When it happened.
Non c'è silenzio anche se è notte fonda.
Fuori le cicale friniscono e ogni tanto si sente un piccolo tonfo come se qualcosa di pesante cadesse in acqua - probabilmente una rana.
Ma il rumore più forte - non in sé, ma per quello che implica - è il respiro pesante del ragazzo affianco a lui, che gli stringe la vita con un braccio.
Shino non vorrebbe pensare a come lui e Kiba siano finiti in quella situazione, ma il suo cervello si rifiuta di lasciarlo dormire senza trovare prima una spiegazione - e comunque il suo corpo continua a bruciare al ricordo di quei baci.
Shino non sa nemmeno chi dei due abbia iniziato per primo, ma sa che non è un gioco perché gli occhi di Kiba erano scuri e caldi quando lo guardavano - e il suo cuore aveva iniziato a battere più veloce, troppo veloce.
Shino si lascia scappare un lieve sospiro, chiudendo gli occhi e tentando per l'ennesima volta di prendere sonno. Sente che Kiba lo stringe leggermente, forse nel sonno perché mugola qualcosa a proposito della sua pelle bianca - Shino si rende conto di trovare piacevole il contrasto con quella scura dell'altro ragazzo.
La mattina, quando Kiba apre gli occhi gli rivolge un sorriso luminoso.
Shino pensa che, per vedere quel sorriso tutte le mattine,
non è poi tanto importante sapere come si siano innamorati.