Ciò
che mi è stato negato
10° CAPITOLO - In My Place
Quando Future Trunks aprì gli
occhi, vide solo uno spiraglio di luce. Rumori lontani rimbombavano nella sua
testa come martelli contro incudini, e tutto era faticosamente confuso.
"Guarda, Vegeta! Trunks si è ripreso!"
Riconobbe la voce di Goku, e dopo essersi strofinato gli occhi Trunks poté
rivedere il volto sorridente dell'amico.
"Goku! Cosa ci faccio a letto? Cos'è successo?"
Facendo leva sulle braccia si mise a sedere e, alle spalle di Goku, vide Vegeta affacciato sulla finestra della camera da letto. Aveva uno sguardo
assorto e insolitamente sereno.
"Ma allora... E' tutto finito?" mormorò, dando voce ai suoi presentimenti. E quella
fu solo la prima di una lunga serie di domande.
"Ebbene sì! Abbiamo distrutto Majin Bu!" esclamò Goku, trionfante.
"Avete fatto la Fusione?"
Goku disse di sì e Vegeta disse di no. Trunks capì che
il padre si vergognava ad ammettere di aver fatto quel ridicolo balletto, lo
stesso che lui aveva visto fare ai piccoli Goten e Trunks. Cercò di trattenersi dal
ridere.
"Immagino abbiate creato un guerriero potentissimo! Mi sarebbe
piaciuto vederlo... Ma perchè non ricordo nulla?"
"Il mago Babidy si è impadronito della tua mente e della tua
volontà. Eri diventato uno dei suoi scagnozzi" spiegò Vegeta, mentre suo figlio chinava il capo come uno sconfitto.
"Che figura ho fatto?! Non sono stato di nessun
aiuto. Come ho potuto essere così sciocco da cadere in un simile incantesimo?"
"Non vergognartene, nel passato è successa la stessa
cosa anche a Vegeta. Tale padre, tale figlio!" fece Goku, scatenando l'ira di
Vegeta e lo stupore di Trunks.
"Perchè non ti impicci degli affari tuoi?" sbraitò il principe dei saiyan,
mostrando un pugno.
Fortunatamente arrivò Bulma a salvare Goku dal guaio in cui si era cacciato.
"Trunks! Ti sei svegliato! Stai bene?" domandò premurosa, avvicinandosi al
figlio e toccandogli la fronte.
"Sto bene, mamma" ridacchiò il ragazzo. "Anche se non ho nessun ricordo di
quello che è successo..." aggiunse scuotendo la testa. In realtà c'era
qualcosa... Qualcosa di così bello da sembrare più un sogno che non un ricordo
vero e proprio. Alzò il capo in cerca degli occhi di suo padre, e quando li
trovò vi lesse un disagio rivelatore. Forse era vero! Forse lo aveva davvero
abbracciato, si disse col cuore in tumulto.
Per la prima volta dopo giorni Trunks capì che, anche se gli erano state negate
moltissime cose, il desiderio che custodiva sin da piccolo nel cuore era stato
finalmente realizzato, e senza l'aiuto delle Sfere del Drago!
"Bulma, io ho fame! Il combattimento mi ha fatto consumare molte energie. Se non
ti spiace, andrei in cucina a riempirmi lo stomaco..." disse Goku, avviandosi
verso la porta.
"A- Aspettami! Vengo con te!" gridò Trunks, balzando fuori dal letto.
Probabilmente quella sarebbe stata l'ultima occasione per sua madre di restare
sola in una stanza con Vegeta.
Bulma, che aveva capito le intenzioni di Trunks, si lasciò sfuggire dalle labbra
un sospiro profondo.
"E' così bello avervi qui! Avrei voglia di smontare la Macchina del Tempo e non
farvi partire mai più" disse quando lei e Vegeta rimasero soli.
"Questo non è il nostro mondo" ribatté lui, con durezza.
"Lo so". Bulma cercò di non pensare a come sarebbe stato bello riavere Goku e
Vegeta, e alzò coraggiosamente lo sguardo ricacciando indietro le lacrime.
"Lei com'è?"
Vegeta sapeva bene a chi si stava riferendo con quella domanda. Dovette
riflettere un attimo prima di rispondere.
"Lei è imprudente, sciocca, e fa domande stupide... esattamente come te"
concluse con un ghigno soddisfatto.
*************** POCHE ORE DOPO, IN UN'ALTRA DIMENSIONE... ****************
Dei passi profondi e sordi riecheggiarono nei vuoti corridoi della Capsule
Coorporation. Vegeta si sentiva esausto dopo tutto quel viaggiare nel tempo, e
non vedeva l'ora di denudarsi e infilarsi sotto le coperte, con la prospettiva
di dormire durante le prossime ventiquattro ore.
Quando entrò in camera da letto, trovò Bulma intenta ad indossare una leggera
vestaglia da notte. Vederla con così pochi indumenti addosso fece passare a
Vegeta la voglia di dormire. Le si avvicinò furtivo cingendole i fianchi.
"Vegeta! Finalmente sei tornato... non credevo che tu e Goku ci avreste messo
tutto questo tempo a sconfiggere Majin Bu" lo schernì Bulma, dandogli dei
pizzicotti affettuosi sulle braccia muscolose. In tutta risposta Vegeta le
mordicchiò il lobo dell'orecchio, ma Bulma lo allontanò da sé con fermezza.
"Aspetta, c'è una cosa che vorrei chiederti..."
Vegeta sbuffò e si buttò nel letto matrimoniale, sfilandosi la maglietta. "Che
c'è?"
"Lei com'è?" domandò Bulma, fissando il pavimento sotto i suoi piedi.
Vegeta trovò buffo il fatto che la donna le avesse fatto la stessa identica
domanda dell'altra Bulma, ma capì che non c'era nulla di cui sorprendersi dato
che, alla fine, erano pur sempre la stessa persona.
Cercò un aggettivo per descrivere la Bulma del futuro, e ne trovò uno che le
calzava perfettamente.
"E' triste" disse semplicemente, e pensò che quella parola potesse
riassumere anche l'intero contesto in cui si era trovato. "Ed è anche molto sola. Potresti andare a
trovarla ogni tanto" aggiunse,
lanciandole la capsula oplà contenente la Macchina del Tempo.
Bulma l'afferrò al
volo, la osservò con attenzione tenendola tra le mani come un prezioso tesoro, e
infine la ripose dentro un cassetto del suo comodino.
"Non scherzare, Vegeta. Non si può viaggiare nel tempo con così tanta leggerezza!"
In quel momento, sull'uscio della porta, arrivò il piccolo Trunks. Aveva un
peluche in una mano ed un cuscino in un'altra, ed indossava un pigiama troppo
grande per lui.
"Ciao, papà..." Accompagnò il saluto con uno sbadiglio.
"E tu che ci fai qui?" domandò Vegeta, incrociando le braccia. Gli faceva uno
strano effetto rivedere suo figlio così piccolo...
"Faccio compagnia alla mamma. Quando tu non c'eri mi faceva dormire nel lettone con lei"
spiegò Trunks, avvicinandosi a loro.
"Bèh, grazie tante ma adesso ci sono io a fare compagnia a tua madre. Fila in
camera tua!"
Il bambino ignorò completamente le parole del padre, e si arrampicò sopra il
letto.
Quella notte il piccolo Trunks trascorse la notte più serena della sua vita,
stretto tra il corpo morbido e sinuoso della madre e quello ruvido e protettivo
del padre.
Vegeta, invece, ebbe qualche difficoltà ad addormentarsi e rimase a fissare il
soffitto per diverso tempo.
"Buonanotte, Trunks..." sussurrò nel buio della notte, con la mente rivolta ad
un altro figlio.
Ed in quello stesso istante, in una dimensione temporale differente, un ragazzo
generoso e forte chiudeva gli occhi e si abbandonava ad una meritata pace.
"Buonanotte, papà".
THE END
NdCibbi: Finito! ^__^ Non c'è
che dire, sono veramente esterrefatta per tutti i commenti ricevuti. Vorrei
acchiapparvi tutti e riempirvi di baci, ma immagino non gradireste!
Inoltre sono
felice di sapere che, in qualche modo, con la mia storia vi ho fatto sognare,
commuovere e sorridere... Che gioia per me! Questa fanfiction è voluta essere
anche un mio personale modo per dirvi che non dovete mai smettere di usare la
vostra fantasia, perchè anche quando credete che tutto sia già stato scritto,
dovete aprire gli occhi, il cuore e la mente e non perdere mai la capacità di
sognare.
Con affetto, vostra Cibbina! ^o^
- Dedicata al mio
papà, che anche se è un orso sempre imbronciato e burbero, ha saputo
dimostrarmi in più occasioni il suo affetto per me.