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Autore: Out_Ofocus    17/10/2012    3 recensioni
Non aveva assolutamente voglia di tornare a casa per due lunghe settimane. Ma era un occasione importante, suo fratello si sarebbe sposato e lei non poteva certo mancare. Si alzò guardò l'orologio, il suo aereo sarebbe partito alle otto di sera, erano solamente le due di un venerdì pomeriggio, decise così di andare a farsi una doccia, e poi avrebbe finito di preparare le ultime cose. Si cominciò a spogliare andando verso il bagno, lasciando i vestiti per il corridoio. Una volta in bagno, aprì il getto dell'acqua calda ed entrò in doccia, due settimane di giornate interminabili con i parenti, non era pronta a tornare nel suo piccolo paesino, dove tutti conoscevano tutti di tutti e dove lei era e sarebbe rimasta sempre Teddy, la ragazzina sfigata che al liceo non usciva mai e che aveva qualche chiletto di troppo. Nonostante da un anno e mezzo vivesse a Milano, lavorando per una delle agenzie pubblicitarie della città. Aveva perso i chili di troppo che l'avevano perseguitata negli anni del liceo. Aveva sostituito gli occhiali dalla montatura spessa con delle lenti a contatto, che rendevano decisamente più visibili quei due occhini verdi smeraldo che si ritrovava.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Si mamma ti ho detto che arrivo alle nove e mezza! - entrò nel suo appartamento buttando la borsa a terra e levandosi le scarpe. 

- Viene a prenderti tuo fratello all'aeroporto! - 

- Mamma avrei potuto prendere tranquillamente un taxi lo sai! - 

- Lo so, ma non ti vediamo da sei mesi, voglio dire se non fosse stato per il matrimonio di tuo fratello non so nemmeno se saresti tornata! - 

- Mamma sai che ho il lavoro non mi permette di tornare quando mi pare e piace! - guardò la posta accatastata sul bancone della cucina, buttando la pubblicità nella nettezza. 

- Non voglio passare queste due settimane che tu passerai a casa litigando di questo, quindi mettiamo da parte questa cosa! - 

- Perfetto! - 

- Quindi alle nove e mezza? - 

- Nove e mezza, se ci fosse ritardi avverto io Andy! - andò in camera, guardò la valigia già chiusa ai piedi del letto. 

- Ci vediamo stasera allora! - 

- A stasera mamma! - riattaccò e si buttò sul letto a peso morto. Non aveva assolutamente voglia di tornare a casa per due lunghe settimane. Ma era un occasione importante, suo fratello si sarebbe sposato e lei non poteva certo mancare. Si alzò guardò l'orologio, il suo aereo sarebbe partito alle otto di sera, erano solamente le due di un venerdì pomeriggio, decise così di andare a farsi una doccia, e poi avrebbe finito di preparare le ultime cose. Si cominciò a spogliare andando verso il bagno, lasciando i vestiti per il corridoio. Una volta in bagno, aprì il getto dell'acqua calda ed entrò in doccia, due settimane di giornate interminabili con i parenti, non era pronta a tornare nel suo piccolo paesino, dove tutti conoscevano tutti di tutti e dove lei era e sarebbe rimasta sempre Teddy, la ragazzina sfigata che al liceo non usciva mai e che aveva qualche chiletto di troppo. Nonostante da un anno e mezzo vivesse a Milano, lavorando per una delle agenzie pubblicitarie della città. Aveva perso i chili di troppo che l'avevano perseguitata negli anni del liceo. Aveva sostituito gli occhiali dalla montatura spessa con delle lenti a contatto, che rendevano decisamente più visibili quei due occhini verdi smeraldo che si ritrovava. Aveva fatto allungare i capelli, che le arrivavano più o meno al seno. Non era rimasta neanche l'ombra di quella che era la ragazzina sfigata del liceo. Ma si sentiva sicura di se a Milano, lontana dal passato, sapeva benissimo che tornata a casa, a Liverpool, sarebbe tornata ad essere la sorellina minore di Andy Brown. Ma due settimane sarebbero passate velocemente, poi sarebbe tornata alla sua vita, lontana dal passato, almeno per altri sei mesi, poi sarebbe dovuta tornare a casa almeno per il Natale. 

 

- Volo per Liverpool, ultima chiamata per i passeggeri per il volo in partenza per Liverpool! - Teddy era in fila per imbarcarsi, quando fu il suo turno, diede documento e carta d'imbarco alla hostess troppo sorridente davanti a lei e poi si incamminò verso l'aereo, dove un'altra hostess, altrettanto sorridente come la prima, le diede il benvenuto a bordo. Camminò verso il suo posto, e si mise a sedere velocemente sistemando la borsa sotto il seggiolino davanti a lei. Un'ora e un quarto di volo, avrebbe potuto dormire un po'. Una volta arrivata in venti minuti poi sarebbe stata a casa. Venti minuti in cui Andy non avrebbe fatto altro che parlare della sua fantastica fidanzata Cece, di quanto fosse perfetta, di quanto fosse simpatica, di quanto era emozionata per il matrimonio, mentre Teddy seduta nel posto del passeggero si sarebbe volentieri sparata più che ascoltare i racconti smielati del fratello e della sua ragazza perfetta. La metteva solo a disagio, si sentiva sempre in competizione con lei e con la sua perfezione, Teddy era il ritratto dell'imperfezione anche il nome era decisamente poco serio, odiava i suoi genitori per averla chiama Theodora, che abbreviato diventava Teddy, era decisamente ridicolo come nome e come soprannome. Scosse la testa, cercando di scacciare i pensieri e si allacciò la cintura di sicurezza, non poteva cominciare quella "vacanza" con il piede sbagliato. 

Passò tutto il volo lavorando alla presentazione della nuova pubblicità per una marca di vestiti. Era in ferie per due settimana ma non si poteva permettere di rimanere indietro con i progetti, non si era mai veramente in vacanza da lavori come il suo. Avrebbe solo dovuto tenere la cosa nascosta alla madre, o le avrebbe sequestrato il computer e il cellulare, in modo che non avrebbe potuto sentire i ragazzi rimasti all'agenzia, conoscendola ne era veramente capace. Quando il capitano annunciò l'atterraggio, spense il suo ipad e guardò fuori dal finestrino, era di nuovo nel passato. 

Dopo il controllo dei documenti, andò a ritirare il bagaglio ed uscì nel caos dell'aerea arrivi dell'aeroporto. Si guardò intorno in cerca del fratello, e lo vide appoggiato alla colonna, intento a scrivere un messaggio. Prese la sua valigia e trascinandosela dietro si avviò dal fratello, che non appena alzò la testa le sorrise andandole in contro a sua volta. (Outfits)

- Ben tornata a casa! - sorrise abbracciandola. 

- Grazie! - ricambiò l'abbraccio, le era mancato nonostante tutto. 

- Andiamo, mamma non si sopporta più! - rise prendendole la valigia. 

- Sei venuto solo? - chiese guardandosi intorno. 

- Con chi dovevo venire? - 

- Non so … con la tua futura moglie! - 

- Non ti vedo da sei mesi … volevo passare un po' di tempo con te prima che i preparativi del matrimonio ci rendessero la vita impossibile! - sorrise seguendolo all'esterno verso la macchina. Andy si fermò cercando le chiavi nelle tasca dei jeans, quando le trovò aprì la sua mini rossa e caricò la valigia della sorella nel bagagliaio mentre la ragazza saliva al posto del passeggero. - Allora … - salì al posto di guida, e uscì a retromarcia dal parcheggio. - Com'è andato il volo? - 

- Normale, volo tranquillo! - guardò l'atmosfera notturna fuori dal finestrino. 

- Teddy … devo dire che sei molto felice di essere tornata a casa eh! - sorrise immettendosi sull'autostrada. 

- Scusa Andy, sono un po' stanca, ho lavorato fino alle una oggi, quando non avrei dovuto farlo, mi sono fondata in aeroporto e ho fatto tutto il volo con un bambino che prendeva a pedate il mio seggiolino! - lo guardò, distogliendo lo sguardo dal paesaggio. 

- Quando arriviamo a casa, fingiti almeno un po' più entusiasta … se non vuoi che mamma ti faccia il terzo grado! - 

- Me ne ricorderò! - guardò la strada correre veloce fuori dal finestrino. - Non ha organizzato niente vero? Tipo una festa di ben tornato o cose del genere? - lo guardò rallentare ad un semaforo appena diventato rosso. 

- No … voleva, ma le ho detto che secondo me non ti avrebbe affatto resa felice, so che non sei tornata volentieri! - 

- Non è vero … il mio fratellone si sposa, non potevo certo mancare! - 

- Lo so … ma questo posto non è mancato ammettilo! - 

- Su questo non posso darti torto! - sorrise, quando il fratello svoltò nella strada di casa. 

- Io però ti sono mancato almeno un po'? - 

- Tu mi sei mancato tanto! - rise aprendo lo sportello e scendendo. Rimase qualche secondo ferma davanti alla casa, i ricordi le invasero la mente, quando Andy si schiarì la voce, sorrise e lo seguì all'ingresso. 

La luce in salotto era accesa, la telecronaca di una partita di calcio riempiva il salotto, segno che il padre doveva essere in salotto, sul divano a guardare come sempre una delle tante partite di calcio. Dalla cucina arrivava un profumino di torta, che Teddy individuò come torna alle mele, la sua preferita, doveva aspettarsi che la madre gliela avrebbe preparata. 

- Siamo a casa! - Andy appoggiò la valigia della sorella ai piedi delle scale e sorrise andando in cucina. 

- Teddy! - la madre uscì dalla cucina asciugandosi le mani ad uno straccio e andandola ad abbracciare immediatamente. 

- Mamma non respiro! - 

- Sei dimagrita, ma mangi a Milano? - 

- Jessica, lasciala stare … non cominciarla a riempirla di domande! - il padre sorrise guardando la figlia. 

- Ciao papà! - gli scoccò un bacio su una guancia sorridendo. 

- Ciao piccola! - 

- Andy … la torta era per tua sorella … - guardò il figlio tornare in salotto con una fetta di torta in mano.

- Avevo fame mamma! - sorrise a bocca piena.

- Te ne vado a prendere una fetta! - guardò la figlia sorridendo. - Vuoi del the o del caffè? - 

- Un bicchiere di latte va più che bene! - sorrise andando a sedersi sul divano. 

 

Dopo quasi un ora e mezza passata a rispondere alle duemila domande che la madre aveva da farle, aveva dato la buona notte a tutti ed era salita in camera sua. La sua vecchia camera, rimasta esattamente come l'aveva lasciata. I poster alle pareti, le foto nelle cornici sul cassettone, i peluche sul letto, quella camera non le apparteneva più. Aveva appena diciannove anni quando se ne era andata e adesso che ne aveva ventidue si sentiva un'estranea nella propria camera, o meglio nella propria casa. Non apparteneva al quel posto, non lo era mai stata. Si era sempre sentita soffocata. Si mise a sedere sul letto, guardandosi intorno. In fin dei conti due settimane sarebbero passate velocemente, poi sarebbe tornata alla sua vita a Milano, lontana da tutto e da tutti. Si alzò e aprì la valigia, prese velocemente il pigiama e altrettanto velocemente si cambiò. Si levò le lenti a contatto, mise gli occhiali a portata di mano sul comodino, la mattina ne avrebbe avuto bisogno. Spense la luce principale, lascio accesa la lucetta sul comodino e si mise comoda a letto. 

- Sei sveglia? - Andy si affacciò sorridendo. 

- Mmm! - 

- Lo prendo per un si! - entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle e si arrampicò nel letto accanto a lei, mettendosi comodo. 

- Vorrei davvero dormire! - non lo guardò nemmeno, aveva trovato una posizione comoda e non voleva muoversi. 

- Se dormi tra un po' non muori! - 

- Mi ero dimenticata di quanto amassi parlare! - 

- Non ci credo! - si mise un po' più comodo nel letto. 

- Dormirai qua vero? - 

- Credevo ti avrebbe fatto piacere! - 

- Se dormi e basta si … se devi parlare per ore e ore prima di addormentarti non tanto! - sorrise girandosi verso di lui. 

- Non ti vedo da mesi … - 

- Si ma mi chiami ogni giorno su skype, Andy so già tutta la tua vita! - 

- A te Cece non piace vero? - chiese guardandola. 

- Non deve piacere a me … sei tu che te la sposi, non io! - sorrise sperando di evitare di rispondere. Certo che non le piaceva, Cece era una delle ragazze che al liceo l'aveva tormentata, rendendole gli anni del liceo un inferno, come poteva piacerle. 

- Non hai risposto! - 

- Lo sai come la penso su Cece … ma ti rende felice quindi cercherò di farmela andare a genio! - sorrise guardandolo. 

- Se la conosci non è male! - 

- Andy la conosco bene, in caso tu te ne fossi dimenticato! - 

- Ma è davvero cambiata, non è come era al liceo! - 

- Certa gente non cambia mai … ma chi lo sa! - si rigirò su un fianco, dando la schiena al fratello. - Ora dormi, sono davvero stanca! - 

Andy rise, si avvicinò e le scocco un bacio sulla fronte. - Notte Teddy Bear! - 

- No ti prego, no! - 

- Scusa … ma insomma … - 

- Il mio nome è ridicolo lo so! - rise a sua volta. 

- Non è ridicolo è particolare! - 

- Notte Andrew! - 

- Notte Theodora! - 
 

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So here we are again with a new FF! 
Ok ho già un paio di idee per questa! vedremo se riesco a scriverele! 
Beh lasciate una recensioncina?! ** 

Peace&LoveEl, 

 
   
 
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