Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Noal_Writer    14/10/2012    2 recensioni
Un ragazzo deve essere operato al cuore, ma il trapianto va male e muore. Lui diventerà un angelo e perseguiterà il suo migliore amico, per farlo credere nelle creature celesti come lui, e per permettergli di salvare la loro amicizia!!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CREDI NEGLI ANGELI?
Nicolò era steso sul letto dell’ospedale di Mistery Street, luogo terribilmente male odorante di medicine.  Ricordava tutti i momenti che aveva trascorso con Jack, il suo migliore amico, che adesso gli teneva la mano e gli sussurrava che sarebbe andato tutto bene. Aveva gli occhi chiusi e le immagini gli scorrevano lentamente in testa, come se le stesse vivendo per la prima volta.
“Mi prometti che saremo amici per sempre?”- aveva chiesto Nicolò.
“ Per sempre” – aveva risposto Jack.
E altre memorie…
“ è vero che non ti dimenticherai mai di me?”
“ Mai!”
“ E che non troverai mai nessun amico come me?”
“ No, ci sei solo tu… Se necessario mi ucciderei anche per te.”
Le solite promesse…
In quel momento Jack si limitava a stringerlo e a vederlo soffrire, sperando che fosse l’ultima volta che lo avrebbe visto così, perché dopo sarebbe guarito. Dovevano trapiantargli un cuore perché era malato, e una volta avuto quello nuovo, avrebbe iniziato anche una nuova vita.
“ Jack ho paura!”
“Non preoccuparti, fra poco sarà tutto finito!”
“ Ho paura di morire. Tu credi negli angeli?”
“ No!”
Questa fu l’ultima conversazione  fra Jack e Nicolò, sì l’ultima. Il cuore nuovo era risultato più vecchio del precedente. Non era stato in grado di sostenere il corpo di Nicolò. Nemmeno un battito. Operazione fallita.
Jack vide scivolare la mano dell’amico, e nonostante tutto non la lasciò. Dai suoi occhi scese una lacrima che si poggiò dritta nel cuore dell’altro e si trasformò in sangue. E quella colata di sangue formava una scritta : DEVI.
“ Devi? Devi cosa? “ – pensò Jack strofinandosi le palpebre, convinto di aver avuto un’allucinazione.
Ma la scritta densa e rossa era lì, e non gli forniva alcuna spiegazione.
Il ragazzo lasciò la mano dell’amico e scappò dall’ospedale.
Giorni dopo dal funerale, si recò al cimitero a trovarlo. Lì era colmo di  croci, volti sconosciuti e santini.
Gli aveva portato un bel mazzo di fiori, gliel’aveva messo in un vaso. Erano margherite bianche. Ad un tratto i petali iniziarono a staccarsi dal pistillo e per ognuno di essi che cadeva, una voce sussurrava:
“ M’ama, non m’ama. M’ama, non m’ama.”
Jack si guardò intorno ma non vide nessuno. Poi alzò di scatto lo sguardò che si posò sulla foto di Nicolò. Questa si incominciò a muovere strabordando dai margini della cornice. Era diventata qualcosa di reale ma intoccabile. Nicolò era lì e allungava le mani verso di lui. Le poggiò sul suo cuore e gli sospirò:
“ Credi negli angeli?”
“ No!”
A quella risposta, gli arti si ritirarono nell’immagine posta sulla tomba e tutto tornò normale. Ma a terra intorno al vaso, comparve un’altra parola composta dai petali bianchi: CREDERE.
“ Credere a cosa, che tutta questa storia sia vera? – urlò Jack. “ è solo frutto della mia fantasia! Devo semplicemente dimenticare. Voglio distrarmi, non pensare!”
Infatti cominciò a frequentare amici diversi. In particolare strinse amicizia con un ragazzo di nome Elvis, e pareva che con questa nuova compagnia, i suoi ricordi stessero svanendo. Per far sì che fosse stato tale, non andava neanche più al cimitero. Non voleva tornarci.
Ma quella notte aveva dovuto. Sì, ci era tornato nel sonno. Aveva sognato quella tomba e quel ragazzo. Nicolò gli aveva chiesto:
“ Mi prometti che saremo amici per sempre!” – aveva risposto Jack.
“ è vero che non ti dimenticherai mai di me?”
“ Mai!”
Invece si era dimenticato eccome. Tutti i ricordi svaniti. E quella notte Nicolò gli aveva parlatò:
“ Tu sei un bugiardo! Hai voluto buttarmi nel dimenticatoio.”
“ Non è vero!”
“ Allora dimostramelo, fammi capire che esiste ancora un noi!”
“ E come?”
“ Uccidi Elvis.”
“ Ucciderlo? E cosa dovrebbe risolvere? Sei tu quello morto!”
“ Se non lo uccidi tu, lo uccido io!”
“ Non penso che ne saresti capace!”
“ Ci credi negli angeli Jack?”
“ No!”
Il sogno terminò così. Il ragazzo si svegliò. Stava diventando pazzo. Bruciò le foto con Nicolò, cancellò i sui messaggi, i video. Decise anche di non parlare di lui a nessuno, per evitare di trascinare persone che non c’entravano niente, in mezzo a questa storia.
La mattina seguente, come d’altronde tutte le altre, andò nello spiazzale per incontrarsi con Elvis, perché stare con lui era come scappare da ogni problema, ormai. Una volta lì, si fermò ad aspettarlo, visto che di lui  non c’era traccia. Lo chiamò, ma niente. Gli scrisse, ma niente. Andò a casa sua : il vuoto. Allora tornò nel luogo d’incontro. Arrivò, e una sagoma a terra gli spezzò il passo.
“ Elvis!” –urlò.
Era il cadavere. La guancia era lacerata da cinque lettere sanguinanti : NEGLI.
“ Ma che significa?” –singhiozzò Jack. “ Perché tutte queste scritte, questi messaggi? Perché?”
Senza esitazione corse al cimitero, si piazzò davanti alla tomba di Nicolò e gli chiese piangendo :
“ Cosa ti ho fatto? Dimmelo!”
Non ricevette risposta.
“ Dimmelo, diamine, dimmelo!”
Poi sempre la stessa voce angelica gli rispose:
“ Tu hai tradito la nostra amicizia!”
“ Ma cosa dici?”
“ Tu mi hai dimenticato, tu…”
“ Cosa significano tutte quelle parole che mi compaiono sempre sotto gli occhi?”
“ Sono parole che riassumono tutte le nostre promesse. Uniscile e capirai.”
Il ragazzo iniziò a riflettere pensando ad ogni parola che gli era capitato di incontrare dopo la morte dell’amico:
“ DEVI… CREDERE…NEGLI… Devo credere in cosa?”
“ Negli angeli Jack, negli angeli!”
“ Perché tutta questa pressione sugli angeli?”
“ Perché io sapevo di dover morire, e se tu avessi creduto negli angeli, non avresti creduto neanche più in me, spezzando ogni nostra promessa: ciò che hai fatto! … Ci credi adesso agli angeli?”
“ No, non riesco a crederci. Dopo tutto quel che è successo non penso tu sia un angelo. Vorrei crederti, ma non ci riesco, aiutami a rimediare!”
“ Ricordi cosa mi hai detto tempo fa? … Se necessario mi ucciderei anche per te. Bene, fallo! Donami il tuo cuore, così morirai e potrai credere negli angeli perché diventerai uno di loro!”
“ E tu che fine farai?”
“ Io? Potrò tornare a vivere, ma ricorda, mi hai promesso che se ne avessi avuto bisogno, ti saresti sacrificato per me!”
“ Allora prendi il mio cuore. Come faccio a donartelo?”
Nicolò allungò la mano verso il petto dell’amico. Glielo trafisse con le dita e ne afferrò il nucleo. Lo trascinò fuori dal corpo per trapiantarselo nel suo. Una volte fuori, lo indusse nella sua materia che si dilatò e si richiuse diventando carne. Ora Jack era morto, ma si era trasformato in una creatura celeste. Si guardarono entrambi negli occhi. Poi Nicolò disse:
“ Ci credi ora negli angeli?”
“ Ora sì, ho salvato la nostra amicizia. Tu… tu ci credi?”
“ Ho il tuo cuore Jack, NO!”
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Noal_Writer