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Autore: Halina    21/10/2012    0 recensioni
Vin accompagna Chris a Wickes Town, ma per qualche ragione le donne e l'alcol non riescono a fare breccia nel suo umore malinconico.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Raramente Vin si era sentito così a disagio.

Aveva iniziato a considerare Chris come un amico, o almeno la cosa più simile ad un amico che avesse avuto in anni, e non si dice di no ad un amico senza un buon motivo. Così, quando Chris aveva scolato l’ennesimo whiskey dicendogli con aria apatica: “Diavolo, vado a Wickes town. Vieni?” aveva sellato il cavallo ed era andato con lui.

Stava lì ora, nell’aria calda e piena di odori di quella tenda, con la nausea e un principio di mal di testa, circondato da uomini che bevevano e ridevano, da ragazze mezze svestite e ammiccanti, con un’aria troppo felice per essere davvero credibili.

Un paio di ragazze gli avevano sorriso, qualcuna lo fissava con aria interessata e una gli si era strusciata contro, provocante, soffiandogli in un orecchio: “La mia tenda è proprio qui dietro.”

L’aveva allontanata con un sorriso tirato e un educato “Non ora grazie” e lei aveva corrucciato le labbra “Non essere timido..”

Ma Vin non era timido, era schifato.

C’erano ragazze carine, ma l’idea che fossero appena state con altri uomini e ne avrebbero accolti altri nel loro letto poco dopo che lui se ne fosse andato era sufficiente a distruggere anche la più vaga aurea di desiderio.

Aveva avuto donne, non moltissime è vero, ma qualcuna sì, loro piacevano a lui, lui piaceva a loro, e nessuna di loro era stata a pagamento.

C’erano tante forme di amore. Quella che Vin aveva conosciuto era quella di momenti rubate sotto le stelle, o nella paglia di qualche fienile, ricordi di baci e sorrisi che di rubato, o comprato, non avevano proprio nulla.

“Hei, non hai la faccia di uno che si sta divertendo.. posso rimediare sai?” Vin sospirò voltandosi verso la ragazza, aveva un sorriso timido, la faccia pulita, non poteva avere più di vent’anni.

“No, davvero..”

“E’ il mio primo giorno.”

Le parole morirono in gola a Vin. Deglutì vistosamente, prese un gran respiro e portò due dita alla falda del cappello “Buona fortuna.”

Scivolò fuori dalla tenda respirando a pieni polmoni, a passi rapidi, cercando di non correre, raggiunse il suo cavallo e montò in sella spronandolo.

Ad un trotto veloce si allontanò dalla città di tende e avanzò lasciando briglia sciolta al cavallo, lasciandolo libero di prendere la direzione che voleva, i pensieri altrove.

Non avrebbe mai smesso di sognare una moglie, una casa, dei figli, ma aveva più di trent’anni ormai, una taglia sulla testa e pochi soldi in tasca.

Pensò a Chris, ad un uomo che aveva avuto una casa, una moglie e un figlio, a come dopo averli persi in un  incendio potesse trovare conforto nell’alcol e nelle braccia di una prostituta. Era sempre la stessa per Chris, gli aveva detto che si chiamava Lydia. Vin si trovò a chiedersi se la moglie di Chris le somigliasse.


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