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Autore: lion_blackandwhite    15/10/2012    2 recensioni
Flashfic sul film Disney "Tarzan", anche se non è proprio Tarzan il vero protagonista, qui. In questo racconto infatti ho immaginato le riflessioni di Kerchak, che racconta come visse la terribile esperienza della perdita del proprio figlio per mano del leopardo Sabor, evento che nel film si verifica proprio all'inizio, nell'arco della canzone "Two Worlds".
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kala, Kerchak, Nuovo personaggio, Sabor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E’ una giornata  come tutte le altre. E in fondo è così che deve essere, per il bene della nostra famiglia. Per uno come me, non è saggio andare in cerca di guai. Fanno perdere tempo.. Generano pericolo e a volte, fanno soffrire tanto.
Cerco di mostrarmi forte, superiore, agli occhi degli altri membri del branco.
Io sono il capo, loro si affidano su di me..
Ma nel mio cuore, nel profondo, sono distrutto. Così come lo è la mia povera Kala..
Kala e io fino a qualche giorno fa eravamo felici come non lo eravamo mai stati.
Avevamo costruito una famiglia tutta nostra, e dal frutto del nostro amore era nato nostro figlio..
Il nostro piccolo cucciolo. 
Era tutto così perfetto..
Ma poi, una notte, per una nostra disattenzione, lo abbiamo perso.
Per colpa sua..
Sabor.
Quel leopardo bastardo, era a caccia, quella maledettissima notte,  e ha sfruttato la prima occasione per sfamarsi e..
Distruggere una famiglia.
La mia famiglia..
Lo vidi, nel momento in cui privò della vita  mio figlio, mentre cercavo disperatamente di trovarlo, nel cuore della notte, in mezzo alla foresta.
Ebbi il feroce istinto di saltargli addosso, di uccidere quell’essere con le mie zampe, ma rimasi fermo, impotente, perché sapevo dentro di me che mio figlio non c’era più, che i miei sforzi non sarebbero serviti a niente.
Arrivò Kala, un istante dopo.
Lei lottò, cercò di non rassegnarsi, non riuscì ad essere fredda come fui io..
La bloccai, fissandola negli occhi, e vidi la disperazione prendere il sopravvento in quello sguardo, finché dalle sue pupille non iniziarono a sgorgare calde lacrime di dolore.
Cercai di confortarla, in quella disperazione inconsolabile che aveva coinvolto entrambi.
Pianse tutta la notte, tra le mie braccia, le sue urla strazianti risvegliarono gli altri membri del branco, immersi in un sonno tranquillo fino a quel momento..
Dovevo essere forte, lo so, ma piansi anch’io, quando mi chiesero cos’era successo.
Mi lasciai trasportare da quel momento di debolezza che sembrava non avere fine, avevo vissuto il dolore di perdere un padre, una madre, un amico, ma non sapevo cosa significasse esattamente perdere un figlio.
Ora lo so. 
E mentre cerco di andare avanti, mi concentro sul mio ruolo di leader, non voglio che un altro membro del branco venga ucciso da Sabor o chiunque rappresenti una minaccia, non lo permetterò più,  li proteggerò anche a costo della mia stessa vita. 
Ma Kala, la mia compagna, l'amore mio, lei no.
Non riesce ad andare avanti, lo vedo, non riesce a rassegnarsi alla perdita del nostro cucciolo.
Non è forte come me, ha subìto troppo dolore nella sua vita, non riesce a sopportare pure questo.. La capisco.
Mi volto indietro..
La vedo in fondo al gruppo, cammina da sola, a testa bassa, con gli occhi gonfi e un' espressione funerea, di cieca disperazione dipinta sul volto..
Non riesco a fissarla un istante di più, è una visione troppo atroce anche per me.
Guardo davanti a me..
La giungla torna a farsi fitta, devo guidare il mio branco. 
   
 
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