davvero dire che il mio intervento fu una manna dal cielo, no? 


"No davvero Peggy! Non ci sono fantasmi al liceo e non ti sto nascondendo nulla! Adesso lasciami passare, ok?" 
E' incredibile la varietà di gente che si trovano in questo liceo! 
Addirittura abbiamo una giornalista!! Oh, ecco Nathaniel finalmente! 
"Nathaniel!"
"Buongiorno, allora dormito bene dopo le avventure con il fantasma?" 
Aaahh il sorriso di Nathaniel sembra scintillare!
No no cosa sto guardando? Ripigliati, ripigliati! 
"Si si! E' stato divertente dare la caccia al fantasma" 
"Prima ti ho visto parlare con Peggy. Stai attenta, lei è una che estrapola tutto a tutti" 
Sorrisi e poggiai due dita a forma di X sulle labbra.
"Stai tranquillo, ho promesso che manterrò il segreto e lo farò"
"Ti ringrazio, come sempre sei davvero molto gentile. Oh guarda! Le lezioni stanno per cominciare, ti lascio non voglio farti arrivare in ritardo".
Nathaniel è così premuroso!! E' il ragazzo perfetto! Ed a proposito di ragazzi, devo andare a cercare quello nuovo e fare la sua conoscenza! Mmm, ma dove si sarà cacciato? Eppure sarà qui da qualche parte! 


ndA: Ok, ho riletto la mia fan fiction prima di pubblicarla, seriamente cosa ho scritto? xD Lysandre è OOC come non mai, per non parlare degli altri!! E vabbé, me la farò tenere buona essendo la prima che scrivo per Dolce Flirt... 
Spero comunque che l'abbiate gradita! 
Ricordate che una recensione è sempre ben accetta ma in ogni caso grazie anche solo per avere letto. 
_Flowermoon_ aka Sacchan



-SPECIALE EXTRA (si perchè non è ancora finita! xD) 

Dolcetta: Lysandre, ecco tieni ti ho riportato il tuo quaderno!! ^_^
Lysandre: Ti ringrazio, ma posso sapere dov'era?
Dolcetta: L'avevi dimenticato in cortile su una panchina ^_^
Lysandre: posso sperare che tu non l'abbia letto? Sai, qua ci scrivo di tutto.
Dolcetta: Oh ma certo che no!! Non mi piace farmi gli affari degli altri e impicciare il mio naso dappertutto!! (e poi se l'avessi fatto il love o metro mi calerebbe in maniera mostruosa e tu sei il mio prossimo obbiettivo)
Lysandre: Grazie, l'apprezzo davvero (+11 punti di love'o metro con Lysandre)
Dolcetta: *se nè và fischiettando conscia di avere dato la risposta giusta*
Lysandre: *appoggia il suo taccuino vicino alle labbra e sospira* Forse, dovrei perderlo veramente il vizio di scrivere di tutto qua dentro, stavolta ho corso un bel rischio! 
   
 
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