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Autore: Blissa    12/10/2012    2 recensioni
Kelly, Nathan, l'inizio di tutto.
Genere: Demenziale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I pensieri di Nathan erano sfocati, un filo arrotolato infinite volte su se stesso. Se qualcuno avesse potuto sfogliare così i miei, di pensieri, credo che ne avrebbe tratto la stessa immagine sfocata che io coglievo nei suoi.

Era successo tutto talmente in fretta da non darci neanche il tempo di reagire nel modo giusto. E adesso stavamo lì immobili, senza dire una parola, sul tetto del centro sociale. Gli altri se n'erano appena andati. A lato del fiume riuscivo ancora a scorgere le sagome di .Alisha e Curtis, due puntini  che camminavano l'uno accanto all'altro, abbastanza vicini per potersi toccare, ma impossibilitati a farlo per colpa di qualcosa che non avevano scelto. E sicuramente anche loro due, come noi e come Simon, si stavano chiedendo quando tutto questo sarebbe finito, quando la normalità sarebbe tornata. Mi sollevava un po' il morale leggere nella mentete di Nathan che non ero la sola a temere che purtroppo le cose sarebbero rimaste così per sempre.

Per adesso sapevamo soltanto che il nostro sorvegliante Tony non sarebbe mai più tornato indietro a causa nostra e, anche se avevamo lavato via il suo sangue, la sua assenza era pesante e ben percettibile. Qualcosa aveva inoltre spinto la sua ragazza a puntare gli occhi su di noi. Sapevamo che aspettava solo un nostro passo falso..

Lessi della paura repentina negli occhi di Nathan e ne provai anche io di riflesso. Ebbi voglia di abbracciarlo. Ci andammo incontro contemporaneamente e le sue braccia si strinsero attorno a me. Gli cinsi la vita, sentendo il suo addome snello e muscoloso contro di me. Poggiai piano il capo sul suo petto: il cuore gli batteva all'impazzata per l'agitazione ed il respiro era accelerato. Cercai di tranquillizarlo, carezzandogli la schiena e promettendogli sottovoce che sarebbe andato tutto bene, finchè saremmo rimasti vicino.

Alla tenera luce del tramonto ci calmammo a vicenda, ci allontanammo quanto bastava per guardarci negli occhi. Finalmente un pensiero concreto iniziò a formarsi nella sua testa ed io sfruttai il mio nuovo e semi sconosciuto potere per coglierlo.

"Che tette enormi che ha!"

-NATHAN! Sei sempre il solito cretino.-

  
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