Justin osserva gli amici, è la notte di Halloween e sono tutti in maschera alla festa organizzata al Babylon.

Emmett è vestito da Marylin Monroe e sfoggia una vistosa parrucca biondo platino, oltre a un trucco molto appariscente, tanto che a guardarlo sembra davvero una ragazza.

Ted indossa un costume più sobrio, in linea con la sua personalità poco incline all’eccentricità, ossia un abito da comandante di nave.

Michael e Ben hanno osato di più, il primo veste i panni di Napoleone e il secondo quelli di Spartaco, tanto per mettere in risalto il fisico scolpito.

All’appello, ovviamente, manca solo Brian.

Kinney ha deciso di trascorrere la serata in casa.

Lui odia la festa di Halloween, come del resto tutte le altre feste, e per nessun motivo al mondo poteva pensare di andare al Babylon, vestito come un perfetto idiota, per finire in dark room a scopare qualche tizio in gonnella.

La sola idea di farselo prendere in bocca da qualcuno con le labbra impastate di rossetto gli ha fornito una motivazione in più per decidere di restare in casa a guardare un film mentre si fuma uno spinello.

Come ogni volta che pianifica una serata per stare da solo i suoi progetti casalinghi però sono messi a dura prova, perché c’è sempre uno dei suoi amici che all’improvviso decide di presentarsi alla sua porta per rompergli le palle, come in quel momento.

Qualcuno sta battendo insistentemente contro l’uscio per costringerlo ad abbandonare il comodo divano e andare ad aprire.

Infastidito si alza per raggiungere la porta e vedere chi è il rompi palle di turno. Aperto l’uscio fa una smorfia subito seguita da una risata divertita.

“E tu che cazzo ci fai conciato così?” chiede a Justin che lo osserva senza condividere la sua ilarità.

“È Halloween e non sono conciato, sono mascherato!” afferma fiero del costume che indossa per festeggiare l’evento.

Brian lo guarda ancora per un istante, poi finalmente si sposta per permettergli di entrare. Mentre il biondo si dirige verso il soggiorno il padrone di casa nota una parte del suo abbigliamento che ancora non aveva visto e di nuovo ridacchia.

“Fanculo a tutti i froci, ti sei messo una coda nel culo!” esclama sogghignando.

Justin si volta per osservarlo e lo guarda per nulla divertito.

“Non mi sono messo una coda nel culo” dice con una smorfia “È attaccata alla tutina” e afferra la coda che gli penzola tra le gambe, provocando l’ennesima risata di Brian che chiude la porta e lo raggiunge in mezzo al soggiorno.

“Perché sei qui Sunshine? E perché hai indossato questo ridicolo costume?” chiede dopo averlo scrutato meglio.

Anche se il costume indossato dal biondo è ridicolo, mette in mostra il suo fisico, soprattutto la rotondità del suo sedere e Brian si sofferma un po’ troppo su quel punto tanto che Justin gli sorride con malizia intuendo il suo pensiero.

“Noto che il mio ridicolo costume da gatto ti fa eccitare Kinney, significa che non è poi così ridicolo”

Brian ricambia lo sguardo malizioso del biondino e lo afferra con forza per farselo sbattere contro il petto. Effettivamente Justin non ha torto, il costumino da gatto che ha scelto di indossare per l’assurda festa è davvero un invito a saltargli addosso e Justin, che lo conosce da tre anni, e sa capire quando Brian è eccitato al punto giusto, si sottrae alla sua presa voltandogli le spalle e cammina verso la camera per dargli modo di ammirare meglio la sua rotondità mentre l’uomo si abbandona a una smorfia insoddisfatta.

Con sorriso furbo Justin si volta e, senza pensarci, si mette a quattro zampe imitando un gatto che fa le fusa. Senza alzarsi e sculettando vistosamente, sale i due scalini che portano in stanza e finge di miagolare mentre si arrampica sul letto.

Brian osserva la scena con interesse e sente l’erezione stretta nei pantaloni crescere a dismisura e con poche falcate lo raggiunge fermandosi sulla soglia della camera.

Guarda Justin sul letto, sempre a quattro zampe, che lo invita con sensuali movimenti del sedere a raggiungerlo.

Il biondo sa di avere attirato la sua attenzione, Brian non è capace di resistere a un invito tanto esplicito e, infatti, in poco meno di un paio di minuti è completamente nudo e sdraiato sul letto pronto a farsi coccolare dal grosso micione biondo.

Mentre la bocca di Justin si chiude smaniosa sulla sua erezione, Brian pensa che dopotutto non sia tanto male Halloween, se gli ha dato la possibilità di essere soddisfatto da quella deliziosa creatura bionda che, vestita in quel modo ridicolo, è ancora più eccitante del solito.

Mentre Justin continua a succhiarne avidamente la virilità, Brian si abbandona alle sue labbra esperte per ricevere ogni piacere che il biondino può dargli e che più tardi gli restituirà scopandolo senza tregua e magari riuscendo a farlo miagolare davvero come un gatto che fa le fusa.

Posa una mano sulla nuca del biondo per dirigerne i movimenti, in modo che lo accolga completamente e dopo poco sente l’orgasmo raggiungerlo e si lascia andare nella bocca dell’amante che lo osserva famelico perché sa che è arrivato il suo turno di essere soddisfatto e infatti Brian non gli dà tempo di riprendersi che è subito su di lui.

Lo fa mettere di nuovo a quattro zampe e, abbassandogli la tutina per scoprire le sue natiche sode, con una stoccata decisa lo penetra e Justin, che è abituato alla sua irruenza, accompagna ogni sua mossa e, per continuare a mantenere la parte dell’uomo gatto, si lascia sfuggire gemiti che sembrano miagolii.

Mentre Brian lo scopa con foga, Justin lo sente stringergli maggiormente le mani ai fianchi. Evidentemente l’uomo gradisce il suo continuare a restare nella parte del gattone che fa le fusa e Justin inizia a pensare che il costumino che sta indossando lo userà anche in altre occasioni se quello è il risultato.

Sentendo i gemiti soddisfatti di Brian, crede inoltre che da quel giorno l’amante non si dimostrerà più tanto scontroso all’idea di festeggiare Halloween e mentre Brian gli dà l’ennesima stoccata veloce, con un gemito roco lo sente accasciarsi sulla sua schiena mentre anche lui si abbandona all’orgasmo, contento di come la notte di Halloween sia iniziata e pregustandone il seguito.

Emmett aveva avuto ragione a consigliargli quell’abbigliamento, doveva ricordarsi di ringraziarlo.

Accoccolandosi tra le braccia di Brian attende che l’uomo sia pronto per proseguire a festeggiare e lascia che lui lo accarezzi come se fosse davvero un grosso micione.

The end