Storie originali > Noir
Ricorda la storia  |      
Autore: RiverSong96    21/10/2012    2 recensioni
Lo stesso corpo era coperto a mo' di vestito da cristalli di neve rossi, rossi come il suo stesso sangue, lo stesso che aveva bagnato quella terra, quella stessa terra che presto sarebbe stata bagnata dal sangue del suo assassino.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Fanciulla delle Nevi

 

 

Nel lontano regno di Beira, tutti e sette i villaggi si preparavano per il grande evento. Molti secoli fa, in quel regno vi era stata uccisa una strega, Menin, che con il suo avvento portò terrore tra le popolazioni del villaggio, e questa stessa era stata seppellita nel Bosco del Silenzio, ove nessun essere, da quel giorno, osava più entrare. I capi dei sette villaggi, che avevano, a loro tempo, assassinato la strega, non sapevano però che l'unico modo per uccidere una strega è bruciare i suoi resti, affinché il suo spirito non vaghi ancora per seminare terrore, ed ogni anno il regno si prepara a sacrificare alla strega del bestiame, così che questa riposi ancora per un altro anno. Toccava al villaggio di Epta quest'anno scegliere il tributo, ma vi era stata un'epidemia che aveva colpito tutto il bestiame, lasciando la popolazione con il solo nutrimento dei prodotti della terra.

Il villaggio era in crisi, e non sapendo dove trovare il sacrificio alla strega, si riunirono i sette capo-villaggio. Dopo ore di riunione, avendo paura che la strega si ridestasse, decisero di fare un sacrificio diverso dal solito,che forse la strega avrebbe apprezzato meglio di un bue o qualsivoglia animale,decisero di sacrificare una ragazza del villaggio di Epta, Nemesis, di soli sedici anni. Era considerata la ragazza oltre che la più dolce, anche la più bella del villaggio con quei suoi lunghi capelli neri, le guance rosee e quegli occhi altrettanto neri ma così caldi che potevano riscaldarti il cuore con un solo fugace sguardo.

Tutto ciò era all'oscuro dell'intera popolazione, che ovviamente non avrebbe mai accettato di dare uno dei loro figli in sacrificio alla strega, e perciò la ragazza venne rapita di notte e portata nel bosco del silenzio.

Vedendo la sua bellezza, il capo del villaggio di Epta non resistette e, dopo oltraggiò il suo corpo nel luogo che poi sarebbe diventato la dimora eterna della giovane. La ragazza urlava , scalciava e si dimenava pur di non farsi strappare via la virtù da quell'uomo spregevole, ma lui era troppo forte,l'aveva colpita con così tanta violenza da non lasciarle più le forze per combattere e, dopo averla oltraggiata più e più volte, con violenza, spinto dal desiderio, la uccise. Una volta ripreso il controllo, il capo villaggio guardò il corpo nudo della ragazza oramai oltraggiato, e vide la neve tinta ormai del colore del sangue. Smosse la terra e scavò una buca nei pressi della tomba della strega, ai piedi di un albero che ormai non fioriva più da secoli, e lì vi gettò il corpo morto di Nemesis, offrendola in questo modo in sacrificio alla strega.

Il mattino dopo sembrava un mattino come tutti gli altri, una bella giornata invernale, soleggiata, il mercato era aperto, i bambini giocavano nella piazzetta, gli uomini lavoravano e le donne badavano alla casa, tutto era normale, almeno fino a quando un urlo non squarciò la normalità di quella giornata. Era stata la madre della fanciulla ad urlare, correva per il villaggio urlando che la figlia era sparita, e in contemporanea piangeva. La donna andò dal capo villaggio a chiedergli aiuto, di organizzare una spedizione di ricerca, ma il capo villaggio, non volendo essere scoperto, disse che oramai era inutile, che probabilmente la fanciulla era scappata con qualche ragazzo di un villaggio vicino e che era praticamente improbabile trovarla. Rassegnata la donna tornò a casa.

Quello stesso pomeriggio, nella piazza del villaggio, la storia della strega venne smentita, perché, come si era ben visto, anche senza sacrificio lo spirito della strega non si era ridestato, o almeno il popolo credeva che non ci fosse stato nessun sacrificio, e ritornarono alla loro vita quotidiana. Ma tutto stava per cambiare.

Intanto nel Bosco del Silenzio stava accadendo qualcosa di strano, la neve perfettamente bianca cominciò a macchiarsi di sangue, e il terreno cominciò a smuoversi, e in quella notte di luna piena, durante una bufera di neve, dalle nevi sorse il corpo della ragazza, vivo , ma anche morto, lo stesso corpo era coperto a mo' di vestito da cristalli di neve rossi, rossi come il suo stesso sangue, lo stesso che aveva bagnato quella terra, quella stessa terra che presto sarebbe stata bagnata dal sangue del suo assassino.

La ragazza si muoveva leggiadra, camminava senza toccar terra, erano ben visibili i graffi sul corpo, che ormai un corpo morto non poteva rimarginare, e un braccio piegato innaturalmente verso l'esterno, con l'osso sporgente, e al suo passaggio tutto ciò che era vivo, moriva improvvisamente, gli animali cessavano di muoversi, gli uccelli notturni di cantare.

La pelle della fanciulla riluceva del suo innaturale pallore con i riflessi argentei della luna, i lunghi capelli neri erano scompigliati dal forte vento, le labbra esangui dischiuse quasi come un sorriso, enigmatico, malvagio. Ma la cosa peggiore erano gli occhi, da quel nero caldo e accogliente, erano diventati color del ghiaccio, freddi, come lo era ora il suo cuore.

Si dirigeva, quasi spinta dal vento della bufera, a quel che era il suo villaggio, e non si sarebbe placata la sua ira fino a quando la terra non avrebbe fatto tesoro del sangue che presto l'avrebbe macchiata.

C'era il caos in tutti i villaggi, soprattutto nel villaggio di Epta, gli allarmi risuonavano, i bambini piangevano, gli uomini mettevano a punto le armi, tutti urlavano che la strega si era ridestata, e che stava venendo da loro per punirli per non aver compiuto nessun sacrificio.

Tutti si placarono quando, sospesa a mezz'aria, videro non la strega, ma la fanciulla scomparsa, Nemesis, anche se adesso non era più la dolce fanciulla di prima, ora era il male, era lei la strega, e non si fecero scrupoli a colpirla più e più volte, con lance, coltelli e forconi, e neanche la madre della fanciulla accorse ad aiutarla, ma non capivano che così alimentavano soltanto la sua rabbia e presto sarebbero stati tutti preda della sua ira. Come appoggiò i piedi per terra, l'intero villaggio divenne di ghiaccio, compresi gli abitanti, e con un urlo agghiacciante dissolse in mille pezzi i resti congelati sia delle case che degli abitanti.

Ma la sua vendetta ancora non era stata compiuta, voleva il capo villaggio, ma era fuggito a cavallo, lasciando il suo villaggio in balia della ragazza. Ma lei, aiutata dal vento lo raggiunse e lo agguantò dal cavallo con le sue mani cadaveriche e fredde portandolo nello stesso luogo dove quel vile uomo aveva abusato di lei. Ma il capo-villaggio ancora non aveva ancora compreso come fosse possibile tutto ciò. La fanciulla non poteva parlare, il freddo e le urla per liberarsi le avevano corroso le corde vocali, e allora gli parlò nel pensiero, sibilando

Ti svelerò un segreto” gli disse. E di nuovo le sue labbra non più rosse si dischiusero in quel sorriso maligno.

Quando mi hai seppellita, io ero ancora VIVA! la strega mi ha promesso vendetta, e di nuovo il sangue scorrerà su questa terra, IL TUO!”

Detto ciò, la fanciulla riprodusse sul corpo del capo-villaggio le stesse ferite che le aveva inflitto, e lo trapassò più e più volte con delle aste di ghiaccio finché da quel corpo non cadde l'ultima goccia di sangue, lo disossò e con le sue ossa si costruì una bara incastonata nel ghiaccio, e , per quanto riguarda la pelle, col tempo si consumò.

La vendetta della fanciulla ora era stata placata, e si ritirò non morta nel suo giaciglio di ossa e ghiaccio fino alla fine dei tempi.

Ancora oggi, se prestiamo attenzione, riusciamo a sentire le sue urla ancora riecheggiare nel vento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: RiverSong96