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Autore: Michy90    02/05/2007    3 recensioni
"Il destino a volte è beffardo...Ma incombe su ognuno di noi, e quando arriva non possiamo far altro che affrontarlo,a testa alta,guardandolo negli occhi...Stai per scontrarti con il tuo, principessa Eleanor... I popoli di Haren sono sull’orlo di una guerra, e sarà compito tuo, come lo è stato di tua madre, salvare questo mondo…Ricorda le mie parole..."
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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~Prologo~

                                   ~Prologo~

 

 

“Siamo perduti”

La regina Anya lo sapeva. L’assedio durava da giorni ormai,e le maggiori città del regno di Amaryl, che lei governava, erano cadute in mano al nemico.

Le Creature oscure si erano impossessate di quasi tutti i regni della Terra di Haren, ad eccezione di Amaryl, Highland e Anvard ,tutti e tre confinanti tra loro.

Ma ora Scila,la capitale di Amaryl, stava per cadere.

Era l’anno 1471.

La Regina era nella sua stanza,vicino alla culla della figlia Eleanor, che dormiva placidamente,ignara di quella triste realtà,il piccolo pugno stretto vicino al viso. Anya la guardò sorridendo e si sorprese a pensare quale destino incombesse sulla figlia di appena cinque mesi. Quale futuro ci sarebbe stato per lei?Come sarebbe vissuto il mondo,se il nemico avesse vinto? La Regina strinse le labbra e serrò gli occhi,sperando che quando li avrebbe riaperti le urla di fuori sarebbero scomparse,e gli orrori che lei e tutti i popoli liberi stavano vivendo sarebbero spariti per sempre.

Ma un tonfo lontano,seguito da un urlo disumano la riportarono alla realtà. Anya sbarrò gli occhi e ad un tratto comprese. Erano entrati in città. L’assedio si era concluso con la vittoria delle Creature. Scila era stata invasa. L’ultima difesa era crollata.

Le grida si fecero più frequenti e acute,il clangore delle armi era un continuo fragore nel buio della sera.

Non ci sarebbe stata un’alba per loro,se non fosse accaduto un miracolo.

Ora sarebbe toccato a lei.

Da quando quella guerra era cominciata, Anya aveva compreso che i popoli liberi avrebbero vinto pagando un prezzo carissimo,e lei ne sarebbe stata parte integrante.

Era pronta a compiere quell’azione che le sarebbe costata un prezzo impagabile.

Si fece coraggio per l’ennesima volta,sperando che almeno suo marito stesse bene.

La risposta arrivò in quel momento,quando re Thamon entrò nella stanza,trafelato e coperto di polvere e sangue,reduce dalla battaglia.

-Anya- corse incontro a sua moglie,togliendosi l’elmo,e l’abbracciò.

-Sono entrati?- chiese lei piano,anche se conosceva già la risposta.

-Si- Thamon si voltò verso la figlia, che si stava svegliando in quel momento, posò l’elmo e la prese in braccio. La piccola Eleanor, nel vederlo in tenuta da battaglia e coperto di sangue, iniziò a piangere. Anya la prese dalle braccia del marito e la cullò,calmandola.

Un silenzio gravido di un’attesa nervosa scese sulla stanza.

Re Thamon prese la mano della moglie -Non sei obbligata ad andare-

-Lo so- ribattè lei, gli occhi fissi sulla figlia -Ma vale la pena di tentare-

Il Re sentiva un grande vuoto dentro di sé che lo spinse a dire -Andrò io al tuo posto-

-No- fece Anya decisa, voltandosi finalmente a guardare il marito -Devo farlo io. E poi, come pensi di potercela fare?lasciami agire, ti prego-

-Ed Eleanor?Lei ha bisogno di una madre, ha bisogno di te!Anya…- disse lui, ma la Regina gli mise un dito sulle labbra -No, non dire altro, ti prego-

Re Thamon prese la mano della moglie e la baciò, sperando che quel gesto d’amore nei suoi confronti le facesse cambiare idea.

-Non userò il Cristallo d’Argento- disse Anya -Questa sarà la mia battaglia-

Thamon si sentì morire -Ma…Se non lo userai…Tu…- Cercò di far riflettere la moglie,ma già sapeva che sarebbe stata irremovibile. Tentò comunque di provarci.

-Ripensaci- Ormai la supplicava -Per favore-

La Regina scosse la testa. Sembrava che ogni parola che stesse per pronunciare le costasse uno sforzo immane. Quando parlò, la sua voce si incrinò leggermente -Se io dovessi…-

-Non morirai- la interruppe il marito cercando di convincere se stesso oltre che rassicurare lei.

Lei volse al marito uno sguardo supplice -Ma se dovesse accadere…per favore…resta sempre accanto a nostra figlia…soprattutto quando avrà bisogno di te…-

Thamon non avrebbe mai potuto fare il contrario: amava la sua famiglia più di qualsiasi altra cosa al mondo,e non l’avrebbe mai lasciata. Per questo il pensiero di perdere l’unica donna di cui si fosse mai innamorato veramente in vita sua gli impediva di riuscire riflettere con lucidità, tanto era preoccupato.

-Lo farò. Sai che lo farò- strinse Anya tra le braccia e la baciò a lungo, quasi disperatamente. Non si allontanò da lei, e abbandonò le sue labbra solo per sussurrarle -Usa il Cristallo,ti prego-

-No, non lo farò- rispose lei piano -Ho visto il futuro di nostra figlia, lo sai…E voglio che almeno lei si salvi. Devo far cessare questa assurda guerra. E l’unico modo è...- Non terminò la frase e il marito la baciò di nuovo. -Ti amo- le disse.

-Anch’io ti amo- sussurrò Anya, scostandosi da lui e slacciando la collana che portava al collo. Era una pietra intagliata, a forma di goccia,circondata da alcuni filamenti in argento. Il Cristallo. Lo tolse e lo depose nella culla,accanto alla piccola Eleanor. Entrambi la guardarono, mentre lei li osservava curiosa. Nessuno dei due voleva rompere quel silenzio che entrambi sapevano sarebbe stato l’ultimo passato insieme, trascorso ad ammirare la loro bambina.

-So che lo affideranno a lei- disse Anya in un sussurro -Ti prego, proteggila e amala anche per me- poi si chinò sulla piccola e la baciò sulla fronte.

Thamon abbracciò stretta la moglie. Da fuori provenivano i rumori della sanguinosa battaglia che ancora si combatteva.

-Devo andare- disse piano la regina.

Benché quel gesto sembrasse provocarle tutta la sofferenza del mondo, Anya si avviò verso la porta e si voltò solo quando le sua dita sottili e affusolate abbandonarono quelle del marito.

Re Thamon si tolse l’armatura e prese in braccio la piccola Eleanor, che stavolta non pianse. Sembrava percepire tutto il dolore e la sofferenza di suo padre, e non volerla turbare.

Dal balcone di quella camera, Thamon poté chiaramente vedere Anya, la sua Anya, evocare con tutte le sue forze un potentissimo incantesimo.

Tutti, soldati e nemici,videro la cappa che si levò dal cielo e andò a catturare le Creature.

Tutti videro l’enorme buco nero che si aprì e le inghiottì,nel Vuoto.

Tutti videro la loro amatissima Regina cadere a terra, senza vita.

Thamon chiuse disperatamente gli occhi e strinse Eleanor a sé, mentre lacrime di sofferenza, rabbia e impotenza colavano sulle sue guance.

Dolore e gioia si fusero tra gli astanti: Haren era salva…

Ma a che prezzo?

 

 

                                 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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