C'era una volta un imbecille. No, aspetta un attimo... non è questa la storia... uhm... ah, ecco. Dunque...
Un anonimo violino cade dal ventunesimo piano di un grattacielo sul povero cranio di un giovane amante della musica: il suo nome è Pinco Pallino. Beh... certo che è un nome veramente banale... solitamente i grandi personaggi hanno dei nomi singolari, come Johann Wolfgang Gohete, Mario Rigoni Stern, Francesco Antonio Baldassare Agilulfo Parabaracani (che non è proprio per niente un grande personaggio, ma il suo nome è lungo e quindi lo abbiamo inserito). Comunque, se i genitori del signor Pallino lo hanno registrato all'Anagrafe con questo nome avranno avuto i loro motivi. Tornando al racconto: egli è un compositore. Così, quando i figli dei pronipoti della suocera della quindicesima moglie ascolteranno la sua musica e chiederanno al padrino della cognata del figlio del pronipote chi ne fosse l'autore, rimarranno disgustati dal suo nome e riempiranno il gabinetto di vomito, senza avere pietà per chi dovrà pulire in seguito. Del resto, lo dice anche il proverbio, a buon intenditore poche parole (ma nessuno ha rilasciato commenti in proposito).
- Stai scherzando? Racconta un po' le cose come stanno, invece; tu mi stai provocando! - sta intervenendo Pinco Pallino dal palcoscenico, mettendosi le mani sui fianchi.
Egli mi sta guardando con un'aria minacciosa, intento a fare i conti con me. Ah, ah! Tanto io non conosco la matematica, non so neppure eseguire una semplice addizione, quindi posso stare tranquillo che i conti non li faccio. Il signor Pallino sta fumando come un tostapane acceso il 23 luglio del 1978, ed è pronto a fare a botte con il sottoscritto. Lo vediamo adesso mentre traffica con la grancassa della madre del padre della pronipote della trisavola (a questo punto non so nemmeno se esistesse, la grancassa...). Eccolo mentre la solleva con grande passione verso il cielo: un momento da immortalare, che rimarrà per sempre impresso in questa nostra Storia, nel firmamento più luminoso che tuttavia ha esaurito l'inchiostro della penna e che quindi non può più firmare niente, nemmeno una ricevuta. Ma che cosa vorrà fare adesso il signor Pallino? Vorrà sacrificare la grancassa agli dèi per mantenere vivi i costumi e le tradizioni della propria cultura e del proprio popolo di formiche? Che gesto eroico! Sigla: Momenti di Gloria. Esultate tutti quanti assieme a me: è uno dei momenti più emozionanti di tutta la mia vita, perché l'Italia è campione del mondo! Cioè, volevo dire... scusate, c'era in onda la partita... ehm. Ascoltate, come dicevo, il rullo dei tamburi, la marcia di quelli da parata, il frizzante scatenarsi delle conga, e l'assordante rumore della grancassa che, a una velocità pazzesca, sta raggiungendo il mio giocondo volto. E posso giurarvi che *CRASH* ... che voglio essere sepolto a Parigi...