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Autore: lu_chan    05/05/2007    1 recensioni
Dopo una tragica battaglia contro Xellos, Lina viene gravemente ferita. Quando si sveglierà niente sarà più lo stesso. Pairing: Lina/Gourry ; Zelgadis/Amelia
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Amelia, Xelloss Metallium, Zelgadis Greywords
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Silent Call

LOST MEMORIES by lu-chan

Attenzione: La seguente fanfiction è già stata pubblicata dalla sottoscritta in inglese sul sito Fanfiction.net col nickname Lu-chan00, quindi non sto copiando nessuno all'infuori di me stessa.

-La serie Slayers e i personaggi citati nella seguente fanfiction sono copyright dei rispettivi autori e aventi diritto. Io non ci guadagno neanche un nichelino quindi non mi querelate!

-La fanfiction che state per leggere è ambientata sei mesi dopo la serie Try. I nomi dei personaggi, gli incantesimi e quant'altro sono come nei romanzi originali. Non troverete Fulmini Rossi o altre traduzioni bizzarre. Grazie!

Cap 1:Chiamata dal Silenzio

Solo polvere... e ombre... e dolore....e sangue.

Non il suo sangue. Anche se ne aveva versato tanto, come tutti. No, era un altro il sangue che lo tormentava, quello di chi aveva giurato di proteggere per il resto della sua miserabile vita.

Invece non aveva potuto far nulla, solo stare a guardare mentre l'amore della sua vita lottava anche per lui.

Come era stata affranta l'espressione del mostro, una volta resosi conto di avere infranto un mito che sembrava invincibile, affranta quasi quanto la sua. Quasi che l' amasse con la stessa intensità.

E' questo il suono di una favola che si rompe? suono di ossa, cuore ed anima infranti?

Da dove era disteso poteva solo vederla con la coda dell'occhio, distesa ed immobile, mentre il vento faceva fluttuare i pochi capelli ramati non imbrigliati dal sangue.

Sentiva i suoi compagni muoversi, parlare. Una parte della sua mente gli suggerì che avrebbe dovuto esserne sollevato. Il cuore gridava che ci fossero loro là distesi davanti a lui, voleva che fossero al suo posto. Trovando forze che neanche pensava di possedere si rimise in piedi digrignando i denti dal dolore come un cane e andò da lei, o meglio da quello che ne restava, sperando che qualcosa ci fosse ancora.

Il corpo era riverso al suolo in una posizione troppo innaturale per essere confortevole, coperto di fango e sangue, con i capelli a coprirle il volto come un velo. La voltò con tutta la delicatezza di cui era capace pregando gli dei di cui non ricordava il nome che fosse ancora viva. Gli ci volle un'eternità per percepire il suo respiro, quasi inesistente, mentre le ripuliva il viso pallido, che tuttavia non aveva perso la sua bellezza naturale. Dal fondo della sua mente sentiva l'eco delle parole dei loro amici, che usando le forze rimaste cercavano di guarirla.

E mentre la luce delle loro magie illuminava i loro volti fece appello alla sua memoria per ricordare, e questa obbedì, come faceva sempre anche se solo nei momenti importanti. La vide nel bosco, circondata dai banditi, poi la vide mentre gli diceva di non aver bisogno di una guardia del corpo, la vide ridere di fronte a Shabranigdo, la vide attraverso la sua tomba di cristallo sfidare Phibrizzo, la vide mentre sceglieva Dark Star pur di non irritare la sorella........poi la vide, come poco prima, lanciare a Xellos l'ultimo attacco disperato per salvare le loro vite, guardando il diavolo negli occhi mentre la colpiva.

Il bagliore cessò e i suoi amici collassarono al suolo stremati. La piccola principessa in lacrime fissava l'amica chiamandola per nome, la chimera in silenzio persa nel suo mondo di rimorsi. Poi gli occhi che tanto aveva sperato di vedere si aprirono, solo per metà, lentamente, mentre le labbra si mossero a formare una parola che non aveva suono, ma che era senz'altro il suo nome.

Pianse come un bambino. Per lei. Perchè nonostante tutto era il suo nome che chiamava, pianse perchè gli dei lo avevano accontentato.

Peccato che gli dei non siano così amorevoli. Solo che lui non lo sapeva ancora.

  
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