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Autore: Luna Dubhe Baggins    23/10/2012    4 recensioni
Sono sempre stata una ragazza semplice con una vita ancor più semplice. Non mi era mai successo niente di significativo e penso che in pochi sappiano della mia esistenza. Meglio così, se dovessi morire prima del tempo procurerei dolore solo a poche persone.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a chi sta per leggere questa storia. è la prima che pubblico e chiedo scusa per alcuni errori di battitura che mi potrebbero essere sfuggiti. Se in caso qualcuno avesse già scritto una storia simile chido umilmente scusa. Non so se l'ho messa nel genere giusto visto che ero molto indecisa. Dopo quesa piccola introduzione auguro buona lettura a tutti.

                                Scarlett  Green. Vivente ancora per poco.                     

Sono sempre stata una ragazza semplice con una vita ancor più semplice. Non mi era mai successo niente di significativo e penso che in pochi sappiano della mia esistenza. Meglio così, se dovessi morire prima del tempo procurerei dolore solo a poche persone.

Era una mattina come tante e mi alzai di malavoglia dal mio confortevole letto per prepararmi per andare a scuola. Indossai una camicia a quadri e un paio di jeans, poi raccolsi i miei lunghi e ricci capelli rossi in una treccia.      
Scesi a fare colazione,poi uscii di casa e mi diressi a scuola.
Stavo pigramente ascoltando l'insegnante di storia quando la bidella irruppe nell’aula chiedendo a Scarlett Green,cioè me, di uscire.
Fuori dall’aula trovai davanti a me mia madre in lacrime
“Gli zii e tuo cugino sono morti” disse lei fra i singhiozzi. Sentii le lacrime sgorgare dai miei occhi grigi; ero molto legata ai miei zii soprattutto dopo l’improvvisa morte di entrambi i miei nonni paterni e materni.
“Come?” chiesi io tentando di trattenere un singhiozzo “come sono morti?”
“A quanto ho capito sono stati pugnalati, avevano il petto aperto”  sentii un brivido di paura.
“Li hanno derubati vero?” chiesi senza più trattenere le lacrime e i singhiozzi.
“Questa è la cosa strana. Niente è stato rubato e non ci sono segni di effrazione. Inoltre sono morti tutti nello stesso momento. Sembra che il loro petto si sia aperto nello stesso istante.” Ora ero sul serio spaventata.
“Come sono morti i nonni?”  mi sfuggì. I miei genitori non me l’avevano mai  detto ma anche in quel caso nonni paterni e materni erano morti, a quanto avevo capito, erano morti nello stesso istante.
“Allo stesso modo” disse poco sicura mia madre. Se prima avevo paura adesso ero terrorizzata “Comunque va a prendere le tue cose, esci da scuola prima oggi”.
Mi asciugai le lacrime ed entrai in classe per prendere la cartella e la mia giacca accompagnata dal borbottio incuriosito dei miei compagni. Uscii poco dopo per tornare a casa dove delle auto della polizia e un’ambulanza stavano fuori da essa.
“Cosa succede?” chiese mia madre con espressione di terrore dipinta sul volto a un poliziotto.
“Lei è la signora Green?” chiese il poliziotto
“Ehm, sì” rispose incerta mia madre.
“Mi addolora dirle che suo marito e suo figlio sono stati ritrovati morti dalla donna delle pulizie.”
Mia madre si lasciò cadere a terra in lacrime mentre io ,tentando di trattenermi chiesi “ Hanno il petto squarciato come da una pugnalata vero?”
“Sì, come fa a saperlo?” rispose l’uomo.
“E così che sono morti i miei zii l’altra notte”.
“Quindi sua madre è la sorella dei Brown? La famiglia assassinata misteriosamente e di cui i corpi sono stati ritrovati un’ora fa?”
“Sì, è lei.”
“ Brutta cosa, quasi tutta la propria famiglia morta in così poco tempo e allo stesso modo.”
Il poliziotto se ne andò lasciando me e mia madre sole. Alle quattro di pomeriggio la polizia se ne era andata.
“Scarlett, che ne diresti se tu per questa notte dormissi a casa di quella tua amica, Juliet. Preferirei stare per un po’ da sola;almeno per stanotte.”
“Certo, la chiamo subito.”

Juliet è l’unica amica che ho e mi va bene così. È più bella di me. È bruna e ha gli occhi di un meraviglioso blu scuro. Simpatica e amata da tutti. L’unico difetto è che non è mai stata molto intelligente ed è eccessivamente sentimentale.
Arrivai a casa sua dove mi accolse nel modo più caloroso possibile sapendo i fatti accaduti nelle ultime ventiquattrore. Mi costrinse a vedere uno dei suoi amati film d’amore che odiavo con tutto il mio cuore, infatti avevo sempre avuto una strana  passione per i film d’horror e di fantascienza. Meglio quando questi due generi erano uniti.
Andai a dormire e passai una notte terribile sognando la morte mia e di mia madre. La mattina dopo avevo la certezza che presto tutto quello che avevo sognato sarebbe successo davvero.
Qualche minuto dopo, mentre facevo colazione il telefono squillò. Volevano me. Sapevo prima rispondere chi fossero e cosa volessero, ne ero certa.
“ Pronto, è lei la signorina Scarlett Green?”
“Sì, sono io” dissi in modo calmo.
“Sono della polizia e sono costretto a darle la triste notizia della scomparsa causa una pugnalata nel petto di sua madre” disse il poliziotto “ le consiglierei di rimanere intanto nella casa della persona con cui ha passato la notte”.
Dopo questa breve conversazione riattaccai il telefono per comunicare la notizia a Juliet la quale scoppiò in lacrime al posto mio. Io ero stanca di piangere, sapevo che ormai non sarei rimasta in vita ancora a lungo.
Questi ultimi fatti sono successi ieri. Ora sono l’unica Green ancora in vita, anche se per poco. Fra poco io smetterò di esistere a soli quattordici anni, non che mi fossi mai aspettata di fare qualcosa per cui sarei stata ricordata, in fondo nessuno farà caso alla mia scomparsa. Questo è il mio destino . Ogni famiglia di questo mondo a un certo punto cesserà di esistere in questo modo.
Dopo aver formulato quest’ultimi pensieri casco a terra, sento il mio petto aprirsi e il sangue uscire. Sorrido, sapendo che questa è la fine.
 
   
 
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